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Mondadori: nascono i Flipback

Creato il 20 maggio 2014 da Martinaframmartino

Mondadori: nascono i FlipbackDa un paio di settimane è arrivata in libreria una nuova collana edita da Mondadori, i Flipback. Ne avevamo davvero bisogno?
Questi i titoli fino a ora pubblicati:
Luca Bianchini, Io che amo solo te-La cena di Natale, 12,00 €;
Dan Brown, Il codice Da Vinci, 9,00 €;
Patricia Cornwell, Polvere, 12,00 €;
Robert Harris, L'ufficiale e la spia, 15,00 €;
Chiara Gamberale, Quattro etti d'amore, 9,00 €;
Paolo Giordano, La solitudine dei numeri primi, 9,00 €;
John Grisham, L'ombra del sicomoro, 12,00 €;
Margaret Mazzantini, Splendore, 12,00 €;
Carlos Ruiz Zafón, L'ombra del vento, 9,00 €;
Fabio Volo, La strada verso casa, 12,00 €.
Al di là del romanzo di Harris, uscito credo a due giorni prima nella versione rilegata, tutti gli altri erano in circolazione da tempo, a volte anche da parecchi anni. Non c'era veramente bisogno di una nuova versione per poter leggere questi libri. E poi, li avete visti? Io sì, per ovvie ragioni ho contribuito a esporli, li ho maneggiati, e ne ho pure sentito parlare in un incontro organizzato dalla casa editrice.
Mondadori: nascono i FlipbackLa cosa più evidente è che sono piccoli. Piccoli davvero, un volume rilegato di Mondadori (non sto parlando di quello della Mazzantini, che è di formato più grande, ma di uno tipo quelli di Harris, Grisham o George R.R. Martin, che poi è quello che ho materialmente misurato) è grande 14,5×22,2 centimenti, un Oscar bestseller (anche qui parlo del formato tradizionale) è 12,6×19,7. Il Flipback è grande soli 8,2×11,9 cm. E La solitudine dei numeri primi, che è quello che ho a casa, con le sue quasi 500 pagine è alto 1,3 centimetri, contro i 2,4 della Danza dei draghi che ha solo una manciata di pagine in più. Ci hanno detto, Antonio Riccardi, il direttore letterario, e Marco Rana, il responsabile del marketing, che con questi libri volevano recuperare il vero significato della parola tascabile, che con gli anni sembra che abbiamo un po' dimenticato. Provate a prendere l'edizione tascabile dei Pilastri della terra di Ken Follett e poi ditemi in quale tasca potete metterlo. Quella della valigia, presumo, perché io di giacconi, giubbini, soprabiti o pantaloni che possano contenere un tomo del genere non ne ho. In borsa ci sta, ma io non compro mai una borsa se non posso metterci dentro almeno un volume della Ruota del Tempo di Robert Jordan e una cartelletta formato A4, ma capisco che altri con certi libr etti possano trovarsi in difficoltà.
Mondadori: nascono i FlipbackFormato tascabile, davvero. È un bene o un male? Dipende dai punti di vista. Qualche giorno fa, passeggiando per il Salone del libro di Torino, mi sono imbattuta in uno stand su cui campeggiava la scritta "I libri più piccoli del mondo". Non mi sono neppure avvicinata. Perché? Primo perché giudico i libri dal contenuto e non dal loro formato, e poi perché se un libro è troppo piccolo diventa scomodo da sfogliare e pure da leggere.
Avete presente i libri dell' Iperborea? Io ho letto solo due libri loro, entrambi corti, e li ho apprezzati, ma chi ha letto quelli più lunghi mi ha detto di aver fatto fatica ad aprire i libri e leggere bene perché le pagine sono molto strette. Il libro troppo piccolo è scomodo. E poi riusciamo davvero a prenderlo sul serio? Le cose piccole a volte danno l'impressione di essere dei giocattoli piuttosto che le cose vere. La casa in miniatura per le bambole, le macchine in miniatura per le gare dei bambini, i libri in miniatura per chi non vuole leggere... E ci starà tutto un libro in quegli affarini lì? Il prezzo poi... se vediamo un libro piccolo inevitabilmente siamo portati a pensare che costi poco. Invece qui i prezzi vanno dai 9,00 € di Dan Brown, Chiara Gamberale, Paolo Giordano e Carlos Ruiz Zafón ai 15,00 € di Robert Harris. 15,00, dico, 15,00 € per un librettino così? Ma stiamo scherzando? E perché mai è scritto per traverso? Ma mi stanno prendendo in giro?
Ok.
Ora ci fermiamo, facciamo un passo indietro e guardiamo i libri con calma. Che non vuol dire prendere per oro colato tutto quello che il marketing ci dice. È ovvio che per il marketing i libri sono belli, venderli è il loro lavoro! Per cominciare guardiamo questo video, tanto è corto:

Ora avete visto anche voi, seppure di sfuggita, il fatto che i libri sono scritti in verticale piuttosto che in orizzontale. Questo è un fatto. Avete visto pure la manina che sfoglia, e questo è marketing. Io e i miei colleghi abbiamo provato a fare quel gesto e a sfogliare i libri con un dito. Al di là che ci abbiamo dovuto pensare perché non ci è venuto istintivo, non tutti ci siamo riusciti. Io sono una di coloro che se la cavano meglio, e dopo due o tre pagine sono innervosita dalla lentezza che ho nello sfogliare a quel modo e dalla fatica che faccio, e se proseguissi sospetto che riuscirei pure a slogarmi il pollice, e passo alla presa a due mani. Nel tennis mi sono sempre rifiutata di usare una presa a due mani sul rovescio, anche se il mio rovescio fa schifo, perché la mia mente è convinta che il rovescio debba essere giocato con una mano sola. Sospetto che una parte di questa mia presa di posizione sia dovuta al fatto che sono una tifosa di Stefan Edberg. I libri però li impugno a due mani senza problemi, anche se sono in piedi in metropolitana, o anche se quello che stavo leggendo era un volume della Ruota del Tempo mentre ero impegnata ad allattare una delle mie due bimbe. Che problema c'era? Dovevo solo mettermi comoda con il mio bel cuscino d'allattamento, poi piazzavo una mano di sostegno alla bambina e al libro e usavo l'altra per sfogliare le pagine.
Mondadori: nascono i FlipbackSe l'idea è di far tenere e sfogliare il libro con un'unica mano perché con l'altra si è aggrappati al sostegno del metrò, allora il prodotto non serve. La praticità che dovrebbe avere io non l'ho vista. Però ho visto le dimensioni. Ho visto la valigetta con i libri che ho fatto le ultime volte che sono andata in vacanza. Ripeto: la valigetta con i libri. Solo che non sempre è possibile portarsi dietro una valigetta apposita, non si può se si viaggia in treno o se il bagagliaio dell'auto sta già scoppiando. Se poi deve fare la sua valigetta pure mio marito e ne serve una terza anche per le bambine allora lo spazio per i vestiti inizia a diventare pochino. Anche se evito di portare i roller. Provate, tanto per gioco, a fare quello che hanno fatto con noi: ci hanno fatto vedre l'ingombro complessivo di questi dieci libri. Lasciamo stare che di questi titoli ne ho già letti due e che forse ne leggerò un altro paio ma che ignorerò sempre tutti gli altri, questo è solo l'inizio. La collana non va giudicata sulla base dei primi dieci titoli, ma ci arriverò. Con i miei tempi, ormai sapete che mi dovete sopportare così, ma ci arriverò.
Mondadori: nascono i FlipbackDieci di questi libri ingombrano meno di due Jordan, ma c'è da leggere molto di più. Addio valigetta, basta la borsetta. A proposito di borsetta, al salone di Torino sono andata in treno. Avevo finito il gorno prima il mio bel Sellerio, Il fanciullo d'oro di Penelope Fitzgerald. Peccato, percé per le loro dimensioni i libri Sellerio sono perfetti per viaggi di questo tipo. Cosa leggere in treno? Il primo pensiero era andato al Battesimo di fuoco di Andrzej Sapkowski, che ho comprato oltre un mese fa ma che non ho ancora iniziato. Solo che per i miei gusti era troppo pesante, anche perché sapevo che avrei camminato tutto il giorno e che mi sarei riempita di cataloghi. Sono stanca di sentire le urla della mia schiena, perciò se possibile preferisco prendere accorgimenti. Tipo partire con un libro piccolo. Giuro, ho scelto cosa leggere con questo criterio, e non ho neppure considerato l'idea di portarmi dietro il lettore ebook anche se al suo interno c'erano già tre libri che devo ancora leggere. Sapendo che c'erano una decina di libri (cartacei) che avrei voluto leggere a breve ho scelto il più leggero, Sailing to Sarantium di Guy Gavriel Kay, che già avevo letto un paio di volte. Fra l'altro di Kay ho preso in considerazione ben tre libri, e nell'edizione che possiedo io questo era quello che pesava meno. A proposito Anna, vero che mi stai leggendo? Lo so che non sei tu a lavorare all'ufficio acquisti, ma perché non gli proponi il nome di Kay come autore da tradurre? Ti garantisco che io gli farei un bel po' di pubblicità, lo sto già facendo da anni, mica per nulla sono solo tre gli scrittori ai quali ho dedicato una categoria nel blogroll qui accanto: Martin, Jordan e appunto Kay. E so che diversi miei lettori lo apprezzano.
Mondadori: nascono i FlipbackFine dello spazio pubblicitario.
Ho scelto il libro più leggero. Ecco, i Flipback sono ancora più leggeri di Sailing to Sarantium. Eccola qui l'utilità: niente valigette durante i viaggi, sovratassa da pagare per peso in eccesso del bagaglio in aereo o spalle slogate perché si va in giro con oggetti che sembrano corpi contundenti più che libri. Io ho letto una decina di libri che superano le 1000 pagine, e altrettanti che non sono molto più brevi, e li ho letti anche in viaggio, non solo a casa. Potermi portare dietro un libro così piccolo è un vantaggio per la mia salute, in fondo non ho una schiena di ricambio e fa già abbastanza male così. Vantaggio collaterale: meno problemi nella libreria di casa. Qualcuno ha scherzato sul fatto che questi libri sono così piccoli da poter essere messi nel porta CD dell'Ikea. Spiacente, i 9 porta CD li ha già riempiti tutti mio marito, ma le librerie sono prevalentemente mie. 5 Billy da 80 centimetri (due sno sull'altra parete), una da 40, tutte con due elementi top sopra e svariati ripiani aggiuntivi piazzati qua e là. Il problema è che con i libri grandi i ripiani aggiuntivi non li puoi mettere.

Mondadori: nascono i FlipbackIl ripiano centrale fa parte della struttura della Billy, quindi è fisso, Significa che si può aggiungere un solo ripiano nella metà inferiore e uno nella metà superiore. Si hanno così 8 ripiani, quattro bassini, ci stanno i Tea, gli Oscar Mondadori e i libri di altezza uguale o inferiore, e 8 un po' più alti dove si possono mettere i rilegati a patto che non siano in formato extra come gli HD della Rizzoli, la collana in cui sono stati pubblicati i primi due volume delle Wild Cards di George R.R. Martin prima che Mondadori ne rilevasse i diritti. Nemmeno la versione rilegata di Splendore della Mazzantini entra in quei ripiani, e se a casa mia quel libro non arriverà mai magari qualcun altro può essere in difficoltà.
In un'ipotetica libreria di Flipback di ripiani ce ne starebbero 10, non 8, il che significherebbe quasi 160 centimentri in più (alla larghezza della libreria va sottratto lo spessore della struttura del mobile stesso). Ecco, questo è un punto su cui sono molto sensibile, quasi quanto a quello relativo alla mia schiena.
Mondadori: nascono i FlipbackDavvero, le piccole dimensioni in questo caso sono un bel vantaggio. Ma non dicevo che i libri piccoli sono scomodi da leggere, al di là del discorso del pollice che non mi convince neanche un po'? Lasciamo stare gli Iperborea, la casa editrice ha deciso di contraddistinguersi con quel formato e anche quella è una scelta legittima. Guardiamo allora un'altra collana nata quest'anno, Le bussole della casa editrice Guanda. Giusto per fare un paio di titoli, caso mai vi venisse voglia di cercarli, sono Se stasera siamo qui di Catherine Dunne o la Trilogia del ritorno di Fred Uhlman. Anche i volumi di Guanda sono tascabili, anche se di formato leggermente più grande, e presentano gli stessi vantaggi di risparmio di spazio e di peso già citati per i Flipback. E non sono neppure brutti. La leggibilità però non è la stessa. Il Flipback si legge girando il libro sull'altro senso e sfogliandolo dal basso verso l'altro e non da destra a sinistra. Cosa cambia? A parità di dimensione della pagina cambia che la riga di testo è lunga oltre 9 centimetri e non solo 6. Si va a capo meno volte e la lettura diventa più scorrevole. Davvero, se non fate la prova non vi rendete conto della differenza. La pagina del Flipback a livello visivo è molto bella. Non stanca gli occhi e consente di leggere un bel po' di testo prima di voltare pagine. Non tanto quanto il volume di formato maggiore, certo, l'impaginazione cambia a seconda delle edizioni. La solitudine dei numeri primi versione Fipback è lunga 504 pagine (contando pure le pagine bianche finali), negli Oscar grandi bestsellers "solo" 304. Secondo me è positivo anche il fatto che il libro si apra benissimo e che quindi sparisce il margine centrale. Noi lo sappiamo che quelle che abbiamo davanti sono due pagine, ma visivamente sembra una.
Mondadori: nascono i FlipbackAltra cosa che migliora la leggibilità: il carattere. Ogni casa editrice ha scelto un suo carattere che la contraddistingue. Io non conosco i nomi dei vari caratteri, però quello usato in genere da Mondadori è un carattere graziato. Wikipedia, che per tante cose non è attendibile ma per altre è molto utile, ci ricorda che " Ci si riferisce a caratteri tipografici con grazie (in inglese serif fonts) quali caratteri tipografici che possiedono alle estremità degli allungamenti ortogonali, detti per l'appunto grazie." Il Times New Roman, il carattere che uso abitualmente su Word, è un carattere graziato. L' Arial, che uso a volte, non lo è. Il mio blog di solito usa caratteri graziati, a meno che non impazzisca e per l'occasione non decida di farmi un dispetto. Tenete presente che ogni volta che nel mio blog cambia il tipo di carattere (non mi riferisco a corsivi e grassetti, quelli li so gestire) e non ne vedete un motivo apparente, allora è il blog che ha fatto di testa sua senza chiedemi prima l'autorizzazione. E io non so come fare a fargli fare quel che voglio io.
Mondadori: nascono i FlipbackMondadori di solito usa caratteri graziati, che effettivamente sono più belli, ma per i Flipback ne ha scelto uno senza grazie, che è più leggibile. Di fatto questi volumi si leggono meglio degli Oscar, anche perché la carta è molto bella e la qualità di stampa ottima.
Vi siete mai chiesti quanto sia importante la qualità di stampa in un libro? Io ne ho parlato tempo fa, commentando il Solomon Kane di Robert E. Howard pubblicato da Newton Compton. In quell'occasione avevo citato Il libro del Tao di Lao Tzu della collana 100 pagine 1000 lire, comprato quando ero una ragazzina squattrinata e mai letto. Ecco, meno di un anno fa avevo deciso di leggerlo e lo avevo abbandonato perché, come ho già scritto, aveva

Testo troppo compresso, carta brutta, quel libro mi dava una sensazione asfissiante [...]
Ho ricomprato la versione Oscar, e ho apprezzato molto il libro. In questo caso la confezione ha fatto la differenza, e gli Oscar non sono neppure edizioni di lusso. Per anni ho letto Le cronache del ghiaccio e del fuoco di George R.R. Martin solo in edizione rilegata, e la lettura è sempre stata un piacere. Recentemente ho comprato anche le versioni tascabili per non rovinare troppo i miei rilegati, soprattutto considerando che ora sto prendendo un bel po' di appunti sui libri e che ho visto i primi due in vendita al Salone del libro usato a 100,00 €. Il mio Trono di spade è pure autografato. La lettura è tutta un'altra cosa, visto che spesso nell'edizione tascabile le lettere non sono stampate tanto bene. Cambia la qualità, e ovviamente quando si risparmia sui soldi la qualità di stampa peggiora.

Mondadori: nascono i FlipbackQui la carta è bella. Bianca, si legge davvero bene. E i caratteri sono stampati bene, nitidi e senza parti mancanti. Il libro è piccolo? Vero, il libro è piccolo, e nonostante questo si legge che è un piacere. Non è un giocattolo, è un gioiellino.
Altro punto dolente: il prezzo. Ci lamentiamo sempre che i libri sono cari, ma sappiamo perché lo sono e sappiamo capire se lo sono davvero? Avevo già parlato del prezzo dei libri in un'occasione, non sto a ripetermi ora: http://librolandia.wordpress.com/2013/07/17/caro-editore-ti-odio6-2/.
Ora guardiamo il caso specifico. Per farlo serve davvero prendere in mano un Flipback, piuttosto che limitarsi a guardarlo su un sito di vendita on-line. La carta è bella, come ho detto, e una carta di qualità costa. Non come quella patinata dei libri illustrati, ma certo più di quella della maggior parte dei libri in commercio. Stesso discorso per l'inchiostro e per la qualità di stampa. I libri sono garzati e cuciti. Niente colla, questa è una rilegatura di quelle vere il che significa che realizzarla costa. Anche il taglio delle pagine, perfetto, richiede una certa cura. La parola gioiellino, che ho usato più in su, non si riferisce solo alla leggibilità ma anche al tipo di manifattura.
Mondadori: nascono i FlipbackUna cosa che può lasciare un po' perplessi è il fatto che il dorso con la garza che tiene insieme le pagine non è interamente attaccato alla copertina. Non so come sia possibile realizzare un libro così senza che si spacchi, in effetti da quel che ci hanno detto Rana e Riccardi anche fra gli addetti ai lavori c'era molta gente perplessa, ma il libro è solido. Una copia è stata maltrattata sotto i nostri occhi ed è uscita da quel trattamento un po' ammaccata ma intera. E proprio questa caratteristica insolita della rilegaura è quella che permette alle pagine di aprirsi così bene. Non inventata da loro, loro hanno preso il brevetto da un editore olandese specializzato in Bibbie, ma a quanto pare nel nord dell'Europa questo tipo di formato si sta diffondendo. Non ha soppiantato gli altri, si muove solo in parallelo.
Torniamo al prezzo, sapendo che tecnicamente realizzare un Flipback costa di più che non realizzare un libro appartenetne a una delle collane tradizionali. Ci sono tre fasce di prezzo, 9,00 €, 12,00 € e 15,00 €. Ci hanno detto che corrispondono alla fase di vita del libro.
Mondadori: nascono i FlipbackIl codice da Vinci, Quattro etti d'amore, La solitudine dei numeri primi e L'ombra del vento esistono già in edizione Oscar, perciò sono quelli dal prezzo più basso, 9,00 €, anche se nell'altra edizione il loro prezzo varia fra i 10,00 e i 13,00 €.
Polvere, L'ombra del sicomoro, Splendore e La strada verso casa sono ancora in circolazione nell'edizione rilegata ma sono stati pubblicati già da un po' e la loro pubblicazione nella collana Numeri Primi potrebbe avvenire a breve, perciò è a questa fascia di prezzo che fa riferimento il loro prezzo specifico. Costano in Flipback 12,00 €, in rilegato costano fra i 18.00 e i 20,00 €, ma a breve dovrebbero avere un prezzo che si aggirerà intorno ai 14,00 €.
L'ufficiale e la spia costa 15,00 €, ed è uscito contemporaneamente alla sua versione rilegata che costa 19,00 €. I libri che costano di più quindi sono le novità, ma costano comunque meno dell'edizione di dimensioni maggiori.
Mondadori: nascono i FlipbackE poi c'è il libro di Bianchini, che costa 12,00 € e che racchiude due romanzi, Io che amo solo te (262 pagine, 16,00 €, pubblicato oltre un anno fa) e La cena di Natale (183 pagine, 12,00 €, pubblicato prima di Natale). Ci hanno detto che solo questo formato consente di riunire i due testi, cosa assolutamente esagerata perché non sono libri particolarmente lunghi. Unendoli, in un formato tradizionale, verrebbe fuori un libro di 445 pagine, quindi più che pubblicabile. Non dimentichiamo che Mondadori è l'editore dei Pilastri della Terra e di Mondo senza fine di Ken Follett, libri rispettivamente di 1030 e 1367 pagine, perciò posso capire che in qualche caso non reputino conveniente pubblicare volumi grossi, ma non accetto che mi si dica che non è possibile farlo. Comunque riunendo insieme due libri, oltretutto due libri di cui non esiste ancora il tascabile, hanno scelto di inserire il testo di Bianchini nella fascia di prezzo intermedia.
Abbiamo le fasce di prezzo, il che risponde a una domanda che volevo fargli e su cui loro si sono soffermati prima che io aprissi bocca. Questi sono libri di cui non verrà fatta una ristampa. Li pubblicano e li vendono fino a quando non li esauriscono, poi basta. Un po' come i Miti, che non venivano ristampati, ma con un prezzo e una qualità maggiori.
Ovvia conseguenza è che non tutto il catalogo Mondadori verrà pubblicato in questo formato, ma solo una parte e sarà disponibile solo per un periodo limitato. Il loro programma, entro la fine dell'anno, è di arrivare a pubblicare 30 volumi. Per ora sono tutti best sellers, suppongo che volessero vedere come sarebbe stata accolta la collana, ma già con le prossime uscite indendono diversificare un po' i titoli.

Mondadori: nascono i FlipbackFra le opere di prossima pubblicazione c'è 1984 di George Orwell, libro fondamentale che dubito rileggerò mai per via dei topi. Viene giustamente assegnato a scuola il romanzo di Orwell, perciò continua a vendere. È un esperimento, in vista di pubblicazioni molto più difficili ma alle quali tengono molto anche se dovessero stamparle in pochissime copie. Sto parlando delle opere letterarie principali del '900: Alla ricerca del tempo perduto di Marcel Proust, Ulisse di James Joyce e L'uomo senza qualità di Robert Musil. In un volume unico.
Neanche troppo tempo fa Mondadori ha pubblicato in un volume unico, nella collana Oscar classici moderni, Alla ricerca del tempo perduto. Non so se voi lo avete visto. Io sì. 2058 pagine di libro, fa sembrare piccoli e maneggevoli i romanzi di Jordan. Se io dovessi mai decidere di leggere Proust sarebbe sui singoli volumi, molto più maneggevoli, non certo su una cosa del genere che al solo tenerlo in mano ci si sloga i polsi. Sto facendo giusto in questi giorni un corso di sicurezza sul lavoro, e quel libro non è sicuro per il mio apparato scheletrico e muscolare. Va bene, il loro obiettivo è Proust in un solo volume Flipback, e io questo sono proprio curiosa di vederlo.
Non li hanno detti, ma io sono andata a vedere quali altri volumi hanno in programma. Tempo fa ho scoperto un simpatico trucchetto. Andate su www.libreriauniversitaria.it, cercate uno dei titoli in questione, entrate nella sua scheda e andate a vedere i dettagli. Fra le informazioni elencate c'à anche quella della collana, ed è un'indicazione cliccabile. Non solo potete vedere tutti i libri che sono già stati pubblicati in quella collana, potete vedere anche tutti quelli che dovrebbero essere pubblicati a breve. Ovvio che io ho fatto il controllo, questi sono i titoli che ho trovato:
Mondadori: nascono i FlipbackBegli amici! di Madeleine Wickham al prezzo di 15,00 €. Se non lo sapete questo è il vero nome di Sophie Kinsella, e a quanto pare prossimamente arriverà una novità sua;
Identici di Scott Turow a 12,00 €;
Il trono di spade. Le cronache del ghiaccio e del fuoco volume 1 di George R.R. Martin a 12,00 €, e di questo libro parlerò più in basso;
1984 di George Orwell a 9,00 €;
Bianca come il latte, rossa come il sangue di Alessandro D'Avenia a 9,00 €;
Fermate gli sposi di Sophie Kinsella a 9,00 €;
Dizionario completo delle cose perdute di Francesco Guccini a 12,00 €. Suppongo sia un'operazione come quella fatta con Bianchini, con riuniti in un unico volume il Dizionario delle cose perdute e il Nuovo dizionario delle cose perdute;
Ci rivediamo lassù di Pierre Lemaitre a 12,00 €;
Inferno di Dan Brown a 9,00 €. Lo so, in questo momento è in vendita a 5,00 €, ma quella è un'altra edizione a esaurimento, quindi se volete pagare poco quel libro dovete comprarlo ora. Io non l'ho aperto, ma comunque la mia impressione è che non sia molto comodo;
A un cerbiatto somiglia il mio amore di David Grossman a 9,00 €;
Hunger Games. Trilogia di Suzanne Collins a 15,00 €. Lo so, in questo caso esistono gli Oscar, ma qui riuniscono un'intera trilogia in un unico volume, perciò ci sta che il prezzo cresca. Noto che è una saga per adolescenti, quindi anche quel pubblico è fra i loro obiettivi;
Steve Jobs di Walter Isaacsson a 9,00 €, e qui abbiamo una biografia. Suppongo che in futuro vedremo anche titoli di saggistica. E ci hanno detto che gli piacerebbe anche pubblicare guide turistiche, anche se non sanno se lo faranno. Certo è un formato davvero pratico per una guida, e secondo loro su quella carta la stampa a quattro colori rende benissimo. Non dimentichiamo che le guide Mondadori sono illustrate;
La caduta dei giganti. The Century Trilogy volume 1 di Ken Follett a 12,00 €;
L'inverno del mondo. The Century Trilogy volume 2 di Ken Follett 2 a 12,00 €;
The Century Trilogy volume 3 di Ken Follett a 17,00 €. In questo caso non hanno indicato il titolo preciso, suppongo che lo debbano ancora decidere, comunque a quanto pare in autunno uscirà il terzo volume della trilogia di Ken Follett contemporaneamente nell'edizione rilegata e in quella Flipback. Il prezzo è alto, ma i volumi di questa trilogia hanno la tendenza a essere lunghi quindi capisco benissimo quei 2,00 € in più;
Cinquanta sfumature. La trilogia di E.L. James a 15,00 €.
Mondadori: nascono i FlipbackAbbiamo visto Martin fra questi autori. Martin è lo scrittore che negli ultimi anni ha venduto di più nel catalogo Oscar, perciò è ovvio che cerchino di non trascurarlo. Le cronache del ghiaccio e del fuoco hanno avuto talmentetante edizioni che il mio primo pensiero è stato "ancora? Ma dovevano proprio ripubblicare questi libri?". Mi sa che se dico/scrivo queste cose non mi faccio amare, ma ho la tendenza a essere onesta e a dire quel che penso.
Rana e Riccardi - non chiedetemi chi ha detto cosa, va al di là delle mie capacità associare i nomi delle persone ai loro volti, ma uno ha parlato e l'altro non lo ha contraddetto - ci hanno parlato della versione delle Cronache in pelle di drago. Il nome non lo hanno inventato loro ma un anonimo libraio, a loro è piaciuto tanto che lo hanno adottato in casa editrice. Molti erano perplessi: quando mai si è visto un Oscar, che dovrebbe essere un libro economico, a 22,00 €? Però è vero che dopo il successo della serie televisiva tratta dai romanzi di Martin molte persone hanno scoperto la saga e un buon numero di loro voleva acquistare i romanzi in una versione bella e non in quella tascabile. E, se facciamo i conti, Il trono di spade costa 10,00 €, così come Il grande inverno. Un volume che li riunisce insieme (pubblicando il romanzo così come lo ha scritto Martin, ma sarebbe un discorso troppo lungo da fare qui) al prezzo di 22,00 € costa solo 2,00 € in più rispetto ai volumetti singoli. Non una grande differenza, la differenza si sente solo se il confronto lo si fa con la versione della collana Oscar grandi bestsellers che costa 15,00 €. E se quel volume sembrava un azzardo, fino a oggi ha venduto qualcosa come 40.000 copie. 40.000, un libro già pubblicato in 5 formati diversi (edizione rilegata, Oscar bestseller, Urania, tomo gigante e Oscar grandi bestsellers), quando oltre il 75% dei libri pubblicati in Italia - statistica di Messaggerie Libri, non mia, anche se un po' datata - non vende 500 copie.
Mondadori: nascono i FlipbackOk, Martin vende quindi è normale che lo vogliano riproporre. Io non lo comprerò, ho già acquistato i rilegati, gli Oscar bestseller, le versioni americane ( A Dance with Dragons in hardcover) e Anna mi ha fatto omaggio dei primi tre ebook (il quarto l'ho acquistato ma devo aver fatto qualche pasticcio perché non sono ancora riuscita ad aprirlo). Però potrebbe esserci qualcuno che lo vuole da viaggio. In fondo io ho gli ebook in modo da portarmi dietro Martin pure in vacanza caso mai mi venisse voglia di scrivere qualche articolo su di lui. Visto che penso sepre a voi? L'unico problema è: andranno avanti? Ecco, se pubblicano il primo volume in Flipback spero che vadano avanti fino alla fine della serie, altrimenti sarebbe meglio non pubblicarne nessuno. Intanto vi segnalo che l'unicorno non c'è più, definitivamente sostituito dal cervo, e che prima o poi dovrò trovare il tempo per scrivere riguaro alla traduzione un articolo serio.
Torniamo al progetto editoriale. In casa editrice stanno progettando due accessori per questi libri, accessori di cui a quanto pare qualcuno sente già la necessità. Un paio di colleghi mi hanno detto che questi libri avrebbero bisogno di un segnalibro. Onestamente è una necessità che io non sento, per me il segnalibro è sempre il primo pezzo di carta che mi viene fra le mani quando devo chiudere il libro, che sia un biglietto del tram, uno scontrino della spesa o un disegno fatto da una delle mie bimbe (uno piccolo, quelli grandi non li piego). Per chi lo vuole, però, arriverà un segnalibro costituito da una mollettina da attaccare al dorso del libro con il nastrino da spostare fra le pagine.
Mondadori: nascono i FlipbackE poi una delle signore presenti in sala ha fatto notare che un libro così piccolo nella sua borsetta gigante finirebbe immediatamente distrutto e ha chiesto se fosse possibile aggiungere un elastichino per chiudere il libro. A me l'elastico non piace, sa troppo di agenda e renderebbe più difficile conservare il libro sullo scaffale. Però su Facebook ho letto un commento di Leonardo Patrignani, autore della saga Multiversum, che diceva che aveva un bellissimo Flipback... fino a quando sua moglie non lo ha messo in borsa. Il libro è uscito seriamente provato da quell'esperienza. Intero, ma non più bellissimo.
In Mondadori non contano di mettere l'elastico, ma di realizzare una sovracoperta sì, e questo eviterebbe danni al libro. Non ho idea però di quando questi prodotti arriveranno.
Avranno successo questi libri? Il bilancio l'editore lo tirerà più avanti, io so che dopo uno scetticismo iniziale ora sono quanto meno curiosa di vedere cosa accadrà. E se dovessero pubblicare titoli che mi interessano davvero... perché non prenderli?


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