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Misfits - stagione 1

Creato il 05 maggio 2014 da Jeanjacques
Misfits - stagione 1
Solo chi ha una vita sociale vicinissima allo zero o non ha internet - o per la precisione, Facebook, dove se sei uno che ha iniziato da poco a seguire le serie-tv devi stare attento a tutti quei bastardoni che aspettano solo di poterti fare spoiler su spoiler - non ha mai sentito parlare di Misfits, serie angolassone di qualche annetto fa che ormai è diventata a pieno diritto una sottospecie di cult generazionale. Io ne avevo sentito parlare, come già detto, ma dato che il mio ingresso in questo mondo è piuttosto recente dovevo ancora visionarla. Per certi versi rimanevo più vicino ai Misfts musicali, gruppo horror-punk che in un breve anno della seconda superiore mi ha regalato diverse risate - anche se alla cultura punk ho sempre avuto pochissimo a cui spartire, dato come la penso in generale sull'anarchia. E' stato merito però della signora Jean Jaques se ho iniziato, perché ha avuto la brillante idea di iniziare a seguire, finalmente, una serie-tv in contemporanea, iniziando proprio da questa. E ve lo posso assicurare, non ne avevo gran che voglia, anche perché dovevo continuare Game of thrones e Boardwalk empire, ma confesso che sono bastati i primi dieci minuti dell'episodio pilota per farmi ricredere del tutto.

Un gruppo di ragazzi costretti ai servizi sociali per i motivi più disparati, dopo una strana tempesta, vengono colpiti da un fulmine. Dopo questo fatto svilupperanno degli strani poteri, che dovranno usare per fronteggiare diverse avversità. Anche perché non sembrano essere gli unici ad aver acquisito delle particolari capacità...Più che di serie-tv, dovremmo parlare di miniserie. Infatti questa prima stagione conta solamente sei episodi da quaranta minuti l'uno, scritti tutti dall'ideatore Howard Overman e diretti da Tom Green e Tom Harper. Una piccola squadra che ha permesso una certa coerenza stilistica e narrativa per un pugno di puntate che, letteralmente, si fanno seguire con estremo piacere. Questa serie è cazzone, scurrile, divertente, citazionista e chi più ne ha più ne metta. Non viene risparmiato nessun colpo basso e per fortuna non si conclude con il solito moralismo di bassa lega come può succedere alla cuginetta dall'altro capo del globo Californication. Ed è proprio vero, gli inglesi hanno un modo tutto loro di fare fiction e comicità, come ci aveva già dimostrato la Trilogia del Cornetto - Shawn of the dead, Hot Fuzz e La fine del mondo - di Edgar Wright, che sembra essere stata una certa maestra ispiratrice di questo lavoro - o per alcuni tratti, insieme alle atmosfere di Attack the block. Si verrà subito rapiti dai protagonisti, i Misftits del titolo [in inglese misfit vuol dire disadattato], totalmente diversi per caratteristiche e carattere e che faranno breccia nel cuore di molti. Perché è facile in certo casi appassionarsi alle gesta del solito sfigato che acquisisce i superpoteri, ma quando ad averli è proprio la feccia della società allora il conto è diverso. Forse perché i disadattati sono feccia quanto lo sono gli sfigati secchioni, o forse perché l'essere feccia non esiste. Forse perché feccia è soltanto una parola, ma una persona non si può riassumere con una parola. Ci sono tante cose alle sue spalle, tante questioni irrisolte che hanno contribuito a farlo crescere in questa maniera, e prima di giudicare bisognerebbe imparare a conoscere. E' facile dare dei delinquenti ai classici neri del ghetto [è il primo esempio che mi è venuto in mente] ma abbiamo mai pensato che forse se vengono su così è per un ambiente che non lascia scelta? Questo è quello che per certi versi ho sentito che questa seria ha voluto comunicarmi ed è stato questo aspetto che ho saputo apprezzare. Perché l'antefatto principale, ciò che spinge loro ad assumere i propri poteri, è qualcosa di stupito ed infantile, come infantile è stupido è il concetto di superpotere stesso. Quello è solo una cornice che vuole accompagnare un quadro più ampio, capace di sviluppare una storia davvero ben scritta ed argomentata in ogni sua sfaccettatura. Ma non ci sono solo fattori positivi, tutt'altro, sono presenti anche delle questioni irrisolte che mi hanno dato parecchio fastidio, o che forse in questa prima stagione introduttiva sono state solo accennate per essere poi riprese in quelle a venire. La diffusione di superpoteri in Inghilterra non vene mai accennata del tutto e la questione dell'assistente sociale viene lasciata un po' a se stessa, e pure il drammatico epilogo preso dal penultimo episodio lascerà il tempo che trova, e questo non può essere ignorato del tutto. Così come dell'ultimo episodio non ci viene spiegata l'identità del ragazzo in bicicletta, e la fine dell'antagonista mi ha fatto un po' di tristezza, perché alla fine si trattava di un disadattato come i protagonisti, in fin dei conti. Ma come detto, sono cose che mi hanno infastidito solo in parte e che non intaccano la bellezza di questa serie, specie del quarto episodio, un vero capolavoro di scrittura. E un finale davvero divertente e beffardo che vi farà fare diverse ghignate.Sono davvero felice di aver visto una serie così spassosa e ben fatta, che non dimostra molti costi produttivi ma solo grandi idee. Peccato che in Italia non si facciano cose così...

Voto: ★½Misfits - stagione 1Misfits - stagione 1Misfits - stagione 1Misfits - stagione 1Misfits - stagione 1Misfits - stagione 1

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