Si intitola ‘Modena, Territori del Gusto‘ la nova guida firmata Touring Club e Slow Food.
Lanciata in occasione del Salone del Gusto – Terra Madre di Torino, si tratta di un nuovo modo per visitare non solo una città ma anche il suo territorio, le tradizioni, i prodotti tipici.
E in un periodo dove le classiche guide cartacee sono in grandi difficoltà (l’eterna lotta tra web e cartaceo non morirà mai, almeno finché non capiremo che sono due aspetti complementari e non antagonisti), o ci si reinventa o si muore.
Ora, non so voi ma io ormai da anni pianifico i miei viaggi anche in base all’enogastronomia locale. Tanto che pur volando low cost, preferisco pagare per imbarcare un bagaglio pur di avere la possibilità di tornare a casa portando con me vino, formaggi, olio e tutto il buono che riesco ad afferrare durante i miei spostamenti.
E dal momento che Modena (ma potremmo dire tutta l’amata Emilia Romagna) è ricchissima di eccellenze mangerecce, una guida incentrata sull’enogastronomia come ‘Modena, Territori del Gusto‘ mi sembra azzeccata.La storia, l’architettura, le chiese,le piazze rimangono capisaldi fondamentali quando si gira una città e nel caso di Modena ci sono il Duomo romanico, la Torre Ghirlandaia, Piazza Grande.
Ma ci sono anche il Prosciutto di Modena Dop, lo Zampone di Modena Dop, il Cotechino di Modena Dop, il Parmigiano Reggiano Dop (un momento di silenzio estatico, please).
E poi lui, l’Aceto Balsamico Tradizionale di Modena Dop, prodotto simbolo della città (sapevate che quando in famiglia nasce una bambina, per tradizione si mette a stagionare una nuova batteria di botti di legno di Aceto Balsamico tradizionale?).
Vi piace? La trovate in vendita a 9,90 euro.