Stavo tranquillamente sbranando una striscia di focaccia alle olive. Era domenica, ora dell’aperitivo. Una domenica normale, visto che nessun ente (comune, provincia, regione) mi ha chiamato alle urne e i referendum non sono ancora votabili. Ero all’ultimo boccone, quello più unto, più appetibile, quello a cui non rinuncerei nemmeno per l’ultima Marlboro, come direbbe Mango.
All’orizzonte si profila Ricky, milanese, 44 anni, piccolo imprenditore. Moglie e due figli. Il viso è arso da preoccupazione vivissima. La sua macchina - un Suv adattissimo alle traversate del deserto dei Gobi, ma rassegnato al valico dei Giovi - è stracarico di valigie e pacchetti. È appena arrivato. Mi guarda con aria funebre: «Siamo in mano ai comunisti, io là (nella Milano conquistata dai bolscevichi ndr) non torno più», gli occhi gli si velano di lacrime vere.
Mi armo di pazienza e gli spiego che anche Lavagna è in mano al (suo) nemico. Mi fanno eco tutto intorno le armi del comunismo: uno squadrone di carte di credito e di bancomat, una parata di telefonini dai trilli sincopati, un battaglione di aperitivi che costano come maglioni e maglioni che costano come l’affitto mensile di un bilocale.
È incredibile come le parole, in questo bizzarro paese, non abbiano più alcun significato, nè si sforzino di recuperarlo. Una sinistra molto – ma molto moooolto – moderata qui e là appesantita e smemorata dal benessere è la sola borghesia che l’Italia è riuscita a darsi in sessanta anni di democrazia. È la sola classe dirigente che sia riuscita a trasformare, almeno localmente e non sempre, una fetta dello sviluppo in servizi per tutti e, addirittura, a rubare meno. Ecco, questa borghesi, incredibile ma vero, vengono assaliti in quanto “comunisti”. Il baluardo, ultimo e coraggioso, dell’occidente, è una destra che sembra appena uscita da un gulag e invece esce (come tutti: me per primo) da un bar con un Campari in mano.
Ma tutto questo che senso ha? Forse uno soltanto. Se alle prossime elezioni, come si auspica Berlusconi, i moderati, finalmente, andranno a votare, stravincerà la sinistra...