NOTIZIE (Parigi). E’ nato 51 anni fa a Barcellona e solo nel 1982 è stato naturalizzato francese, Manuel Valls, il ministro degli Interni francese, e domenica sulle colonne del francese Journal de Dimanche ha confermato, questa sera tiferà Barcellona anche se al Parco dei Principi sarà opposto al Paris Saint Germain, fiore all’occhiello del calcio francese in salsa qatariota. “Il Barcellona rappresenta qualcosa di molto forte che va al di là del calcio. E’ Manuel Valls, un cugino di mio padre, che ha composto l’inno del club. Al Camp Nou andavo tutte le estati, uno spettacolo sportivo con Cruyff e Neeskens, il titolo del 1974″, ha dichiarato il ministro, “Era il solo luogo di rivendicazione durante la dittatura di Franco che stava cadendo. Ma dopo ho seguito anche il PSG; sono stato sulle tribune di Auteuil per la prima Coppa di Francia, una squadra che continuo ad andare a vedere quando posso”.
Ma non vi è alcun dubbio, “tiferò Barcellona, la mia squadra, una squadra che supera le frontiere. Chi non è tifoso del gioco del Barca, di Messi, di Iniesta? Malgrado le tante vittorie in questa squadra si trova una gioia di giocare che non si trova ovunque. Sono anche contento di rivedere Abidal ma resterò calmo in tribuna, lo prometto. E se il PSG farà una grande partita e vincerà, tanto meglio. Sarà la premessa di un ritorno molto aperto al Camp Nou”.
Ma la “confessione” di Valls non passa inosservata in campo politico e non poteva che suscitare polemiche; “un ministro dovrebbe tifare per la squadra parigina” scrive su Twitter il deputato UMP (destra) Lionnel Luca, il vicepresidente del Fronte nazionale (estrema destra), Florian Philippot, aggiunge che e’ ”spiacevole che un ministro francese tifi per una squadra spagnola contro un club francese. Lui e’ catalano, il suo tifo si puo’ comprendere, ma non c’era bisogno di metterlo in piazza”.