Allora, la faccenda è questa.Sono giorni che medito di scrivere un post, mille post, ma non ne ho il tempo. Una come me, cosa dovrebbe fare in questi casi? Sparire o ridurre il volume delle bulimie verbali?La prima ipotesi è da scartare, non scrivo qui da qualche giorno e già mi prude il cervello. La seconda comporta un ammutinamento (o mutilamento) delle mie dita ma, almeno, mi consente di non soffocare con tutte queste parole in bocca. Ergo, visto che da qui in avanti, fino a data da destinare, non avrò tempo per fare altro che non sia starmene leopardianamente china sui libri, dovrò strizzare i pensieri in un tweet o poco più.E rimandare quelli più contorti a quando non avrò il fiato sul collo.Oggi non è una gran giornata. Credo che lo standard sia questo al momento, e ce lo faremo andare bene. Le mie paturnie ed io. Anzi no. Macchè cavolo dico? Io? Miss bicchiere mezzo pieno e sorriso sempre in tasca? No. Mi rifiuto. Ci sarà pure il modo di relativizzare questo periodo e sorridere comunque! Certo che c'è, ce ne sono a migliaia. I bambini che muoiono di fame, la guerra, le malattie. Ma, senza il bisogno di scomodare le tragedie dell'umanità, anche la striscia di fondotinta a bordo viso di certe donzelle, quelli che usano Facebook Mobile per taggarsi anche dal cesso del Tenax e i sandali coi calzini.Ecco. Mi è già tornato il sorriso. Basta un poco di sarcasmo e la pillola va giù. Ora torno sui libri. Se riesco a scrivere 4 pagine come si deve entro l'ora di cena stasera faccio la torta di mele. Questa è la torta yogurt e crema al caramello che ho fatto qualche giorno fa. Inventata di sana pianta. La soddisfazione che mi da cucinare dolci è incommensurabile.Cucinate, gente, cucinate per quelli che amate. E sorridete, fa bene al cuore.
Eccomi di nuovo da queste parti! ;-)Come sempre è tutto un gran fermento, le idee non smettono mai di saltellare in testa e… ci sono momenti in cui la felicità...
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