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Moncaro,le Marche dei vini che si conservano tipiche

Da Vini&terroir

Moncaro produce una nutrita gamma di vini sviluppandosi in tre zone delle Marche, che vanno dalla riva del mare fino alle pendici degli Appennini : Montecarotto da cui proviene il Verdicchio, Camerano sotto il Monte Conero dove nasce il Rosso Conero, e Acquaviva Picena sopra San Benedetto del Tronto dove si produce Offida e Passerina.

E’ una cooperativa che nasce nel 1964 e la cui prima vendemmia è del 1971, del 1980 è il primo prodotto biologico a base Verdicchio, e nel 1995 si unirà la cantina del Conero vicino ad Ancona.

I soci sono circa 800 per 170.000 quintali di uva di prima qualità , lavorata ogni anno;il monitoraggio sui vigneti è diretto e accurato, e i soci hanno l’obbligo del conferimento totale delle uve, che vengono pagate maggiormente più la qualità sale.

Moncaro,le Marche dei vini che si conservano tipiche

Dai vigneti di Acquaviva Picena, su una collina che discende verso il mare, proviene “Ofithe” DOCG Offida Pecorino 2011 13% vol., un vino che dà il meglio di se ad un anno dalla vendemmia, ma non è consigliato per farne una riserva, deve essere consumato nell’arco di un anno e mezzo due. Profumo intenso e pungente con scia fruttata di mela renetta e floreale di erbe marine e solari. L’ acidità è elevata e nel complesso è un vino che persiste in bocca con i profumi appena descritti.

Moncaro,le Marche dei vini che si conservano tipiche
“ Verde Ca’ Rupte”2011 è un Verdicchio dei Castelli di Jesi doc Classico Superiore, zona intorno alle pendici dell’Appennino, dove si coltiva la varietà clonale di Verdicchio più adatta al terreno e al clima. Le uve di Verdicchio sono difficili da gestire perché hanno la problematica dell’acidità, e bisogna essere veloci a raccoglierle prima che il ph si alzi e perda tutta la sua carica aromatica, diventa così fondamentale la settimana e anche il giorno di raccolta. Si presenta giallo paglierino con tipici riflessi verdognoli, profumo floreale dolce con vena ammandorlata e sentori di foglia di pomodoro che lo fanno somigliare ad un Sauvignon; gustativamente è caldo e sapido con belle note di erbe aromatiche di salvia e menta.

Il Verdicchio dei Castelli di Jesi Doc Classico Riserva “Novali” 2009 14 % vol. ,nasce nel solo vigneto di Novali a Castelplanio 350 metri sul livello del mare dove c’è un terreno fresco , che nelle annate siccitose aiuta la pianta a vegetare meglio. Parte delle uve viene raccolta tardivamente , per favorire lo sviluppo di muffa nobile, per concentrare gli zuccheri e preservare gli aromi. Fermentazione in legno per il 20% del mosto, 18 mesi di invecchiamento prevede il disciplinare per questa riserva, di cui sei in bottiglia. Il colore è giallo dorato con qualche riflesso verdognolo, al naso aromi terziari di vaniglia e note dolci di miele e frutta candita; in bocca si avverte il legno ma la buona dotazione acida lo rende interessante ;il “ Novali “ 2007 ha vinto a Bruxelles lo scorso anno il premio come miglior vino bianco al mondo. Unica nota negativa per questi Verdicchio, è l’assenza della classica bottiglia ad anfora, che era un segno distintivo per questo vino, riconoscibile da tutti. Bottiglia che viene usata solo per l’estero ma non per l’Italia, dove purtroppo è sinonimo di scarsa qualità.

Tra i rossi dell’azienda assaggio il Lacrima di Morro d’Alba 12,5 % vol., di cui si produce un numero di bottiglie limitato. E’ un vino inusueto, con tannini astringenti, rosso porpora e unghia violacea, il mosto viene sottoposto a criomacerazione per preservare e rilasciare più sostanze aromatiche possibile, che infatti si ritrovano all’olfattiva , con un sentore netto di rosa rossa, elegante, quasi femminile. Poi il “ Cimerio” Conero DOCG 13 % vol.( 100 % Montepulciano), proveniente da vigneti situati sul Monte Conero perpendicolari al mare ; la fermentazione avviene in cemento, segue la maturazione in botti e barrique di un anno. L’ uso della barrique, per fortuna non è spinto, ciò che non lo ha reso gradito al mercato americano, che spesso vuole che il vino faccia da complemento al legno, mentre i sentori di piccoli frutti rossi e boschivi, con punta di pepe, rientrano in un gusto più nord europeo( Olanda, Germania, Inghilterra e Svezia),dove tutti i vini di questa azienda sono apprezzati.

Il Conero DOCG riserva “ Vigneti del Parco” 2008 13,5 % vol. viene prodotto utilizzando le uve a maturazione tardiva provenienti dai vigneti dislocati nel “ Parco Naturale del Conero” , fermentazione e macerazione in cemento, matura in botti e barrique per 18 mesi. E’ rosso granato, con aroma di frutta matura e candita, susina e prugna secca, con sentore vanigliato, che si ripresenta in bocca con molta dolcezza e un tannino ammorbidito e polveroso.

Dulcis in fundo il Passito di Verdicchio “Tordiruta” 2006 13% vol., dai vigneti di vigna Novali situati a 450 m. sul livello del mare, dove l’uva viene raccolta a mano , quindi appassimento su graticci con muffa nobile e fermentazione in barrique. Nel bicchiere è giallo oro liquido con profumi di miele e frutta candita; la bella struttura acida non lo rende stucchevole ma gli da la possibilità di sgranare una folta complessità di aromi rendendolo molto equilibrato.

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