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Mini quiches di trevigiana e noci.

Da Melagranata

Milonga sentimental: lavori in corso.

 

Mini quiches di trevigiana e noci.

 

La casa è carina, luminosa, uno scorcio di mare, dalle finestre, alberi e giardini di fronte. Un’oasi candida e serena.
Potrebbe essere. Sarà. Perché per ora è sommersa da una  nuvola di polvere di legno e coperta da teli cerati, ingombra di scatole di cartone, mobili semimontati, tubi non più o non ancora utilizzati. Avrebbe dovuto esser pronta per i primi del mese. Non si sa ancora se si riuscirà ad entrare per Natale, che poi sarebbe tra tre giorni! A vederla oggi, non si direbbe. Ma la sfida è aperta.
Gli operai sono gentili, ma non accelerano il loro lavoro neppure con le suppliche. Mi guardano placidi, annuiscono, poi ritornano a fare quello che facevano, al ritmo lento di una milonga.
La casa si ribella alle costrizioni, ma in modo gentile, lieve, musicale: i muri si incurvano appena, rendendo impossibile l’inserimento di mobili pensati per le piccole, funzionali abitazioni nordiche: spigoli netti, linee rette. I piani d’appoggio devono essere adattati ad un pavimento che pare scivolare, inclinarsi, rifuggire all’ordine.
La Perla si infuria, con gli uomini pasticcioni che vogliono domare la sua casa a spinta, senza corteggiarla, blandirla, accompagnarla, e con un architetto che complica, invece che risolvere.
Io corro di qua e di là, al ritmo di un honky tonk delle vecchie comiche,  dal negozio di idraulica all’ Ik…, dal ferramenta, poi di nuovo all’ Ik..: mancano i piedini della colonna frigo, il lavello in cucina è stato montato male, la cappa scelta non sta nell’alloggiamento previsto, il falegname rifiuta di montare gli zoccoli dei mobili della sala da pranzo. Perché? Non si sa. Lui si rifiuta. Parla di sè in terza persona e M. non monta gli zoccoli!, tuona indignato, il che mi ricorda molto la pubblicità della signora che non puliva i bagni, e ci sarebbe da ridere, se non mi venissero incontrollabili impulsi omicidi.
Ma sabato la Perla sarà a casa sua, lo giuro!  Portatemi arance e buoni libri, eventualmente dovessi trascorrere io il Natale…al fresco!

Mini quiches trevigiana e noci.

1 rotolo di pasta sfoglia pronta
1 bel cespo di trevigiana
1 cipolla
250g di panna fresca
2 uova
50g di parmigiano reggiano grattugiato
noce moscata
30 g di noci sgusciate
olio
burro, una noce

In una larga padella scaldate l’olio con il burro. Fate stufare leggermente la cipolla tritata, poi aggiungete la trevigiana, lavata ed affettata. Mescolate e coprite. Fate stufare per circa 7-8 minuti, poi scoperchiate, unite le noci, tritate grossolanamente e fate asciugare l’eventuale acqua di vegetazione, per un paio di minuti. Lasciate raffreddare.
Con la pasta sfoglia, foderate una tortiera da crostata da 24cm, o uno stampo per miniquiches, utilizzando un coppapasta a misura (con un rotolo di pasta sfoglia pronta verranno una ventina di miniquiches, circa)
In una ciotola sbattete le uova con la panna e il parmigiano, unite una buona grattatina di noce moscata e salate. Unite la verdura stufata e riempite la  tortiera, o lo stampo da miniquiches.
Infornate a 190°, per 15-20 minuti, se piccoline, 45 minuti se avete preparato una quiches singola.

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Queste piccolissime quiches, nella foto sono le più scure, sono deliziose ad accompagnare un Aperitivo delle Feste, o nel buffet di Capodanno. Le affianco, solitamente, a quelle mela-cipolla, secondo la ricetta di Knamm, o ai porri, ricetta che troverete nell’indice.


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