Mobile - PC
Livello di Attesa
8.33
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Genere: Avventura grafica
Sviluppatore: Phoenix Online Studios, Pinkerton Road
Produttore: Pinkerton Road
Distributore: Digital Delivery
Lingua: Inglese
Giocatori: 1
Data di uscita: 2014
Altro giro, altra avventura grafica, solo che stavolta a precederla è quella grande scrittrice e sviluppatrice di Jane Jensen che, compiuti recentemente i cinquant’anni, ha deciso di dedicare anima e corpo ad un nuovo lavoro: Moebius. Non giriamo attorno al passato, ci si aspetta tanto proprio perché si parla dell’autrice della serie Gabriel Knight e di tante altre opere, tra le più recenti ricordiamo Gray Matter e Cognition: An Erica Reed Thriller per la quale ha prestato diverse consultazioni, ma in un modo diverso stavolta. Nell’aprile del 2012 la Jensen ha di fatto aperto una casa di produzione propria, Pinkerton Road, avvalendosi dell’ormai collaudato sistema di finanziamento Kickstarter per rendere possibile lo sviluppo di Moebius. Ed è proprio il gioco di cui parleremo oggi, in uscita nei primi mesi del prossimo anno, dopo aver provato la versione beta del prodotto.
IMPARA L’ARTE E METTILA DA PARTE
Moebius è un avventura punta e clicca con protagonista quello che apparentemente sembrerebbe un normale ma abile esperto di antichità: Malachi Rector, questo il suo nome, è quindi il personaggio principale della nuova opera di Jane Jensen e la sua storia è prima di tutto introdotta tramite un comic che trovate sul sito ufficiale del videogioco. Stiamo parlando, in breve, di un ragazzo (ormai uomo) dotato di un QI di 175, con una storia familiare molto triste alle spalle. Forse è proprio questo lo scotto da pagare per il suo genio, o per la sua memoria fotografica che lo rende speciale ed assolutamente il migliore nel risolvere intricate situazioni, o nel suo lavoro di tutti i giorni, spesso rischioso: quello di valutare antichità, un settore che non conosce crisi nonostante il difficile momento economico che un po’ in tutto il mondo sta subendo. Così come nella realtà, anche nel videogioco. Finché un giorno riceve una richiesta d’aiuto da una agenzia governativa chiamata F.I.S.T. (Future Intelligence Science & Technology) che vorrebbe assumerlo per capir meglio cos’è successo ad una giovane ragazza morta in quel di Venezia. È così, all’incirca, che ha inizio il primo dei due capitoli da noi provati; una struttura episodica che prevede cinque episodi totali, ma non sappiamo come saranno diluiti i tempi di rilascio degli stessi. Certo è che chi ha donato soldi alla causa, tramite Kickstarter, riceverà il gioco pacchettizzato contenente il titolo completo. Tornando a noi, queste premesse daranno il via all’intricata e misteriosa storia di Malachi, che si sposterà frequentemente dalla città in cui vive, New York, per recarsi appunto a Venezia o a Il Cairo nella seconda parte di gioco. Ma questo è solo un assaggio…
Si tratta comunque di una avventura classica, seppur con qualche spunto particolare di cui parleremo a breve, in cui una prospettiva in terza persona ci consentirà tramite le solite dinamiche da punta-e-clicca di indirizzare il protagonista verso questo o quell’altro punto d’interesse (anche qui è possibile evidenziare gli hotspot negli ambienti), ispezionando oggetti e dettagli ed interagendo – quindi raccogliendo – materiale utili ai nostri scopi, alla risoluzione delle nostre indagini, che saranno accompagnate da dettagliate ed importanti chiacchierate coi tanti comprimari che entrano in gioco con l’avanzare della storia. Ci ha colpito particolarmente il protagonista, Malachi, che seppur caratterizzato da un aspetto tutt’altro che ricercato o d’impatto, grazie alle sue abilità concede alle fasi di gioco la giusta marcia, dando al giocatore di turno la voglia di approfondire sul più piccolo dei dettagli, per capire a fondo la trama ricca di colpi di scena che Jane Jensen e soci hanno scritto per noi. Ci è piaciuta, ad esempio, la possibilità di capirne di più su molti dei personaggi di gioco tramite l’ingresso di una feature che consente di “ispezionare” punti di studio come sguardo, viso, abbigliamento, eventuali particolari fisici o d’abbigliamento, per comprendere chi abbiamo davvero difronte; lo stesso vale per gli oggetti d’antichità, per i quali potremo risalire al loro valore paragonando al campione reale, disponibile dinnanzi ai nostri occhi, quelli di oggetti riconosciuti come originali e storicamente apprezzati. A tutto ciò seguiranno le deduzioni di una mente brillante come quella di Malachi, che aggiungerà ai dettagli storici, o di presentazione, minuziosi particolari. Questi ultimi verranno forniti anche ogni qualvolta cliccheremo su una prova, in modo da ottenere così dei data points che andranno ad accumularsi in alto, a sinistra dello schermo, e a fine avventura costituiranno il nostro score complessivo.
ANTICO E TECNOLOGICO
Le analisi su oggetti antichi e personaggi di rilevanza è garantita, oltre grazie alle fantastiche abilità di Malachi, da tutt’una serie di aiuti tecnologici che rendono questo Moebius decisamente intrigante. In alto, a sinistra dello schermo, difatti si accede ad una piccola barra menu che ci consente di tener d’occhio lo smartphone/tablet (si tratta di un sistema integrato) grazie al quale potremmo effettuare ricerche online per personaggi e non solo, ma tener d’occhio anche una lista di risultati raggiunti tramite investigazione, con conseguente schermata di aiuti su richiesta, quindi l’analisi vera e propria dei fatti salienti e delle personalità di rilievo, come detto nel precedente paragrafo. L’uso di questa tecnologia nei due capitoli portati a termine è stato senza dubbio massiccio, aggiungendo credibilità ed immersione alle vicende che comunque procedono in maniera lineare, fornendoci qualche scelta di tanto in tanto, tra associazioni logiche ed i soliti puzzle da risolvere tramite elementi presenti nel nostro inventario; enigmi che sono apparsi ben congegnati, ma tutt’altro che difficili o impegnativi. Diciamo che la vera sfida starà nell’associare ad ogni personaggio importante delle somiglianze a personaggi storici presenti nell’archivio delle nostre attrezzature, in modo che il protagonista possa in qualche modo collegare caratteristiche particolari o discendenze importanti sui chiamati in causa, per ottenere così un quadro di informazioni più esaustivo e completo.
È così che Moebius ci è sembrato più che ferrato ed accurato sulle informazioni storiche fornite in-game, che consentono alla trama di arricchirsi di particolari storici in un percorso ed un periodo assolutamente attuale; fattore, questo, che nel corso dell’opera porterà a stravolgimenti atti a mischiare le carte in tavola. Bisognerà capire come le scelte cambieranno i risvolti e lo sviluppo della trama, ma per farlo c’è bisogno di provare completamente il titolo, cosa che in questa fase non ci è stato possibile; almeno, non con i nostri salvataggi di gioco. Le deduzioni permettono comunque un’unica soluzione possibile, questo vuol dire che se commetteremo errori non potremo procedere oltre e saremo costretti a tentare finché non si arriva all’analisi giusta, sia essa di un comprimario del gioco o di un oggetto antico da valutare. È un aspetto su cui prestare attenzione, perché nel tempo potrebbe creare scoramento, ma anche in tal caso l’analisi completa di questo dettaglio dovrà essere rimandata in fase di rilascio finale. L’unica cosa certa, per ora, è che la durata dei primi due episodi si attesta su circa 90 minuti ognuno… Ci aspettavamo di più, sinceramente, e la speranza è quella che i restanti tre concedano ben più ore di gioco complessive.
Dal punto di vista tecnico Moebius ha mostrato alti e bassi. Se per ambientazioni e dettaglio delle stesse siamo su livelli grafici ed artistici esaltanti, non si può dire lo stesso per quel che concerne le animazioni ed i personaggi di gioco. Lungi dal voler criticare una versione preview build, ma in tal senso ci aspettavamo qualcosina in più, mentre risulta evidente quanto lavoro ci sia ancora da fare in questo senso. Il titolo, comunque, è sviluppato da Phoenix Online Studios, che abbiamo apprezzato anche per la recente serie Cognition, speriamo soltanto che la build finale non presenti problemi di sorta o bug, e a questo team è già successo in passato. Come sopra, perciò, va rimandata la constatazione definitiva sull’aspetto tecnico, che ad onor di cronaca presenta svariate mancanze che soltanto prossimamente gli sviluppatori introdurranno, come migliorie alle animazioni, anche a quelle facciali che ci son parse appena abbozzate al momento, o ulteriori contenuti audio riguardanti doppiaggio, musica e suoni nelle cutscene, quindi brani durante le scene di gioco ed extra più ulteriori location di gioco, supportante da effetti ambientali ora esclusi. Comunque, il lavoro finora svolto sul comparto sonoro ci è parso discreto, con un doppiaggio in Inglese ben recitato ed effetti sonori degni di questo nome ed anche il main theme ci è parso molto carino; difficile una localizzazione in Italiano, almeno inizialmente, ma lo sapremo per certo in fase di rilascio. Chiudiamo ricordando che il titolo arriverà nei primi mesi del 2014 per PC, Mac e Linux, mentre i rilasci per dispositivi iOS ed Android seguiranno nei mesi successivi.
IN CONCLUSIONELe grosse aspettative su Moebius non sono state smentite, anzi, dopo aver messo le mani su un codice evidentemente ancora grossolano ed imperfetto, per tanti particolari che verranno aggiustanti solo in fase di release finale, la voglia di rigettarci a capofitto nelle vicende di Moebius è ancora tantissima. Un personaggio principale interessante, con diversi lati oscuri e da chiarire sul suo passato, e tutt'intorno un ricamo di delitti, investigazioni, dettagli, fanno di Moebius la prima avventura grafica in uscita nel 2014 a dover entrare per forza di cose nella lista dei desideri di ogni buon avventuriero. Piccole perplessità vengon fuori a causa di un livello di difficoltà esiguo, ma soprattutto sulla durata a nostro parere molto limitata (come detto nel corpo dell'anteprima), ma il nuovo lavoro di Jensen & soci ha proprio tutto per tenere incollati davanti al monitor: una storia intrigante, con rimandi anche alla cara Italia, ed un connubio tra arte antica e tecnologia che cattura e rende le fasi di gioco quanto mai coinvolgenti.