
Si puntò un dito al petto e dichiarò scandendo bene le parole come se avesse di fronte un bambino: «Io sono un vampiro». Poi, con lo stesso dito, indicò me. «Tu sei un vampiro. Noi ci sposeremo all’alba della tua maggiore età. Così è stato deciso al momento della nostra nascita». Il mio povero cervello non arrivò nemmeno a processare la parola “sposeremo”, figuriamoci “deciso”. Si bloccò a “vampiro”.____________________________________________
MINI _ RECENSIONE
I commenti in rete su questo libro si sprecano, quindi mi sembra inutile dilungarsi, anche perchè non ho molto da dire in merito."Carino" (sì lo so, aggettivo un pò stupido riferito ai libri, ma non mi viene niente di meglio!), ma non ne sono rimasta particolarmente colpita... A parte un pò di ironia in più, è una storia non molto originale: lei adolescente americana, lui bel vampiro... ti amo, io no...anzi si, non lo so....
Senza infamia e senza lode...