Minzolini strumentalizza il Tg1
per fare gli interessi di Silvio
di Iannozzi Giuseppe
Augusto Minzolini usa RAI UNO, nel corso del Tg1 delle 20 del 19/09/2011, per fare gli interessi di Silvio Berlusconi: «Chiedono le dimissioni di Berlusconi. Non sono d’accordo. Non è caduto all’epoca del caso Ruby, non si capisce perché dovrebbe cadere ora sulla scia di intercettazioni che ledono la privacy delle persone coinvolte, in indagini che non vedono coinvolto il premier come indagato». Il presidente della Rai Paolo Garimberti: «Fermo restando il diritto di ogni direttore di fare editoriali o commenti, magari senza eccedere in termini di frequenza, l’opinione espressa stasera dal Direttore del Tg1 Augusto Minzolini è strettamente personale e non impegna in alcun modo la Rai».
«Anche un anno fa si parlava di larghe intese, di governo del presidente, tecnico o di altra natura. All’epoca c’erano altre intercettazioni, quelle sul caso Ruby, che hanno portato ad un processo in cui il premier è imputato. Ci fu una scissione della maggioranza determinata dalla nascita del Fli di Gianfranco Fini, benedetta da buona parte della stampa italiana, che ha bloccato per mesi l’azione di governo. Eppure il governo non cadde. Perché il premier dovrebbe farsi da parte ora che non vi è stata alcuna scissione nella sua maggioranza, ora che è stata varata una manovra di dimensioni gigantesche per salvare il Paese?». Minzolini esprime la sua personalissima opinione sostenendo che sarebbe in atto una «persecuzione giudiziaria» ai danni del premier: «In fondo ci sarebbe un’unica ragione per disfarsi di questo governo: il diktat della magistratura, che non lo vuole, e il giudizio della grande stampa, a cui non è mai piaciuto. Con l’opposizione alle prese con i suoi problemi, non si vede all’orizzonte una maggioranza alternativa che possa varare una qualsiasi manovra in una situazione d’emergenza. E questa è una considerazione razionale di non poco conto».
Questo non è giornalismo e non è un editoriale. E’ invece uso privato e politicizzato del Tg1, il quale dovrebbe fornire un servizio pubblico. Ma non lo fa, grazie anche ad Augusto Minzolini.
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