Momenti di trascurabile panico

Da Stefanod
Ci sono, per dirla alla Francesco Piccolo, i momenti di trascurabile felicità. E ci sono i momenti di trascurabile panico. Anche loro sono momenti che possono annidarsi ovunque, pronti a pioverti in testa e farti aprire gli occhi su qualcosa che fino a un attimo prima non avevi considerato, ma in questo caso più che accendere la giornata come fiammiferi nel buio ti fanno rizzare i peli delle braccia e scorrere un brivido lungo la schienna. Ad esempio:
- Quando senti provenire dall'altra stanza il rumore di qualcosa che si rompe seguito da un "IO non mi sono fatta nulla"
- Quando Sofia entra nella stanza dove sei tu con le mani coperte di vernice e tu non ti eri reso conto che aveva tirato fuori gli acquerelli o le tempere
- Quando sparecchiando portano verso il lavandino troppe stoviglie impilate insieme 
- Quando le vedi correre per la casa giocando a "ce l'hai" 
- Quando squilla il cellulare e c'è scritto "Asilo Sofia" o "Scuola Eleonora"

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