Il messaggio di queste prime due stagioni, in fondo, è che tutti abbiamo un lato oscuro - o, forse, un lato debole - che è sempre pronto a prendere il sopravvento. Non ci sono figure completamente positive o completamente negative: anche quello smidollato di Jesse, il ragazzo coprotagonista nonché "socio" di Walter, ha i suoi momenti, per quanto per la maggior parte del tempo sia solo un wannabe gangsta abbastanza patetico.
Breaking Bad gioca con le aspettative dello spettatore, e lo fa a regola d'arte, tirando pian piano la corda sempre di più, lasciando il suo pubblico a chiedersi quando - e se - si spezzerà. Non fatevi scoraggiare da un'inizio un po' lento: è una serie che cresce (assieme ai suoi personaggi) col tempo. E che, definitivamente promossa alla fine della seconda stagione, promette grandissime cose per la terza...
Jesse (Aaron Paul) a sinistra e Walter (Bryan Cranston, il papà di Malcolm!) a destra