Correva
l' anno 1946 esattamente 70 Anni fa, quando nel mese di Marzo per
cinque domeniche consecutive, le donne Italiane, dopo grandi lotte,
votano per la prima volta: è una grande conquista sociale e l’inizio
di una nuova storia per il mondo femminile e per il nostro Paese che
si realizza nella prima tornata amministrativa dell’Italia
liberata.
Il
2 Giugno l’affluenza alle urne si ripete per la scelta tra Monarchia e Repubblica e la contestuale elezione dell’assemblea
costituente. Finita la guerra, tutto ricomincia. L’11 Maggio Arturo
Toscanini dirige lo storico concerto per la riapertura del Teatro
alla Scala. Per le strade si sente il rumore della prima Vespa e
sulle spiagge appare il primo bikini. Gino Bartali vince il Giro
d’Italia con 47 secondi di vantaggio su Fausto Coppi. Dopo due anni
di sosta, torna il campionato e il grande Torino, con la formazione
che i ragazzi sanno a memoria come le poesie (Bacigalupo, Ballarin,
Maroso….), vince lo scudetto. Si gioca la prima schedina del
Totocalcio, mentre “Roma città aperta” è il film del momento.
Insieme
alla Repubblica, nasce “Miss Italia” ed è - scrive Enzo Biagi -
“una conquista della democrazia. Nel 1946 - aggiunge - quando
dilagava la voglia di vivere, fu un altro segnale che la guerra
e un’epoca erano finite”. Dino Villani cambia infatti nome al
suo concorso che, da “Cinquemila lire per un sorriso” (tre anni
di vita, quattro di pausa per la guerra), prende il nome di “Bella
Italiana” (poi abbandonato) e “Miss Italia”: un simbolo che
entra nell’immaginario collettivo e farà sognare milioni di
ragazze italiane. La dizione “Miss” osteggiata dal fascismo, come
altre parole straniere, può ora essere usata.
Il
nome “Miss Italia”, compie 70 Anni e mantiene inalterati -
attraverso gli innumerevoli cambiamenti avvenuti in tanti anni - i
significati che assunse in quel momento storico: la libertà delle
donne di scegliere la loro strada, anche partecipando ad un concorso
di bellezza; un modo per mettersi alla prova prima di tentare la
carriera del Cinema e dello spettacolo. “Tutto è cominciato da
qui”, hanno ripetuto nel tempo grandi attrici, a partire dalla
Loren ad altri personaggi.
In
alcune selezioni, in tutte le regioni, la ricorrenza sarà celebrata
con diversi eventi.
E’
Stresa, in Piemonte, una delle poche città a disporre di impianti
non danneggiati dalla guerra, la prima sede di Miss Italia. Il
titolo, dopo essere stato aggiudicato come gara fotografica, viene
finalmente assegnato alla presenza delle ragazze. L’arrivo delle 40 Miss, rappresentanti di tutte le regioni, ognuna accompagnata dalla
mamma o da un altro familiare, è preceduto dalle “Feste del
sorriso” (120 in tutto con quattromila candidate, che pochi anni
dopo saranno ventimila). Qualche genitore e non pochi fidanzati non
nascondono il loro imbarazzo per questa spedizione di ragazze da
tutta Italia verso il lago Maggiore. Le Miss, con la carovana di
organizzatori, giornalisti, fotografi e operatori cinematografici,
vengono seguite nelle loro passeggiate sul lungolago e alle Isole
Borromee da curiosi e dongiovanni locali.
Alloggiano
per una settimana nell’ambiente esclusivo del Grand Hotel Borromées
e del Regina Palace. La Giuria è composta da nomi famosi, come il
giornalista Arrigo Benedetti, i registi Vittorio De Sica e Luchino
Visconti, il pittore Carra, e poi Macario, Isa Miranda, Cesare
Zavattini, lo stesso Villani, 15 persone in tutto. Mobilitate le
sarte per gli abiti delle ragazze; il fotografo ufficiale è Alfredo
Paulon. Le favorite sono la toscana di Empoli Rossana Martini, dai
dolci lineamenti, vaga rassomiglianza con la Gioconda; la prosperosa
Silvana Pampanini di Roma, al primo posto in un referendum
incautamente promosso dall’Azienda di Soggiorno per coinvolgere il
pubblico; Lilia Giovannotti Landi, anche lei di Roma; e Noris
Monterumici di Bologna. Qui la cronaca si confonde con la leggenda
che vuole, per esempio, la Pampanini al pranzo di gala al fianco di
un principe dell’Afghanistan. Più realistica è la scelta posta
all’incerta giuria da Dino Villani quando in gara rimangono due
miss: “volete eleggere la ragazza da dare in sposa a vostro figlio
(Rossana), o quella che vorreste come amica … (Silvana)?”.
Fatto
sta che, quando nel Salone delle feste del “Borromées” viene
annunciato il nome della Martini, 20 Anni, maestra, come prima Miss
Italia della storia, si scatena il putiferio e il Cavalier Maresca,
direttore dell’albergo, non riesce ad evitare il lancio di alcune
sedie da parte dei sostenitori della Pampanini, molti dei quali
venuti da Roma, e che essi stessi proclamano “Miss Italia a furor
di popolo”. Le Miss, le “belle di Stresa”, rimarranno qui fino
al 1949 e poi un anno ancora, il 1958. Nel 1947 arrivano Lucia Bosè,
Gina Lollobrigida, Gianna Maria Canale e Eleonora Rossi Drago: è
l’anno d’oro del concorso di Dino Villani, Enzo e Patrizia
Mirigliani. Ma certamente non l’unico.
Per
Maggiori Informazioni: www.missitalia.it