Oggi a Taranto e’ venuto Renzi.
La notizia non e’ questa,visto che qualsiasi primo attore di Montecitorio venendo qui lo fa solo per un senso di dovere(presunto) ,verso un problema(Ilva e salute)che deve essere per forza di cosa nominato e trattato per far credere di avere risoluzioni immediate e durature per noi tutti.
La vera notizia e’ che vi erano circa 200 persone ad attenderlo sulla rotonda del Lungomare assolata in un caldo sabato settembrino.
Considerazioni:
tempo fa,ci fu una manifestazione nello stesso luogo denominata “Battiti live”,dove la musica e gli artisti soliti italiani facevano finta di cantare dannandosi l’anima.
Erano migliaia i giovani presenti allora e la coesione sociale verso la musica e lo svago per alcune ore fu immediata e di notevole affluenza.
Perche’ allora non ci si e’ ritrovati in molti li,nello stesso luogo a dire al Renzi da Firenze che lui,e la politica,deve prima fare mea culpa e battersi il petto per cio’ che negli anni passati non ha fatto e che ha causato inquinamento,morti bianche e intrallazzi vari economici?
Venire a dirci che l’Ilva e’ essenziale e che lei dovra’ avere un futuro green e in difesa dell’ambiente,non basta.
Sappia caro Renzi che i soldini che arriveranno a sbloccare azioni mirate a iniziare programmi di riconversione ambientale,non basteranno e che i guai economici dell’Ilva sono enormi e preoccupanti.
Sappia caro Renzi,che le malattie sono in aumento e che forse sarebbe stato pu’ opportuno ascoltare e incontrare i pediatri tarantini per capire,meglio,il tasso di mortalita’ infantile che schizza alle stelle grazie ai fumi industriali.
Allora che se ne stia a casa,o che passi dall’autostrada e si diriga a Bari,li all’inaugurazione della Fiera del Levante,dove trovera’ imprenditori al collasso e indebitati.
Qui un evento pop vale piu’ di proteste contro i danni ambientali.
E’ vero pure che ore di svago servono anche ad allontanare i problemi dalla testa dei giovani ma,oggi,li’ al Lungomare avrei voluto avere piu’ presenze e piu’ urla da gridare non per un cantante ma per un politico,Renzi,che si trova nella scia del passato berlusconiano e del futuro di un partito,il suo,che e’ piu’ fantasma di se stesso.