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Moda, Mode e la bella figura

Creato il 02 agosto 2010 da Marxell

Tiriamo le somme della serata “Moda und Mode”

Moda, Mode e la bella figura

Si sa, l’Italia e la moda vanno a braccetto. Molte culture, tra le quali anche quella tedesca, invidiano il nostro senso estetico, la dedizione al dettaglio, il piacere intrinseco di “vestirsi bene” in qualunque occasione pubblica. E di questo l’italiano va fiero… Ma è davvero così rilassante e piacevole dedicare tanta attenzione al particolare stilistico? O è invece una forma di stress che ci attanaglia, condizionata da quella che in tutto il mondo è conosciuta come „la bella figura“?

Cosa si nasconde dietro questo concetto? Un italiano in Italia, probabilmente, la spiegherebbe come il desiderio  di “non sfigurare” in nessuna occasione; un tedesco, invece, con sottile pungente ironia, potrebbe riferirsi alla differenza: “Sein und schein”, l’essere e l’apparire” che fa tanto innervosire il severo popolo teutonico e non solo…Un italiano o italiana come me che da tanti anni vive all’estero probabilmente definirebbe questa espressione come una vera e propria filosofia di vita che ci accompagna inconsciamente.

La bella figura è lo stare sotto i riflettori, il non perdere la faccia… a nessun costo. Soprattutto, dal punto di vista della “scienza interculturale”,  la bella figura deriva dall’avere una sfera pubblica grande, dove ognuno può vedere e parlare di ogni cosa.

La dimensione della sfera pubblica rappresenta il valore che ogni cultura attribuisce al mondo esterno, a tutto quello che non è il nucleo intimo, famigliare nel quale ci si lascia andare. Ecco perché tra italiani quasi nessun argomento è tabù o strettamente privato e confidenziale: la maggior parte dei temi è trattata anche da chi e con chi sta fuori il circolo colorato (si pensi allo small talk per cui noi siamo così famosi, quasi come gli americani); al contrario, in altre culture la sfera pubblica e’ molto più ristretta, ci si controlla di più. Ma una volta superato lo scoglio…ecco che c’e’ tanto spazio in cui muoversi.

Non a caso tra interculturalisti si parla di culture “pesche” e culture “noci di cocco”; le prime, morbide e succose all’inizio, con tanto spazio all’esterno ma poi difficili da “conquistare” (come il nocciolo di una pesca). Le seconde, al contrario hanno una scorza durissima ma dopo il succo è così dolce e piacevole…

Tornando al tema dello stile: eleganza, amore per il dettaglio, la cura estrema dell’immagine rientra per gli italiani nella dimensione succosa e ampia della sfera pubblica, ecco perché anche per andare a fare la spesa o in vacanza non si gira senza trucco o senza gel nei capelli. Impensabile per altre culture, per le quali lo stile deve avere il suo contesto ideale. Altrimenti trionfa il senso pratico (sandali, t-shirt, scarpe basse). E  questo a noi italiani sembra mancare…


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