ai tempi d'oro dei robottoni, quando passavo mezzo pomeriggio a guardare le avventure dei vari eroi degli anime che hanno fatto la storia, grande frustrazione mi provocava il fatto di non potermi godere come meritava questo Mobile Suit Gundam. all'epoca lo trasmettevano su Tele Montecarlo che a casa mia si vedeva un giorno sì e tre no, e anche il giorno in cui si vedeva, si vedeva male. pure, bastarono quelle scene tormentate dalle scariche elettriche per farmi innamorare perdutamente di questa serie. non mi capitò di incrociarla più e quindi conservai per anni il desiderio di rivederla, fino a quando, qualche tempo fa, non venne pubblicata in due cofanetti. grande fu la mia gioia e altrettanto grande il mio sconcerto nel vedere quanto costavano... non avendo la forza di volontà di vendermi un rene, decisi di attendere. l'occasione giusta prima o poi arriva, e difatti giunse anche lo sconto provvidenziale che mi evitò la perdita di organi. orbene, sono lieta di annunciare che il mio amore era ben riposto: Mobile Suit Gundam è una serie splendida, e non è un caso che nel corso del tempo sono state prodotte altre serie e pellicole ispirati a questo universo. non è nemmeno un caso che di recente a Tokyo sia stata costruita una statua del mobile suit a grandezza naturale per celebrare il trentesimo anniversario della prima serie (risalente al 1979) visto il suo successo e la sua popolarità.
la statua di Gundam a Tokyo
mi sono vista tutti gli episodi rigorosamente in giapponese sottotitolato e ogni volta che veniva nominato Amuro mi veniva da sghignazzare (nella versione italiana si chiamava Peter, e anche la sigla era molto famosa: eccoci, siamo amici tuoi, e io sono Peter Rei ... ecc). la vicenda è ambientata in un futuro in cui gli abitanti della Terra hanno colonizzato lo spazio; però una delle colonie, il Principato di Zeon, si ribella al potere centrale e scoppia una sanguinosissima guerra civile con un numero molto elevato di morti e terribili distruzioni. Amuro Ray si trova per caso a pilotare un prototipo di mobile suit per salvare sè stesso e gli abitanti del pianeta artificiale su cui abita, Side 7. i superstiti salgono a bordo della nave spaziale Base Bianca, anch'essa un prototipo, e iniziano il viaggio di ritorno verso la Terra, inseguiti dalle armate di Zeon. ovviamente semplifico per non dilungarmi troppo. gli episodi sono un continuo susseguirsi di combattimenti mozzafiato, i protagonisti, a partire dal diciannovenne comandante della Base Bianca, Bright Noa, sono adolescenti che devono rinunciare alla loro innocenza per diventare di fatto dei soldati. Amuro, che fin da subito dimostra un'affinità perfetta con il Gundam e ne diventa il pilota, è inizialmente molto immaturo e piuttosto insofferente alle logiche militari, arrivando addirittura a disertare. via via si assiste alla sua maturazione e ai cambiamenti nelle dinamiche che legano i vari personaggi. credo che la ricchezza di questa serie consista proprio in questo mescolare scene di azione e approfondimento del carattere dei personaggi, che acquistano così tridimensionalità e ci risultano più reali e vicini. la guerra poi viene dipinta per quella che è, al di là della retorica e degli eroismi estemporanei: una bestia che corrode gli animi provocando solo sofferenza.