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Mini-review: How my summer went up in flame by Jennifer Salvato Doktorski

Creato il 20 agosto 2014 da Anncleire @anncleire

 Mini-review: How my summer went up in flame by Jennifer Salvato Doktorski

 

I get light-headed every time I think about what people are saying about me. What’s going to happen when school starts again? Am I going to have one of those social outcast nicknames like “Psycho Torch Girl” or something?

 

“How my summer went up in flame” è uno di quei libri che è entrato nelle mie cose da leggere in uno dei miei raptus matti e disperati per uno young adult, quando trovarne di originali era difficile, veramente difficile. Da appassionata di Lauren Barnholdt, Jennifer Echols e Courtney Summers è difficile trovare storie che risultino all’altezza, ma devo dire che Jennifer Salvato Doktorski con il suo romanzo di esordio ce l’ha fatta. Pubblicato da Simon Pulse nel  maggio 2013 è la perfetta lettura estiva.

 

Rosie è sempre stata impulsiva. Non ha mai avuto l’intenzione di dar fuoco all’auto del suo ex che l’ha tradita. E non ha mai pensato che i suoi tentativi di fare ammenda potevano essere considerati da stalker. Cosi’ quando si ritrova con un ordine restrittivo temporaneo il primo giorno delle vacanze estive, ha il cuore spezzato – ed è furiosa.

Per allontanare Rosie dal suo ex; i genitori di Rosie la mandano in un viaggio attraverso il paese con il responsabile e sicuro vicino di casa Matty e i suoi due amici. Dimenticando la libertà del viaggio, Rosie vuole tornare a casa e conquistare di nuovo il suo ex. Ma la sua determinazione inizia a scomparire con ogni chilometro che percorre. Perchè la scintilla di rabbia di Rosie? Potrebbe incendiare un nuovo amore con qualcun altro…

 

Avete presente  quei libri a cui non dai un soldo di fiducia e inaspettatamente ti ritrovi ad amere? Questo è proprio uno di quei casi e anche se l’ho letto nel dicembre 2012 (avevo ricevuto un eARC tramite Edelweiss) me lo ricordo ancora come se lo avessi letto ieri.

La storia è un viaggio on the road, in macchina, che non lascia spazio a dubbi o incertezze. C’è azione, dramma e sofferenza. E’ Rosie che racconta la sua storia in prima persona e con lei che ci avventuriamo per l’America con altri tre ragazzi insofferenti alle sue paturnie femminili. Rosie è spontanea, irruente, la classica ragazza che prima agisce e poi riflette e proprie per questo assolutamente adorabile. Rosie si fa amare con una facilità incredibile che trascende le incursioni di una testa che viaggia lontana. L’Arizona allora, il punto d’arrivo del viaggio sembra irraggiungibile e maligna, capace solo di allontanarla da una realtà a cui vorrebbe porre rimedio. Ha frequentato una scuola cattolica per sole ragazze e questo la rende facilmente suscettibile alla presenza maschile. Ma Matty, l’adorabile Matty, è stato una fixture della sua vita fin da quando aveva sei anni. Quando le propone di viaggiare con lui e i suoi amici Logan e Spencer, Rosie vorrebbe scappare via. Con i genitori cosmopoliti e assolutamente adorabili, la madre che parla in Spanglish, il fratello Eddie, il classico ragazzino che si ostina a fare i dispetti alla sorella maggiore.

Ma il vero fulcro del racconto è Matty, il next door boy, letteralmente, che non fa nulla ma risulta irresistibile. Rosie non gli ha mai concesso neanche un attimo del suo tempo e non lo ha neanche mai visto come una possibilità. Ma Matty con la sua irresistibile simpatia e allegria spezza la rabbia di Rosie per regalarle la felicità che merita.

È bello pensare al viaggio come ad una metafora della vita, con i suoi alti e bassi, le sue spericolatezze, i colpi di testa e l’irrequietezza dell’adolescenza.

 

Il particolare da non dimenticare? Una chitarra…


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