Momento musicale

Creato il 28 dicembre 2010 da Andreapomella

Ho letto Momento musicale, un racconto vecchio di trent’anni di Yehoshua Kenaz, in Italia ripubblicato di recente da Giuntina insieme all’altro, bellissimo, Fra la notte e l’alba. Ho sempre dichiarato la mia speciale propensione per gli autori della letteratura israeliana contemporanea, e Kenaz rappresenta a buon diritto la quarta gamba di quel tavolo di insuperabili composto da Oz, Grossman e Yehoshua. Profondo conoscitore della cultura francese di cui ha tradotto i classici in ebraico, di Kenaz da queste parti se n’era già parlato prima e dopo la lettura del suo Ripristinando antichi amori. Leggere Momento musicale però è come fare un’immersione nei grandi classici del Novecento, il rapporto tormentato che lega il giovane protagonista allo studio del violino riecheggia di numerosi rimandi testuali, in primo luogo, ineludibile, è il riferimento proustiano, l’odore della colofonia, una resina che serve a conservare in buono stato l’archetto, che diventa la sua madeleine, un profumo che trasportava “la mia immaginazione verso spazi lontani e dava al mio cuore il gusto dell’avventura”. Ecco, rispetto agli altri grandi della letteratura recente israeliana, Kenaz forse è quello che più di tutti si sgancia dalle urgenze contingenti legate alla vicenda di Israele, per esplorare più in generale i moti universali dell’animo umano.


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