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Mirtillo

Creato il 30 giugno 2012 da Giardinaggio @Giardinaggionet

Caratteristiche


Mirtillo Il mirtillo si può considerare come un arbusto dalle dimensioni particolarmente ridotte, che può contare sulla presenza di foglie caduche e che proviene direttamente dalla parte settentrionale del continente europeo.

Un gran numero di specie di vaccinium si sono, man mano che sono passati i secoli, diffuse nella maggior parte delle regioni che possono contare su un clima fresco o temperato all'interno dell'Emisfero Settentrionale.

Ad ogni modo, ogni volta che parliamo del mirtillo, facciamo riferimento a quegli arbusti di ridotte dimensioni che hanno, però, la caratteristica di sviluppare un'estesa ramificazione: in alcuni casi, le gli arbusti di mirtillo si caratterizzano per avere uno sviluppo rampicante, mentre in altri casi, il mirtillo può vantare su uno sviluppo tappezzante. Ad ogni modo, in entrambi i casi, non si superano i 40-50 centimetri di altezza dell'arbusto.

Le foglie della pianta di mirtillo si caratterizzano per avere una forma ovale o lanceolata, ma anche per via di un ottimo spessore e del fatto che sono cuoiose; la colorazione delle foglie della pianta del mirtillo è verde brillante, ma spesso riescono ad assumere una colorazione giallo-oro o rossastra durante la stagione autunnale e la tendenza è quella di restare sull'arbusto stesso, in seguito all'appassimento.

Nel corso della parte finale della stagione primaverile, la pianta di mirtillo ha la particolare caratteristica di produrre dei mazzetti di fiori dalla forma tipicamente a campana e dalle dimensioni estremamente ridotte, che si caratterizzano per avere una colorazione bianca e per svilupparsi all'ascella fogliare.

Nel corso della fase iniziale della stagione estiva o di quella autunnale, in base alla specie di mirtillo che si deve coltivare, i frutti dalla forma tipicamente tonda vengono a maturazione. I frutti del mirtillo si caratterizzano, in primo luogo, per avere una tradizionale colorazione viola e, nella maggior parte dei casi, sono ricoperti da della pruina, che garantisce una buona opacità.

In natura possiamo trovare un gran numero di specie di vaccinium, ma dobbiamo ricordare come le dimensioni che caratterizzano i frutti siano del tutto variabili.

Varietà


Mirtillo2
Il mirtillo è una pianta spontanea che può contare la presenza di ben 130 specie al suo interno, tra cui ce ne sono diverse che si distinguono dalle altre per un'importanza agronomica maggiore.

Tra le altre varietà, dobbiamo sicuramente sottolineare la presenza del Mirtillo Nero: si tratta di una pianta spontanea che si sviluppa nel Vecchio Continete e che può arrivare fino a 20-40 centimetri di altezza. Tra le principali caratteristiche del mirtillo nero troviamo il fatto di avere dei fusti particolarmente ramosi, la fioritura che si verifica nel corso del mese di maggio, mentre la fruttificazione avviene nel corso del periodo compreso tra il mese di luglio e quello di agosto. Per quanto riguarda le bacche, questa varietà presenta una tipica colorazione nera, con una copertura piuttosto diffusa di pruina e con una polpa colorata. Il Mirtillo nero è particolarmente diffuso in montagna, come ad esempio sulle Alpi, sugli Appennini, fino ad arrivare all'Abruzzo, ad un'altitudine pari ad almeno 2000 metri. I frutti ricavati dalla pianta di mirtillo nero vengono utilizzati sopratutto per il consumo fresco o per la realizzazione di marmellate o gelatine.

La varietà di mirtillo rosso cresce spontaneamente all'interno del Vecchio Continente e può contare su un'altezza pari a circa 40 centimetri: si tratta di una pianta che fa parte della categoria delle sempreverdi, con dei fiori che hanno una tipica colorazione bianca o rosa e si sviluppano all'interno di grappoli terminali.

Un'altra varietà particolarmente interessante è rappresentata dal mirtillo blu, che cresce in modo spontaneo in Europa e presenta un'altezza compresa tra 15 e 25 centimetri, caratterizzato dal fatto di avere dei fiori bianco-rossi e delle bacche con una colorazione tipicamente nero-bluastra, con un succo incolore e decisamente insipide.

Le varietà di mirtillo nero che vengono coltivate al giorno d'oggi sono, in modo particolare, quelle che presentano un rapporto di derivazione con il mirtillo gigante e con il cranberry.

Il mirtillo è una pianta che è in grado di vegetare ottimamente anche all'interno di tutti quei terreni acidi (con un pH compreso tra 5 e 5,5), ma è da notare anche l'assenza di calcare attivo, oltre al fatto di avere elevati quantitativi di sostanza organica e sono anche piuttosto fertili e freschi.

Mirtillo gigante americano


Il mirtillo gigante rappresenta una specie che richiede particolari cure ed attenzioni: infatti, si tratta di una varietà che si sviluppa ottimamente su tutti quei terreni leggeri, nonostante riesca a sopportare anche elevati livelli di argilla; ad ogni modo, predilige tutti quei terreni che hanno un elevato quantitativo di sostanza organica, ma in particolar modo risultano senza calcare e hanno una reazione particolarmente acida.

Il mirtillo gigante americano, per la sua corretta coltivazione, necessita di irrigazioni frequenti, per via dell'apparato radicale che si sviluppa notevolmente in superficie.

Lo sviluppo della pianta, nel corso dei primi anni, procede piuttosto lentamente e, allo stesso modo, avviene la produzione.

Si suggerisce di non effettuare alcuna lavorazione sul terreno prima di procedere alla piantagione, optando per radure o dei terreni che risultano incolti: infatti, le piante di mirtillo gigante americano sono in grado di svilupparsi alla perfezione all'interno di tutti quei terreni disboscati. L'acqua ha bisogno di essere rilasciata in breve tempo anche nel caso in cui avvengano delle forti precipitazioni.

Importante anche tenere in considerazione il fatto di non eccedere con i livelli di azoto: in particolar modo all'interno di quei terreni estremamente ricchi di sostanza organica, un apporto pari a 30-50 Kg/ha di azoto è perfetto.

Per quanto riguarda l'irrigazione del mirtillo, il consiglio è quello di sfruttare nella maggior parte dei casi l'acqua piovana, mentre si dovrebbe tendere ad evitare l'acqua calcarea.

Dando un'occhiata più approfondita alle altre operazioni che si devono eseguire sulla pianta di mirtillo gigante, troviamo senza ombra di dubbio anche la concimazione organica all'impianto, che deve essere effettuata anche in fase di coltivazione delle piante e si deve eseguire utilizzando della torba acida e, in alternativa, del letame all'interno di tutti quei terreni con pH che va oltre 5.

Tra le principali cultivar di mirtillo gigante di provenienza europea, possiamo senz'altro troviamo Heerma I, Heerma II, Early Black e Pilgrim.

Mirtillo rosso


Per quanto riguarda la coltivazione del mirtillo rosso, è necessario sottolineare come si debba coltivare all'interno di impianti intensivi, ma ciò avviene praticamente solo in Germania. Il mirtillo rosso ha avuto origini da diverse selezioni del mirtillo selvatico di bosco, che si trova ed è largamente diffuso all'interno di tutti quei paesi della Scandinavia e del Nord Europa.

Il mirtillo rosso si può coltivare in tutte quelle zone in cui viene coltivato anche il mirtillo gigante, dal momento che le richieste ed esigenze per quanto riguarda il terreno sono praticamente le stesse. La crescita della pianta di mirtillo rosso, come si può facilmente intuire, è decisamente minore, visto che arriva ad un'altezza pari a circa 30 centimetri, mentre la maturazione si verifica nel momento in cui la raccolta del mirtillo gigante va a concludersi, ovvero nel corso del mese di settembre.

La raccolta del mirtillo rosso si può eseguire anche tramite degli appositi “pettini”. In Germania, inoltre, nel corso degli anni si sono susseguite diverse tecniche di raccolta, tra cui una che prevede l'utilizzo di un particolare macchinario, atto proprio ad agevolare tale operazione.

Le distanze di impianto corrispondono ad un metro fra le diverse file, mentre sono pari a 25-30 centimetri tra le diverse piante. Le più importanti varietà di mirtillo rosso corrispondono a quella denominata Mirtillo Rosso Selvaggio, Koralle, Erntedank, Entrekrone, Erntesegen e Ammerland.

Produzione e avversità


I frutti del mirtillo nero, una volta che sono giunti a maturazione, si caratterizzano per poter essere consumati senza alcun bisogno di modifiche: quindi, si possono mangiare così come sono, magari provvedendo ad immettere un buon condimento, come limone e zucchero. I frutti del mirtillo nero non vengono solamente consumati freschi, ma sono spesso utilizzati anche dall'industria dolciaria: infatti, vengono realizzate gelatine, marmellate, sciroppi, succhi e sughi. Una volta che si porta a fermentazione il succo di mirtillo, si può ricavare un'ottima bevanda che presenta qualche grado alcolico: stiamo parlando del vino di mirtilli, da cui attraverso un 'operazione che prende il nome di distillazione, si può ottenere un'ottima acquavite, che è largamente diffusa sia in Francia che in Germania.

I frutti del mirtillo rosso si caratterizzano anche per essere impiegati in diverse occasioni come base per la realizzazione di marmellate e conserve.

Non abbiamo numerose informazioni e dettagli per quanto riguarda le avversità che vanno a colpire il mirtillo. In realtà, pare che siano ben pochi i parassiti che sono in grado di danneggiare e portare pericoli alla coltura del mirtillo (nello specifico della varietà di mirtillo rosso). Infatti, una delle principali caratteristiche della coltura del mirtillo è quella di poter contare sulla presenza di piante che crescono in modo spontaneo, mentre la coltivazione specializzata non presenta una larga diffusione.

Il mirtillo gigante americano si caratterizza, invece, per richiedere solo ed esclusivamente dei trattamenti che permettano di difendere e proteggere in modo efficace la pianta dalla Botritis.

Anche in questo caso, è importante evitare tutti gli eccessi di azoto, dal momento che c'è la possibilità di causare una limitata lignificazione e non è da escludere che si possano verificare degli attacchi di cancro dei germogli: in quest'ultimo caso, senza ombra di dubbio, si deve provvedere alla loro rimozione esattamente nel momento in cui appassiscono e poi provvedere a bruciarli.


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