MISE EN ABYME: l’odore è ovunque

Creato il 17 luglio 2012 da Soniarondini @fashionintown

Milano, 28 giugno 2012 - MISE EN ABYME (Peccato Fantastico)… eh sì , è proprio un tango di gemiti epidermici: la pantomima orchestrata con amabile maestria durante l’esecuzione d’arte di sguardi, gesti, scritture, e soprattutto odori. L’evento d’arte svoltosi presso lo Spazio Bossi Clerici di Milano, successivo a quello ospitato ad Amsterdarm “Intimate, Apparent”, rappresenta l’atto finale di un progetto primordiale. Ideatore, Angelo Orazio Pregoni, fondatore del movimento NouseArt, naso ed artista, non si fa nessuno scrupolo nell’essere difficilmente criptabile ai molti pochi presenti (…forse perché non hanno quegli strumenti adeguati per leggere la sua opera d’arte)…così li spiazza amorevolmente! Propone durante la narrazione del profumo, icona di vanità, i codici peculiari di una istallazione interattiva. Nel rivelare i contenuti della sua arte, parte dai manufatti terici, che rappresentano pregevolmente il marchio di moda ROSSORAME, intriso già di un qualche odore perché indossato da 2 uomini e da 2 donne che vengono invitati a spogliarsi pubblicamente, senza censura alcuna (…spogliati della loro anima per vestirne un’altra). Qui  i 4 modelli, dopo avere consegnato il proprio intimo per il trattamento olfattivo, come in uno sketch pubblicitario (intravedo qui rimandi al marketing) con le loro movenze consegnano anche il proprio corpo all’artista e vestono la fragranza spruzzata loro addosso con estasi e veemenza. In un secondo Tempo ed in secondo Spazio, la stessa lingeriè trattata, viene deposta come fosse un oggetto sacro: agli ALTARI!, “visitata” in modo trascendentale dal pubblico, che ha appena partecipato passivamente al tango della nudità el’olfatto, vero protagonista del momento artistico, è affrancato dalle impalcature socioculturali, quindi primitivamente istintivo. La colonna sonora: il rumore degli scatti della polaroid! arricchisce di significato l’amplesso trascendentale. A corollario dell’evento, la mostra “FINE HEART LUCE SENSIBILE” del fotografo Luigi Gattinara, dove si possono ammirare le ambientazioni di genere con oggetti pieni di vita cromatica, precisa e scintillante.


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