Magazine Ecologia e Ambiente

Mini guida all' energia rinnovabile fotovoltaica

Creato il 10 aprile 2013 da Pasquale Mattera @pasqualem85
MINI GUIDA ALL' ENERGIA RINNOVABILE FOTOVOLTAICAPremessa:
Molti di voi già sapranno a cosa serve, e magari anche come è fatto e come avviene il meccanismo di trasformazione da energia solare ad energia elettrica.
Ma l' obbiettivo di questo post è quello di spiegarlo in termini semplice e comprensivi alla maggior parte dei più, con informazione aggiuntive e sintetiche per comprendere meglio i vantaggi di questo tipo di produzione da "Fonte Rinnovabile"
Cosa è ?
Un' impiano fotovoltaico è un mezzo per il quale è possibile sfruttare la maggiore e più immediata fonte di energia che abbiamo pronta e disponibile in Natura: IL SOLE.
Questo avviene senza alcuna emissione di gas, polveri ecc. Zero inquinamento. Impatto Ambientale= 0.
Come avviene ?
Il compito di un impianto fotovoltaico è quello di ricavare energia elettrica dai raggi solari, pronta per essere utilizzata in un' abitazione, edifici, palazzi, e cosi via.
L' energia elettrica viene ricavata grazie alla conversione diretta della radiazione solare, tramite un effetto chiamato Fotovoltaico.
Da cosa è Costituito e come funziona.
Un' impianto fotovoltaico è costituito da moduli (pannelli), che a loro volta sono composti da celle fotovoltaiche che in genere sono in silicio monocristallino, policristallino o amorfo.
Essendo un materiale semiconduttore che attira i raggi solari, il silicio, sprigiona elettroni che generano a loro volta energia elettrica continua. Quest' ultima tramite uno o più "inverter" converte l' energia elettrica continua in energia elettrica alternata per alimentare le varie utenze di un' abitazione. Quindi abbiamo pannelli fotovoltaici ed inverter per la costituzione e la trasformazione dell' energia solare in energia elettrica. Ma quest' ultimi non sono gli unici apparati di un impiano, infatti un impianto completo, esige anche un contatore per la "contabilità dell' energia prodotta e utilizzata associato ad un quadro elettrico, più componenti elettrici minori.
Un' impianto può essere dipendente o indipendente. Nella maggior parte dei casi è dipendente, infatti viene "allacciato" alla rete elettrica locale, cosicchè durante i periodi meno soleggiati, non sia necessariamente il sole, tramite i pannelli, a dare "corrente".
Esistono casi (rifugi in montagna o luoghi non serviti dalla rete elettrica locale) in cui l' impianto fotovoltaico risulta essere indipendente perchè collegato ad un accumulatore, tipo batteria la quale, accumula energia per poi restituirla nei momenti in cui le utenze non ricevono energia dai pannelli fotovoltaici.
Tuttavia se il sito è ben soleggiato ci sarà sicuramente una maggiore produzione di energia.

Costi di manutenzione e redditività.
A differenza degli anni precedenti, ormai i costi di manutenzione di un impianto fotovoltaico, sono diventati quasi irrisori, tra lo 0,5% e 1% del prezzo dell' impianto (media di 100/150 euro all' anno). Gli unici interventi, necessari, riguardano la pulizia dei pannelli, l' eventuale sostituzione della scheda dell' inverter dopo circa 10 anni (ma solo se guasta).
I Pannelli fotovoltaici, hanno una vita compresa tra i 50 e i 100 anni, mentre per quanto riguarda la redditività, siamo su ottimi livelli, questo perchè dopo circa 25 anni, l' impianto al massimo può perdere circa il 20% in termini di resa, questo significa che dopo 25 anni l' impianto è ancora redditizio per l' 80%, quindi valori del tutto positivi.
C'è da tenere conto che dopo 20 anni il costo dell' impianto è stato in media già ampiamente ripagato ed in più si è anche guadagnato sullo scambio di energia.
Smaltimento.
Un' impianto fotovoltaico è per lo più costituito Silicio, materiale utilizzato anche per le schede interne dei computer, riciclabile e non tossico, a differenza di alcune generazioni di pannelli, che molte aziende produttrici stanno abbandonando, contenenti telloruro di cadmio, materiale tossico e dal difficile smaltimento. 
In seguito abbiamo la lastra di vetro temperato, che riveste il pannello fotovoltaico, ha lo stesso processo di smaltimento del cristallo, ed è rivestita da profili metallici (riciclato per il ricavo di alluminio). Lo strato di EVA (Etil Vinil Acetato) viene smaltito come le tovaglie impermeabili o i pannelli in plastica resistenti ai liquidi. 
Oggi stanno nascendo molte associazioni (vedi qui) che si occupano dello smaltimento degli impianti, tirare un stima precisa è difficile ma approssimativamente i costi si aggireranno tra i 50 e gli 80 euro per un impianto di casa da 3kw.
In Italia la gestione dei pannelli fotovoltaici avviene decondo il D.lgs 151/2005, questa normativa compara i pannelli come ridiuti da apparecchiature ellettriche ed ellettroniche.
La normativa sul IV conto energia obbliga le aziende produttrici di pannelli fotovoltaici ad aderire ad un consorzio (tipo questo)per lo smaltimento e riciclo dei pannelli fotovoltaici.
Affinchè chi installa, possa accedere agli incentivi deve utilizzare pannelli conformi a tali direttive, quindi prodotti da aziende che ne garantiscono il corretto smaltimento e riciclo.
Principali Vantaggi.
1) Assenza di qualsiasi tipo di inquinamento durante il funzionamento dell' impianto
2) Risparmio di combustibili fossili
3) Estrema Affidabilità
4) Guadagni in termini di produzione e vendita di energia.
5) Vita utile media dell' impianto superiore a 25 anni
6) Possibilità di aumento produzione energia, grazie alla possibilità di aggiunta di altri moduli fotovoltaici.Il Click Per un Blog Utile

Ritornare alla prima pagina di Logo Paperblog