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Mini review: Deep (Stage Dive #4) by Kylie Scott

Creato il 24 aprile 2015 da Anncleire @anncleire

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“Deep” è il quarto volume della serie “Stage Dive” di Kylie Scott e che io ho beccato su Netgalley e per cui ringrazio la St. Martin Press per la possibilità di leggerlo. Ero così attratta dalla cover, uno dei motivi che mi hanno spinto a richiederlo e dalle recensioni positive delle tantissime blogger d’oltreoceano e non solo che lo hanno adorato che pensavo di andare a colpo sicuro. Natasha di Natasha is a book junkie ha osannato la serie come un capolavoro e dopo aver finito anche “Lead”, forse il più decente dei quattro, confermo che forse le rock star non sono per me, o che forse la Scott non è per me.

 

Nella città del peccato, devi tentare il tutto per tutto o andare a casa…

Ben Nicholson è l’unico uomo che ha mai fatto sentire l’ordinaria Lizzy Rollins sia completamente al sicuro che pazza di desiderio. Il problema è che Ben è il sexy bassista della rock band Stage Dive e non importa quanto Lizzy voglia il contrario, lui vuole solo passare una bella serata. D’altronde Lizzy non ha possibilità – a meno che non riesca a farlo andare oltre il fatto che è la sorellina della sposa del suo compagno di band. Quando Lizzy si ritrova nei guai in Las Vegas, Ben è lì per trarla in salvo. Ma dopo un grande errore, i due imparano velocemente che quello che accade a Las Vegas non rimane lì. Ora Lizzy e Ben sono connessi nel mondo più profondo possibile… ma li potrà condurre a qualcosa di più?

 

La Scott è riuscita a mettere insieme nei suoi romanzi tutti quegli elementi che odio nelle romance e che di certo non hanno contribuito a rendermi la lettura piacevole. Sono veramente delusa da questa serie, che ha veramente pochissime recensioni sotto le quattro stelle. E francamente non mi capacito di questa cosa. Sarà che io sono stufa delle trame in cui c’è il playboy (o manwhore) della situazione che non si ferma di fronte a nulla e che deve essere salvato, sarà che la protagonista femminile è un’idiota, sarà che avrei dato delle bastonate tremende a Ben, sarà  che io proprio non concepisco l’instalove, cioè lo vedo e “oddio è l’uomo della mia vita” ma questo libro non mi è proprio piaciuto. L’unico motivo per cui questa storia non è completamente da buttare via sono le parti erotiche che mi hanno piacevolmente colpita, ma che comunque non riescono, da sole, a salvare la storia. Lizzy è una ragazza che è stata cresciuta dalla sorella Anne (la protagonista di Play) e studia psicologia. Questo dovrebbe renderla sveglia nei confronti di un uomo come Ben, in realtà la ragazza si ritrova come un’ameba nei confronti del bassista di una delle band più famose del mondo. Lizzy è una ragazza che si ritrova in una situazione più grande di lei, ma che si assume subito le sue responsabilità. E Ben invece? Scappa, scalpita, si infuria, cede all’alcool e a stupidi meccanismi difensivi. Essere il bassista di una rock band è un compito gravoso, combattere con i giornalisti e la fama, può non essere facile, ma Ben è uno di quegli uomini a cui sembra tutto dovuto, che crede che in qualche modo non può amare, per qualche recondito motivo regresso e per cui la musica è sempre stato tutto. Ben vuole la sua libertà di vagabondo, mentre la situazione con Lizzy lo obbliga ad assumersi responsabilità che non vorrebbe. Tutta la storia con Mal e Anne che se la prendono con lui è assolutamente irritante e fuori luogo. Invece di aiutare Lizzy iniziano un processo alle intenzioni che riescono a risolvere solo con la violenza, come il branco di cavernicoli che sono.

Cambia il setting rispetto ai volumi precedenti, infatti abbandoniamo Portland per seguire la Band nel loro tour mondiale. Tra hotel di lusso e viaggi in aereo tutto precipita verso il finale prevedibile che ci si può immaginare.

Il particolare da non dimenticare?  Una macchina…

Una romance sconclusionata, una trama che non regge e talmente tanti cliché da risultare indigesta. Ben è l’antieroe, che non vorrei mai come fidanzato e Lizzy è una ragazzina che si trova in un ruolo più grande di lei che non riesce a sostenere. Ho letto anche gli altri, e ho capito che è proprio lo stile dell’autrice a non fare per me.

Buona lettura guys!

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La Serie “Stage Dive Series”:

 

- Lick (David + Evelyn)


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