Magazine Cinema
Dopo la disastrosa quarta stagione, ho voluto concedere ancora una possibilità ai Misftis, sia perchè in fondo il prodotto UK mi aveva rubato il cuore con le prime tre stagione, sia perchè gli episodi sono solo 8, sia, sopratutto, perchè la suddetta stagione sarebbe stata l'ultima.
Già, proprio l'ultima. Ma siamo sicuri che gli sceneggiatori lo sapessero?
Sembra proprio di no, visto che per la maggior parte del tempo i nostri affrontano i classici problemi al limite che la tempesta ha portato, per dimenticarsene completamente nella puntata successiva, ripetendo, senza raggiungere il genio passato, situazioni già affrontate dagli originali (l'assunzione di droga che inverte i poteri, proprio durante il primo anniversario dalla ricezione di questi che poteva essere sfruttato decisamente meglio, ad esempio).
Certo, si ride e ci si diverte, grazie soprattutto a un Rudy scatenato che porta avanti il lavoro di comprimari non certo eccellenti, con una figadilegno, un bonaccione abbastanza inutile, un Finn fin troppo geloso e una Abbey che ha sempre meno senso nello sviluppo della serie dopo aver capito da dove proviene.
A dare un'altra ventata di freaks ci pensa per lo meno il più longevo assistente sociale, che già lo scorso anno con la sua esibizione in The power of love aveva ridestato la malinconia dei vecchi tempi, e che qui viene ovviamente ripresa e sfruttata per non far mancare niente.
Insomma, continuano gli omicidi, continuano gli strani poteri.... a dare un senso finalizzante al tutto c'è solo il Group Power Support con Rudy 2 che mette in gioco la carta dei supereroi che tutti ci aspettavamo.
Sì, peccato che tutto, ma proprio tutto, venga rovinato con un episodio finale parecchio deludente, in cui se già la storia d'amore tra Jess e Rudy pareva poco credibile assume toni ancora più tirati, così come l'intera trama di per sé che porta ad una conclusione non certo all'altezza di quella della terza stagione e che lascia fin troppi buchi al suo interno.
Con la promessa di un film da realizzare, la speranza che qualcosa di buono venga ancora fuori dai sobborghi di Londra non muore, certo è che ci si aspettava molto di più, e visto la piccola rivoluzione e lo splendore dell'inizio, questa fine ha il sapore amaro di una sconfitta.
Salviamo la musica, almeno, sempre perfetta e indie, come avrei voluto fosse ogni puntata.
Guarda il Trailer
Possono interessarti anche questi articoli :
-
Laboratorio Assisi Suono Sacro 2015
Ciclo di incontri “Per un suono povero”4° incontro: sabato 13 giugno ore 17:30Villa Taticchi – Ponte Pattoli (PG) Sono Dio? Ho accumulato in me tante cose... Leggere il seguito
Da Taxi Drivers
CINEMA, CULTURA -
Recensione. LO STRAORDINARIO VIAGGIO DI T.S. SPIVET: purtroppo, il solito Jeunet
Lo straordinario viaggio di T.S. Spivet di Jean-Pierre Jeunet. Con Helena Bonham-Carter, Callum Keith Rennie, Kyle Catlett, Judy Davis, Keith Rennie. Leggere il seguito
Da Luigilocatelli
CINEMA, CULTURA, PROGRAMMI TV, TELEVISIONE -
Youth – La giovinezza
L’altro giorno mi è capitato di andare al cinema, spettacolo seconda serata, per vedere come fosse il nuovo film di Sorrentino, dal momento che era anche uno de... Leggere il seguito
Da Fabio Buccolini
CINEMA, CULTURA -
Will Hunting – Genio ribelle
Il genio anarchico e violento Matt Damon, prende coscienza di se e sceglie la sua via, grazie all’amicizia con uno psicologo interpretato da Robin Williams. Leggere il seguito
Da Sbruuls
CINEMA, CULTURA -
Vita e morte di Jorge Riosse (Pt.2)
Siamo all’incirca a metà degli anni Ottanta quando la signora Rosa Elena Carvajal prende come affittuario nella sua casa nella colonia Nuova Anzures un giovane... Leggere il seguito
Da Theobsidianmirror
CINEMA, CULTURA, LIBRI -
Citizen Welles: il genio del cinema
Il 6 maggio di 100 anni fa nasceva uno dei più innovativi autori del cinema internazionale: Orson Welles. Attore, sceneggiatore, conduttore radiofonico,... Leggere il seguito
Da Mattiabertaina
CINEMA, CULTURA