Il presidente della Montepaschi Siena, Ferdinando Minucci, ospite dello Speciale Euroleague su Sportitalia ha parlato della stagione della sua squadra, uscita ai quarti di finale di Eurolega, del futuro prossimo, ovvero i playoff di serie A, ma anche del futuro un po’ più lontano, cioè il mercato estivo e la ricostruzione del roster.
Ve ne riportiamo i tratti più interessanti partendo dalla situazione attuale di Siena:
“Fa male non vedere la Mens Sana alle Final Four, ma il buon vincente è anche un ottimo perdente. Nessuno nella storia dello sport ha vinto sempre. Ci dobbiamo rendere conto che fare quattro Final Four in cinque anni è già un’impresa. Non esserci è una delusione ma abbiamo sopravvissuto per anni a delusioni, lo faremo anche quest’anno.
In Italia ci sono delle regole che ci impongono una squadra. Trasformarla per l’Euroleague è impossibile. Cerchiamo sempre di avere una opportunità che a volte è stata importante, ossia avere un giocatore in più in rotazione. Summers doveva essere il nostro atleta ad inizio stagione. Abbiamo fatto una scommessa che ci ha permesso di firmare David Andersen ma questa scommessa l’abbiamo perduta. Lì forse abbiamo perso quell’atletismo che andavamo cercando.”
Minucci continua parlando dei successi ottenuti negli anni:
“Dal 2002 abbiamo vinto la Saporta, 4 Final Four, quinti nel ranking europeo. Ci confrontiamo da piccola città, da provinciale, ed io tengo molto a questo, in una Europa ricchissima. Essere presenti e pronti in Europa a questo livello significa poi in Italia vincere cinque scudetti di fila e sei in otto anni. Le partecipazioni in Euroleague sono strumentali a fare bene in campionato.
Anche il modo per acquistare giocatori è cambiato moltissimo, con un piccolo problema, che se prima arrivare l’offerta di Siena ed era congrua se bassa, ora se arriva l’offerta di Siena, i giocatori si meravigliano quando è bassa. Proprio perché il fatto di partecipare ad alti livelli in Euroleague dà il senso che Siena si possa permettere ingaggi che in realtà non ci possiamo permettere.”
E finisce parlando del futuro della Mens Sana:
“Questo è l’ultimo anno di un grandissimo ciclo. Dobbiamo quasi ricostruire la squadra, è una sfida esaltante. Dobbiamo ripartire e lo rifaremo con grande entusiasmo. L’importante sarà garantire il futuro a questa società per i prossimi cinque anni. Abbiamo la fortuna che abbiamo avuto grandi risultati sportivi. Sarà bello raggiungerli di nuovo ma soprattutto mantenere l’equilibrio contabile. I conti devono essere apposto.
Simone Pianigiani ha un altro anno di contratto, questo è l’accordo. Non abbiamo ancora parlato. Lui è molto stanco anche perché non ci sono tanti allenatori che vincono come lui. Ha l’impegno della nazionale a cui tiene molto e dedica molto tempo.”