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Mix tra rinnovabili, l’esempio italiano

Creato il 24 luglio 2014 da Pdigirolamo

???????????????????????????????L’Italia rappresenta un ottimo esempio di integrazione tra le rinnovabili e di flessibilità dei mercati. È ciò che emerge dal rapporto “The Power of Transformation: Wind, Sun and the Economics of Flexible Power Systems”, redatto dall’Agenzia Internazionale dell’Energia (IEA), che esamina l’affidabilità dei sistemi di alimentazione in presenza di massicce dosi di energia prodotta da fonti rinnovabili.

In sostanza, negli ultimi anni soprattutto l’eolico e il fotovoltaico hanno conosciuto una notevole crescita anche dal punto di vista tecnologico. Tuttavia, il fatto che siano due fonti “variabili” per definizione solleva qualche dubbio sulla affidabilità dei sistemi di alimentazione. Ed è proprio per questo che l’IEA ha deciso di dar vita alla ricerca citata qualche riga più su.

In generale, possiamo dire che la difficoltà di aumentare la quota di produzione variabile in un sistema energetico dipende principalmente da due fattori: i vincoli che le condizioni meteorologiche e quelle solari hanno sul territorio e le caratteristiche della domanda di energia elettrica del sistema. In Italia è di grande aiuto l’attività di Metering satellitare del GSE – richiamata anche nel Rapporto presentato dal Direttore esecutivo dell’IEAMaria van der Hoeven – che consente di prevedere con due giorni di anticipo e con ristretti margini di errore, la quantità di energia rinnovabile che sarà immessa in rete.

Un sistema che, l’anno scorso, ha permesso di svolgere previsioni per 590mila impianti a fonti rinnovabili, per una potenza pari a circa 25 GW.

 “Il positivo aumento di produzione da fonti rinnovabili non programmabili, parte decisiva del processo di decarbonizzazione – ha osservato il Vice Ministro De Vincenti – pone comunque all’orizzonte la necessità di interventi rilevanti per il bilanciamento e la stabilità della rete elettrica, ovvero una sfida notevole per gli attori del sistema quali i gestori di rete e i regolatori”.

[foto da rinnovabili.it]



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