Paola Taverna
Ieri sera, come ogni giovedì, è andato in onda Servizio Pubblico. Gli ospiti della serata sono stati: Matteo Salvini (Lega Nord), Corrado Passera (Italia Unica), Pina Picierno (PD) e, infine, Paola Taverna (M5S). Quest’ultima, ex capogruppo del M5S al Senato, al contrario di quel che tutti i grillini e ad essi affiliati affermano, ha fatto proprio una brutta figura: pochi sono stati i suoi interventi, altrettante poche sono state le sue argomentazioni su molti fronti e, per non farci mancare proprio nulla, molte sono state le balle raccontate. Colgo l’occasione per citarvene giustappunto qualcuna poiché non ho intenzione di rendere questo articolo troppo lungo e noioso:
- Il ddl Delrio crea 25mila nuovi consiglieri e 5mila assessori in più.
- Hanno ridotto le pene per la lotta alla mafia e per questo non abbiamo votato contro il disegno di legge sul voto di scambio politico-mafioso.
1) Il ddl Delrio è criticabile su una marea di punti: ci ho fatto, finanche, un articolo per Nonsai.it in cui mi concentravo sugli effettivi tagli alla spesa e sulla “praticità” del disegno di legge. Paola Taverna attacca il ddl poiché, secondo lei, crea 25mila nuovi consiglieri e 5mila assessori in più. Il ddl Delrio aumenta si gli incarichi amministrativi ma solo per i comuni al di sotto di 5000 abitanti. Esso non crea 25mila nuovi consiglieri e 5mila assessori in più ma taglia circa 700 assessori e 2.700 consiglieri.
2) Paola Taverna insinua che il M5S non abbia votato a favore del ddl sul voto di scambio poiché “hanno diminuito le pene”. Le pene, le va dato atto, sono state portate da 7 – 12 anni a 4 – 10 anni ma, per onor di cronaca, bisognerebbe ricordare che in alcun modo questo ddl legittima un politico ad “essere a disposizione della mafia” e che il 416-ter non è stato per nulla “ammazzato”. Proprio ieri, il Procuratore nazionale Antimafia, Franco Roberti ha dichiarato che: dopo le correzioni della Camera al testo del 416-ter sul voto di scambio “abbiamo una norma perfetta e veramente utile a contrastare lo scambio tra politica e mafia”. Il M5S riconosce nel procuratore antimafia un interlocutore credibile o no? Il M5S riesce a comprendere che, anche se il reato che loro contestano (“essere a disposizione della mafia”) non è puntualizzato nell’emendamento, è comunque punibile e sanzionabile come concorso esterno in associazione mafiosa? (Potete approfondire la questione 416-ter cliccando qui)
Pina Picierno
Paola Taverna, durante la trasmissione condotta da Michele Santoro, ha dovuto anche fare i conti con una Pina Picierno davvero in splendida forma. La povera Taverna, accanto all’agguerrita Picierno, non ha potuto far altro che provocare e controbattere con squallidi slogan che vengono riproposti da tutti i parlamentari 5 Stelle in modo ormai ciclico. Paola Taverna si è comportata come un classico troll di partito: provocava senza riuscire a confrontarsi, stuzzicava al solo fine di far innervosire la controparte politica. I grillini vedono troll dappertutto, sono ossessionati da queste figure mistiche, non riuscendo a capire che bisognerebbe dare una rapida occhiata nel loro apparato interno.
Ps Come la maggior parte dei politici o dei giornalisti che hanno criticato e mostrato le molteplici crepe e discordanze all’interno del M5S, la Picierna è stata puntualmente presa di mira dal blog di grillo e da tutti i suoi seguaci. Per la serie: siccome non sappiamo confrontarci, ti attacchiamo alle spalle utilizzando i nostri studenti propagandistici…