Oggi volevo condividere dei testi interessanti. Ci sono tante cose, principalmente in italiano ma anche in inglese. Ogni tanto mi chiedo quanto i lettori effettivamente clicchino sui link che metto, e quanto vengano invece qui per leggere pensieri originali (per quanto un pensiero possa esserlo) e non per essere di nuovo rispediti nel marasma della rete. Se avete voglia di dirmi cosa pensate a questo proposito, sarei curiosa di saperlo. Comunque io penso che ci sia così tanto materiale di qualità in rete che può essere un “servizio” anche raccoglierlo per argomento e riproporlo – nei limiti di quello che può fare una persona da sola.
- per non farsi mancare niente, altro cemento in arrivo a Majano. Ero lì l’altro giorno: una zona bella tutta costruita e devastata. Il solito, insomma. Lo stesso giorno in cui ero lì il MV dava la lieta notizia di un leggero aumento demografico sempre a Majano, a Codroipo ancora di più, evviva evviva! Non esiste amministratore che abbia la lungimiranza di capire che non si può sempre crescere
- poi lascio perdere il Friuli, per evitare di provare eccessiva irritazione e rovinarvi il lunedì, ma l’altra notizia è che in via Grazzano a Udine il comune forse un giorno nel futuro se può gli piacerebbe non si sa mai fare una pista ciclabile, e queste sono le risposte dei commercianti. Hanno ragione a dire che la strada è un colabrodo, come tutta la città mentre invece i soldi per il parcheggio ci sono, ma le loro reazioni alla pista ciclabile sono inqualificabili. Io ci ho provato in tutti i modi con loro: scrivendo lettere, comprando solo nei negozi cittadini, dicendo ad altri di sostenere il commercio… ma niente da fare, restano i peggiori nemici della mia città. Egoisti, pavidi e ottusi. Le eccezioni sono poche. Tra l’altro i percorsi ciclopedonali se ben fatti possono anche portare clienti. Ma che fallissero tutti.
- a proposito di automobili e di come non si può vivere senza: noi siamo dipendenti dal petrolio e l’aumento dei prezzi, secondo Nature, è la più importante delle cause della nostra crisi economica. Un motivo in più per depetrolizzarci
- lo stiamo già facendo
- però la popolazione italiana continua a crescere, aumentando in pochi mesi di centinaia di migliaia di abitanti – una città di medie dimensioni ogni anno. Quando ci decideremo a fare qualcosa, ma qualcosa che funzioni davvero, non i dispetti ai clandestini che non servono a niente e fanno solo soffrire?
- a proposito di migrazioni: secondo quanto riporta la BBC, l’immigrazione è costata allo stato britannico meno di quanto ha reso soltanto se si prende in esame un periodo di tempo molto limitato. Altrimenti, considerando l’invecchiamento della popolazione, il bilancio è negativo per quasi cento miliardi di sterline spese più di quanto sono state guadagnate
- questa è una delle cose più affascinanti che io abbia letto almeno di recente; richiede molto tempo ma lo vale, commenti compresi, alcuni dei quali mettono in discussione aspetti del testo e alla fine la testa esplode. L’articolo parla dell’impero romano, dei sistemi complessi e delle lezioni che possiamo imparare noi. Diciamo che se quello che dice è vero, tutto quello che scrivo in questo blog ha ancora più senso e soprattutto diventa ancora più necessario
- se qualcuno sperava in un vero cambiamento di rotta della Chiesa cattolica, vi comunico che siamo alle solite. Non divorziate e fate tanti figli perché uno solo non basta (implicito nel suo ragionamento mi sembra quest’altro: è meglio fare un figlio in più e rinunciare a spendere in altro, anche se questo significa dare una qualità della vita peggiore a tutta la famiglia, figli compresi)
- infine: questa legge elettorale che ci vogliono mandare giù per il gozzo è l’ennesima porcata. Si capisce: cos’altro aspettarsi? Notare come viene usata la parola “governabilità” per dire: “negazione dei principi democratici”. O il sistema elettorale riflette il più possibile la volontà del popolo, tramite liste aperte e soprattutto un sistema proporzionale, oppure lo distorce avvantaggiando, guarda caso, chi lo progetta. O democrazia, con tutte le sue pecche, o dittatura dei partiti grossi. Per fortuna i giuristi se ne sono accorti: “La mia impressione è che la maggior parte dei nostri politici aspirino ad allentare in tutti i modi il peso del popolo, a farlo rimanere nell’ombra (…), quasi che tutto dovesse essere in funzione del potere e della conservazione del potere“. Aggiungo solo due cose in parziale dissenso all’intervista: secondo me la soglia di sbarramento o dev’essere bassissima o non esistere proprio, dato che già un partito per presentarsi alle elezioni deve raccogliere un minimo di consenso tramite le firme di adesione; e il bipolarismo non esiste neanche in Gran Bretagna, dove oltre ai conservatori e ai laburisti ci sono molti altri partiti di un certo peso, o negli Stati Uniti, dove le alternative esistono ma sono sistematicamente escluse dai media in modo tale che appaiano solo Democratici e Repubblicani
Finito.