Sicuramente oggi basterebbe il metro visto che c’è poco da misurare ma Cnel e Istat, il primo sempre sull’orlo della chiusura e il secondo che ci ridà con un certo ritardo le sue frequenti ricerche, hanno cominciato uno studio inerente i nuovi paradigmi del benessere.
Pertanto hanno selezionato un set di 134 indicatori per rappresentare le 12 dimensioni del benessere equo e sostenibile definite lo scorso ottobre.
A dicembre il primo Rapporto sul benessere in Italia targato Cnel-Istat.
Ovviamente do il link per leggere queste prime motivazioni sul perchè si sono scelti questi settori da indagare ma vedo con piacere che molti sono gli argomenti che spesso vengono divulgati da questo blog. Ne elenco alcuni:
- Ambiente (riferimento a quanto verde urbano abbiamo)
- Salute (alcool, fumo, alimentazione, ecc..)
- Lavoro e conciliazione (indice di asimmettria del lavoro, qui però ne avrei aggiunti altri come i nuovi servizi all’infanzia)
- Relazioni sociali (n. coop. sociali ogni 10.000 abitanti)
- Paesaggio e patrimonio culturale (presenza di paesaggi rurali storici)
- Ricerca e innovazione (tasso di incidenza degli operatori della conoscenza, nel 2005 eravamo al 44%)
Bene il mio concetto di slow tramite la ruralità vedo che sarà oggetto di attenzione, ma nel frattempo speriamo di sopravvivere!
Cnel e Istat_ indicatori benessere – 22_giu_2012 – Elenco indicatori