Questa sera si ritorna indietro tra gli anni ’70 e gli anni ’80 a Manch… No, non siamo a Manchester, ma a Vancouver poiché la band di cui voglio scrivere è canadese.
Fin dal primo ascolto pensavo che il gruppo in questione fosse della città dei Joy Division, ma questo non è di certo un caso: indovinate un po’ da chi sono fortemente influenzati questi MODE MODERNE?
Occult Delight è il nome del loro nuovo lavoro discografico ed è fin troppo influenzato dal Post-Punk: “Time’s Up” potrebbe essere una canzone degli Smiths; ci sono brani in cui si sentono giri di basso à la Peter Hook e, allo stesso tempo, chitarre più sciolte à la Cure; tracce che ricordano una buona parte di “Unknown Pleasures”; parti strumentali imponenti à la Echo & the Bunnymen; la voce del frontman Phillip Intilé potrebbe essere una fusione tra il timbro vocale di Paul Banks (Interpol) e quello di Morrissey (Smiths).
Ma i Mode Moderne non sono solo l’ennesima band che fa post-punk \ dark-wave revival: le dodici tracce presentate in questo “Occult Delight” sono legate tra loro da un’armonia comune, una sorta di ritmo frenetico che trascina l’ascoltatore in una specie di limbo che si trova a metà strada tra l’inquietante e l’affascinante.
Quest’attrazione verso l’oblio è dovuta sia all’arrangiamento che alla melodia vocale di Phillip e continua fino all’ultima, piuttosto deprimente, traccia “Running Scared”.
Un disco che è un vero e proprio inno al Post-Punk.
1. Strangle the Shadows
2. Grudges Crossed
3. Thieving Babys Breath
4. Severed Heads
5. She, Untamed
6. Occult Delight
7. Times Up!
8. Unburden Yrself
9. Dirty Dream #3
10. Baby Bunny
11. Come Sunrise
12. Running Scared