Non ci sono dubbi, è proprio il tedesco il giocatore che in questa prima parte del campionato ha fatto vedere le cose migliori.
Non che non si conoscessero le doti dell'ex centravanti del Bayern Monaco, che calca i campi di calcio ormai da molti anni, ma sono sicuro che in pochi si aspettavano che all'età di 33 anni Miro potesse rivelarsi così in forma, fisicamente, tecnicamente e tatticamente e così decisivo per le sorti della sua squadra.
Si potrebbe addirittura pensare a vederlo in queste splendide condizioni che all'anagrafe di Opole, il paese della Polonia in cui è nato il 9 Giugno del 1978, abbiano commesso qualche errore e gli abbiano caricato sulle spalle 5 o 6 anni di troppo.
Oggi all'Olimpico si è vista la solita Lazio di Reja, il che vuol dire che era inutile aspettarsi un gioco spumeggiante da parte della squadra biancoceleste. Infatti la partita, dopo un avvio fulminate del Parma subito spentosi, ha incominciato a prendere il solito, lento, ritmo delle precedenti giocate dalla squadra romana e con un Parma ben attento a chiudere tutti i varchi, tentando solo qualche contropiede.
Così si sono visti solo qualche cross di Cissé, che sembra ancora un pesce fuor d'acqua in questa squadra, e un tiro di Pellè a vivacizzare lo spettacolo.
Le cose non cambiano nemmeno nel secondo tempo, anzi, la sostituzione di Lulic con Sculli ha solo l'effetto di togliere un uomo a centrocampo e rendere il gioco della lazio ancora più confuso e allungare la squadra, dando il modo ai parmigiani di prendere in mano il gioco e farsi pure più pericolosi, nonostante la sostituzione di Giovinco.
In realtà il gioco della Lazio di Reja è sempre il solito: tenere il risultato inchiodato sullo zero a zero e aspettare che qualcuno dei suoi campioni risolva la situazione con una prodezza personale, cosaperò difficile se il profeta Hernanes non è in giornata e il fin troppo celebrato, come ho già avuto modo di scrivere in passato, Djbril Cissé appare spaesato sulla fascia destra e pure a corto di fiato.
Quindi fuori Hernanes per Gonzalez e Cissè per Kozak, per tentare il tutto per tutto.
Ma per fortuna della Lazio, di Reja e di tutti i tifosi biancocelesti c'è sempre in campo Miroslav Klose che al minuto 85, dopo essersi dannato per tutta la partita lungo l'intero arco dell'attacco, piazza uno spunto da centometrista tagliando la difesa avversaria come il burro, mette la palla verso il centro dell'area proprio sui piedi di Kozak, che incredibilmente colpisce Zaccardo in caduta sulla linea di porta, ma con Sculli pronto a ribattere in rete.
Così la Lazio supera il Parma e si porta in testa alla classifica, complice il rinvio della Partita tra Juventus e Napoli a causa del maltempo.
Si potrebbe dire che la lazio è stato fortunata, ma non è così, perché da sempre nel calcio, al di là di tutte le elecubrazioni tattiche, vince chi ha i giocatori che sanno risolvere le partite con un colpo di genio e la Lazio ce l'ha e si chiama Miroslav Klose.