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Moments of Eternity #12

Creato il 08 gennaio 2015 da Nasreen @SognandoLeggend

Moments of Eternity #12

Moments of Eternity #12

Con l’avvento del nuovo anno – Buon 2015 a tutti! – ecco tornare la  rubrica “Moments of Eternity” di Sognando Leggendo! Continuiamo con la nostra carrellata di citazioni, raccolta fra i vari romanzi che i nostri recensori hanno attualmente in lettura.

Diamo, dunque, un’occhiata alle letture in corso dei nostri collaboratori!

 

Cos’è Moments of Eternity?

È molto semplice… Moments of Eternity è un rubrica a cadenza casuale, che permette di postare citazioni dei romanzi che si stanno leggendo nel momento della pubblicazione della rubrica stessa.

Come vengono scelte le citazioni?

È molto semplice! Basta guardare l’ora esatta in cui si sta postando la rubrica (esempio 3.02 ) e aprire il libro il più vicino possibile alla pagina corrispondente (302) copiando la citazione che colpisce di più. Ovviament. se il libro non ha 300 pagine non dovete far altro che ridurre a decine l’orario (esempio: 32 – togliendo lo zero -… 30 -togliendo il 2 – … metodo a scelta!). Riportate sempre titolo e autore del romanzo!

Attenzione agli Spoliers!

ORA: 1,01 a.m. 
PAGINA: 101 per i cartacei // 1010 per i pdf


Moments of Eternity #12CriCra 
Scartando Hank
 di Eli Easton

Mi aggiravo per la casa, assicurandomi che la gente si stesse divertendo. Ma il gruppo incaricato di rifornire cibo e bevande stava facendo il suo lavoro e tutto filava liscio. Mi fermai a conversare con alcuni dei confratelli. Guardai Micah ballare con Emanuelle.
E Hank ballare con una procace brunetta.
I misteri di H.S., punto 12: Sorprendentemente, non è un pessimo ballerino.
E subito dopo…
I misteri di H.S., punto 13: Sta baciando una donna. Con la lingua.
E quello, decisi, sarebbe stato l’ultimo elemento della lista, l’ultima volta in cui mi sarei interessato a Hank Springfield. Fine nel fottuto caso. (aNobii)

 

Moments of Eternity #12Paola Bondi
Il segreto del libro proibito di Karen Marie Moning

Il silenzio era inquietante. Gli unici rumori che si sentivano erano quelli smorzati dei miei passi e il lento gocciolio delle grondaie collegate ai condotti di scarico. Più camminavo in quella zona depressa, più avrei voluto correre, ma così facendo temevo che il ticchettio dei miei tacchi sull’asfalto avrebbe attirato la sgradita attenzione di abitanti poco raccomandabili. Sospettavo che quella parte della città fosse così deserta perché le attività commerciali si erano trasferite altrove all’arrivo di bande di delinquenti. Chi poteva sapere chi sbirciava da dietro quelle finestre rotte? Chi si accucciava dietro quelle porte semiaperte? I successivi dieci minuti furono tra i più difficili della mia vita. Ero tutta sola in un quartiere degradato di una città sconosciuta, e non sapevo se avevo imboccato la direzione giusta o se mi stavo allontanando ancora di più dalla mia meta. Un paio di volte mi parve di sentire dei fruscii provenire dai vicoli che oltrepassavo e tutte e due le volte ricacciai indietro il panico e mi costrinsi a non correre. Era impossibile non pensare ad Alina, al sordido luogo in cui il suo cadavere era stato rinvenuto. Nessuno mi toglieva dalla testa che lì c’era qualcosa di strano, qualcosa che andava oltre il semplice abbandono e il decadimento. Quella parte della città non sembrava solo vuota. Pareva, ecco… ripudiata… come se una decina di stabili prima avessi superato un cartello che diceva: LASCIATE OGNI SPERANZA, O VOI CHE ENTRATE! (aNobii)


Moments of Eternity #12 Molly68
Un gatto, un cappello e un nastro di  Joanne Harris

In Festive Road è la viglia di Natale. Cinquantacinque minuti a mezzanotte e sembra che finalmente sarà un Natale bianco, anche se per ora il biancore equivale soltanto a qualche fiocco di forfora nuvolosa nel cielo giallastro. Ma è abbastanza. Noi fantasmi abbiamo imparato a sfruttare la magia di cui disponiamo. Dio sa che di questi tempi ne è rimasta poca, ma stanotte è qui, in Festive Road. Abbiamo un’ora. Questa è la regola. Un’ora di magia una volta all’anno – e sempre solo se nevica. Perchè sotto la neve tutto cambia: il fondo sudicio dei manti stradali di città, i tetti e i camini, le automobili parcheggiate, i vasi di piante, le bottiglie di latte, i parchimetri tutti incappucciati di festosi colletti di gunness che spumano di bianco. E adesso, con i primi piccoli fiocchi che cominciano a adagiarsi come margherite sul prato, li potete vedere, i Fantasmi di Natale, provenire dalle ombre dai contorni bianchi, dalle entrate che si sono fatte buie. (aNobii)

 

Che ne pensate? Qualcuno di questi romanzi vi ha incuriosito?
Ne avete letto qualcuno?
Dite la vostra!


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