Questa bellissima ragazza filippina, Megan Young, eletta Miss Mondo 2013, in recente una intervista alla ANC Headstart ha depistato il noioso canovaccio dell’intervista di rito alla Miss Mondo dell’anno, disorientando con le sue risposte cristiane e pro-life.
Alla domanda su quale posizione avesse a proposito della controversa “RH” ossia legge filippina su “parentalità e salute riproduttiva” – espressione giuridica che rivela immancabilmente che le controversie dipendono dalla finalità di affermare la gender theory travestita [!] da diritti umani- ha risposto: “sono pro- life e se questa [legge N.d.r.] intende uccidere qualcuno che è già presente, sono certamente contro. Sono contraria all’aborto”.
Già, perché non si tratta di essere pro o contro un’idea, di esercitare un’opzione piuttosto che un’altra come la formula pro-choice fa surrettiziamente pensare. Si tratta di prendere una decisione sulla materia fondamentale : decidere che la vita di qualcuno prosegua o no. Uccidere, non esprimersi negativamente su una proposta. Lo spettatore televisivo che la scrutava attentamente solo per confermare o smentire con tutta l’autorevolezza della propria originalissima opinione il verdetto che l’ha eletta Miss Mondo, ha dovuto fermarsi per seguire la nuova piega dell’intervista e lasciare da parte banalità come la compossibilità di bellezza ed intelligenza.
Di lì in avanti, infatti, in un minuto circa, l’intervista è diventata serratamente sistematica e ha attinto sempre più al fondo di una testimonianza personale: e allora i contraccettivi? Contraria, la cosa non la coinvolge, “il sesso è per il matrimonio .[…] Deve essere con il tuo compagno per la vita”. Quindi il divorzio? Contraria. Questo approccio critico e il valore vissuto sulla bocca di una miss non se l’aspettavano e allora la conduttrice Karen Davila – con un sofisma tipico che fa leva sulla vanità, sull’essere socialmente accettati se non si vuole diventare vittime – va al succo della questione : “ora, dato che sei una ragazza meravigliosa, come fai a dire no al sesso?” “Semplicemente dici di no. […] Se il ragazzo ti pressa … ed è disposto a sacrificare il valore della relazione questo significa molto”.
Insomma, posta sulla cima di un certo mondo per la sua bellezza ha difeso quello che ormai oggi è de facto uno scandaloso tabù – il valore esclusivo del sesso all’interno del matrimonio, con tutte le conseguenze etiche e vitali che comporta – con quella semplicità autentica che molte concorrenti tradiscono di voler dimostrare dissimulando il più possibile la loro vanità compiaciuta con una nauseante colata di luoghi comuni e buonismo. La bellezza di questa semplicità è quella che la Chiesa chiama lo splendore della verità (Veritatis Splendor).
La redazione