Durissima la decisione della Fifa nei confronti di Luis Suarez, l’attaccante uruguayano che aveva “morso” il difensore azzurro Giorgio Chiellini durante la sfida tra le rispettive Nazionali.
Non nuovo a questo tipo di atti violenti, basti ricordare i morsi che aveva dato nel 2010 e nel 2013 rispettivamente a Bakkal del PSV Eindhoven, quando indossava la maglia dell’Ajax, e a Ivanovic del Chelsea, e addirittura sotto cura da uno psicologo, el Pistolero è stato punito per l’ennesimo episodio di questo genere con ben 9 giornate e addirittura 4 mesi di squalifica: non potrà giocare per 9 turni e non potrà mettere piede in uno stadio europeo per quattro mesi.
Una sanzione pesante ma indiscutibile. Giustificata da un atteggiamento, l’ennesimo, come abbiamo visto, che ha qualcosa di davvero clamoroso: cura psicologica o meno, Luis Suarez si dimostra ancora pericoloso e stavolta, almeno in campo, addirittura impunito, danneggiando, inequivocabilmente, anche il gioco del calcio stesso.