Il Pensatoio
Anobii e Mondadori
C’era una volta Anobii… ecco l’articolo potrebbe iniziare così, purtroppo. Oggi è stato dato l’annuncio, il famoso “Social Network” per gli amanti del libro passa in mano al gruppo Mondadori. Ebbene si, diventa italiano! Un male o un bene?
Proviamo ad analizzare la situazione.
Anobii nasce nel 2006 con un preciso scopo: aiutare i lettori, farli interagire fra loro, scambiandosi opinioni, idee e anche i libri stessi. Raccoglie nel corso degli anni oltre 1 milione di iscritti di cui solo 300 mila in Italia.
Nel tempo ovviamente evolve, fino a un anno fa si parlava di una ipotetica versione Beta, mai attivata ad oggi. Nel corso del tempo sono state fatte delle modifiche, soprattutto è stata rimossa l’opzione che prevedeva di poter controllare chi avesse in scambio un determinato titolo. Si è detto che questo fosse stato fatto per evitare l’invasione degli ebook “pirata”, ma pare non essere servito poi a molto. Difatti uno dei problemi maggiori della piattaforma pare essere il traffico illecito di libri digitali che ha letteralmente invaso il social network. Facendo un rapido giro è facile andare incontro a librerie composte esclusivamente di libri digitali scambiabili.Come è possibile? Semplice! Il lettore, da gran furbacchione, può accedere (ancora) all’opzione di “gestisci scambio” da cui può inserire tutti i titoli scambiabili che desidera seguendo solo l’ordine alfabetico. Insomma una modifica inutile e dannosa per i pochi amanti del cartaceo.
Ma sembra proprio che questo aspetto “digitale” abbia convinto la Mondadori ad acquistare il marchio Anobii. Il gruppo avrebbe comprato la piattaforma (per una cifra che ad oggi è ancora top secret) per poter lanciare meglio i propri prodotti digitali ed aiutare un mercato che in Italia stenta a decollare. Si ipotizza forse un accordo con Kobo (altro marchio Mondadori), il fine sembra quindi quello di creare un percorso completo per vendita/lettura/scambio di opinioni di ebook.Ma siamo sicuri che sia questo il vero motivo?
Alcuni sospettano che tutto sia figlio di una volontà precisa della Mondadori di “spiare” i gusti dei lettori, per comprendere al meglio strategie e mode, anticipandole e gestendole (manipolandole?) al meglio. Non dimentichiamoci che il gruppo Mondadori detiene svariati marchi attraverso cui pubblica migliaia di titoli annuali, si basti pensare alla Sperling & Kupfer, alla Harlequin Mondadori, alla Mondadori stessa e così via.Teoricamente questo acquisto dovrebbe rendere migliore il sito ma praticamente potrebbe succedere quello che tutti temiamo: Anobii resterà così com’è, con tutti i difetti, i bug ed i crash che caratterizzano il social network da un bel pezzo. Perché Anobii negli anni è cambiato ma in peggio.
Il sistema è quasi perennemente “momentarily out of order“, i dati dei libri vengono tolti, persi in moltitudini di byte senza alcun avviso verso i lettori, i volumi privi di isbn non vengono considerati dal server. Una marea di problemi insomma; problemi che hanno allontanato molti utenti spingendoli verso piattaforme simili come Goodreads.Di ufficiale sappiamo quindi ben poco, riportiamo le poche parole che Mondadori ha rilasciato riguardo l’acquisto: “La transazione prevede che tutto il team Anobii abbia un ruolo centrale nel progetto per capitalizzare il prezioso patrimonio di conoscenza della comunità e delle sue dinamiche [… ] Ci sarà una nuova fase in cui, in breve tempo, Anobii raggiungerà i più elevati standard tecnologici e sarà dotato delle risorse necessarie per lo sviluppo di nuove funzionalità al servizio degli utenti.”
Sarà vero? Non ci resta solo che aspettare… e sperare!
(Per leggere il comunicato stampa completo sulla transazione cliccate qui: Mondadori)
Ma voi cari lettori di Sognando Leggendo che ne pensate? Cosa vi aspettate da questo accordo? Diteci la vostra, aspettiamo i vostri commenti!