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Misteri

Creato il 05 febbraio 2014 da Odio_via_col_vento

 

European School (19th Century)

European School, 19th century 

 

1. Un collo di pelliccia in un negozio che pomposamente chiameremmo "vintage": bello, quasi nuovo, ma indubitabilmente "vecchio". Mia suocera o mia madre portavano qualcosa così. Lo indosso e una vita remota e sconosciuta si affaccia dietro il mio volto allo specchio. Chissà.

2. Uno spezzone di conversazione in treno, una frase rubata, una bugia evidente: "Sono a Roma, dove vuoi che sia?". Tutto il treno si gira a guardare l'uomo: abbiamo appena lasciato Milano. E' anziano, molto. Eppure ha ancora l'aria del vanesio, i pochi capelli appiccicati al cranio hanno ancora le vestigia di un onda. Giacca azzurra (in pieno inverno), fazzoletto nel taschino. Chissà.

3. Eppure si amavano, hanno disfatto due vite precedenti per stare insieme, unito due continenti, fatto scelte radicali. E adesso è tutto un litigio: sordo, continuo, perdurante. Lei non gli perdona niente, non lascia passare niente, tutto soppesa ed esamina dalle fessure socchiuse dei suoi occhi taglienti. Lui che sembrava in grado di appianare montagne e aveva la voce di tuono adesso è mitissimo e cerca bonario di sistemare il sitemabile. Chissà.

4. Eppure ogni tanto qualcuno c'è. Ogni tanto riconosco un barlume di intelligenza e di rettitudine, intorno. Ogni tanto un frammento di luce, ogni tanto buon senso e acume. Basta questo ad andare avanti? Poi la scoperta che sull'altro versante qualcuno, un altro "qualcuno" si piega al potente di turno, abbandona serietà e affonda la speranza di molti. E allora? Chissà.

5. Un biglietto di auguri di qualche Natale fa, rimasto sepolto sotto la montagna di carta che si accumula, da sola, vivendo di vita propria, nei meandri dei miei cassetti. Due firme e due nomi che mi dicono poco o forse non mi dicono niente. Resta quella sensazione amara di aver perso qualcosa: un'occasione, di un'amicizia in nascere, di una passeggiata, di un invito a pranzo, di una vacanza. Forse solo di una seccatura. Chissà.

6. Parlare o non parlare? Consigliare o lasciare che qualcuno sbagli con la sua testa? Intromettersi, inevitabilmente, o scegliere, per una volta, di non essere al centro della mischia? Far prevalere buon senso o passione? Inverno o estate? Luce o buio? Giocare o passare la mano? Chissà.

 

E poi mi chiedo perché ho così spesso mal di testa.....

 


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