Ciro Ruotolo
Le MMA (mixed martial arts) sono ormai un fenomeno sempre più diffuso nel nostro paese. Sempre più atleti si cimentano in questo sport, che in quanto combinazione tra più arti marziali, permette al combattimento di svolgersi sia in piedi, con calci pugni, ginocchiate e gomitate, che a terra con tecniche di percussione o di sottomissione tipiche del brazilian Jiu Jitsu. Tale vastità rende le discipline molto dure e selettive.
Venator Fc è la più importante associazione italiana di MMA e ed è tra le migliori in Europa per qualità dell’organizzazione e dei campioni affiliati. Sabato 12 molti di questi straordinari combattenti, molti italiani ed alcuni stranieri, si sono esibiti in 15 match di cui alcuni erano validi per il titolo dei rispettivi pesi ed avevano una durata di 5 riprese da 5 min, mentre altri erano non titolati e si svolgevano sulla distanza delle tre riprese da 5 min.
L’ unico campano ad essere presente in questo schieramento è stato Ciro “molosso” Ruotolo. Ciro, originario di Nocera è una cintura nera di Brazilian Jiu Jitsu, con un buon background di lotta libera e boxe. L’ atleta campano era contrapposto al Livornese Ashley Rose per la semifinale dei pesi piuma (-66,5 kg). L’ incontro è subito emozionante e Ciro fin da subito riesce a portare la lotta al suolo con ottimi take down, non riuscendo però a porre fine al Match prima della fine delle tre riprese. Alla fine i cartellini dei giudici premiano Ciro con decisione unanime (30-27 30-27 30-27) ,regalando così al campano l’ accesso alla finale per il titolo che si svolgerà a maggio.
“La forza di uno spartano è nel guerriero che lo affianca, – ha dichiarato l’atleta dopo il match, citando “300” di Frank Miller – la mia vittoria e la vittoria di uno staff di amici che mi ha aiutato in questi giorni di preparazione. La dedico a loro! Adesso torno ad allenarmi, il titolo deve essere mio, lo merito. Da oggi guardiamo subito avanti e torniamo agli allenanti, che svolgo quotidianamente tra Napoli e Nocera. Non è facile trovare il tempo per allenarsi a chi come me impartisce lezioni in varie zone di Napoli e della provincia di Salerno, allenare gli altri e se stessi non è una passeggiata ma ho trovato il giusto equilibrio. Ora devo allenarmi più di prima – conclude – e portare la cintura di Venator qui, ai piedi del Vesuvio, dimostrando che in Italia ci siamo anche noi!!”