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MINI 650 - Diario di Bordo - 27 iscritti alla Arci650

Creato il 15 marzo 2011 da Andrea
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A leggere l'elenco dei partenti dell'Arci si va già in brodo di giuggiole. I motivi? mancano ancora 11 giorni alla partenza ed il numero degli iscritti ha già superato abbondantemente quello del 2010. Tra di loro si notano nuove imbarcazioni, con nuovi armatori ed al tempo stesso anche parecchi dei concorrenti alla Transat 2009 saranno della partita. Del Zozzo, Rossi, Mura, Apolloni e Tosi terranno altissimo il livello del gruppo, passando idealmente il testimone alle nuove leve. Notiamo tra i partenti, con estremo piacere, anche il bel proto 617. Nelle mani di Despres è arrivato terzo e quinto nelle ultime due Transat, è un bellissimo disegno che, con i suoi bordi generosissimi, la tuga ampia e prolungata ed il pozzetto riparatissimo pare "quasi" un Serie piuttosto che una delle macchine da guerra che escono dalla penna di Manuard e Finot, eppure...Ora lo porta il britannico Dytch. Dan ha già macinato due stagioni sul proto 312, portando a termine senza infamia e senza lode l'Azzorre 2010. Ora si appresta al salto di qualità ed ha scelto i nostri mari per il debutto: lo ringrazieremo con un bell'applauso! Un'occhio di riguardo meriterà senz'altro anche lo "Scow Italiano" all'attesissimo debutto. Da alcune indiscrezioni di cui mi ha fatto parte Giacomo Sabbatini, uscito più volte in mare con l'inventore e costruttore D'Ettorre, le prestazioni del Mini sarebbero tutt'altro che peregrine... zitti e mosca... Caracci mi ha dato due belle notizie. La prima: motivi di budget, o una sana riflessione, l'hanno indotto a rinunciare alle desiderate modifiche sulla chiglia, che l'avrebbero resa capace di "allungarsi" di 26 cm ad ogni inclinazione laterale, come ha fatto Raison.Nel corso di questi ultimi 6 anni abbiamo già visto più volte il milanese alle prese con lavori in cantiere fino alle ultime settimane prima della gara clou, mentre i suoi concorrenti macinavano miglia in regata. Questa volta il cinema non si ripeterà ed Andrea arriverà a settembre bello rodato. Evviva! La seconda, corollario della prima, è che si sta allenando presso il centro di Pornichet, con sparring dello spessore di Reichers e Schroeder. Speriamo che riesca ad inanellare un budget all'altezza della sua bravura perchè ci pare che la sua "2011" sia inziata sotto i migliori auspici. A proposito di Raison... a tutt'ora non figura ancora tra i preiscritti alla Transat ma ha risolto quello che per lui era il problema vitale, la sponsorizzazione.Etienne David, corridore sul 679 ex di Manuard, se lo è associato nel suo Team Work. Magari ai cugini non piacerà che la loro barca di punta, sotto l'ottica mediatica e della novità tecnica, corra con una ragione sociale Svizzera ma, come ben sappiamo "pecunia non olet" ! Dai David, macina le miglia che ti mancano e facci vedere... Tornando per un attimo a Giacomo Sabbatini, classe 90, pare proprio che il lupacchioto stia mettendo su delle zanne mica da ridere. Al centro CEM de La Grand Motte non si peritano di inventarsi gli allenamenti più impegnativi per fare progredire gli allievi. Per esempio propongono ai Figarò 36 ore di regata ininterrotta senza il minimo minuto di sonno, per testare le variazioni dei riflessi e della lucidità in condizioni di stanchezza estrema.Ai Ministi hanno somministrato un test "en solo" sul percorso della Mini Golfe, poi annullata. Ebbene… il solo Fermin, sull'unico Proto del centro, ha messo, e di poco, la prua davanti a quella del nostro giovanissimo Adriatico. La via è ancora lunga ma chi ben cominicia... Spulciando tra il forum Spagnolo ho trovato una primizia che testimonia, per l'ennesima volta, la voglia di Mini 650 dei nuovi armatori Italiani e la loro fantasia nell'inventarsi vie per migliorare. L'indimenticato protagonista di tre edizioni della Transat, a soli 24 anni, Hugo Ramon, starebbe allenando un'armatore italiano del P2 452. Non sono sicuro di chi si tratti, anche se lo sospetto... intanto gli faccio i complimenti per la scelta del trainer, con la raccomandazione di non seguirne appieno l'impeto veemente che gli ha fatto fare talvolta le capriole sul suo Zero. Non ho ancora capito se il numero 13 porti fortuna o sfortuna! d ogni modo tanti sono i preiscritti italiani alla Transat 2011. Da trasecolare… e che impressione rivedere, dopo 12 anni, il nome di Duchessa 126 nell'empireo della vela d'altura in solitario. Forza ragazzi, forza Nicola. Lo so che questi sono i mesi più duri... (da www.classemini.it di S.Paltrinieri)

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