
I russi. Di loro abbiamo già trattato diverse volte, ma ci torniamo volentieri perché hanno una gran voglia di partecipare al loro primo Mondiale. Ci sono già stati in Nuova Zelanda, all'inizio dell'anno, dove hanno vinto due partite su due, contro Taranaki e South Canterbury. Oggi lo staff della nazionale, guidato dall'inglese Steve Diamond, può contare su un nuovo allenatore dei trequarti, Henry Paul, oggi 37enne, con un passato agli Harlequins e con 6 caps nell'Inghilterra. Stava per andare a giocare in Giappone, quando Diamond lo ha contattato e si è lasciato facilmente convincere: "Non sono mai stato al Mondiale. Per questo lavoro in modo che i ragazzi capiscano l'importanza della cosa", ha dichiarato Paul. Che si rende conto delle difficoltà del reparto quando si tratta di affrontare avversari categoricamente superiori, ma che può contare su un gruppo di giocatori che trascorrono tempo assieme in un solo club, il VVA-Podmoskovje, quindi si conoscono bene tra di loro.
Inoltre, può contare sull'utility back Vasily Artemiev (nella foto), uno che sa posizionarsi tanto estremo, quando ala, quanto centro. E che è stato messo sotto contratto dai Northampton Saints, ai quali approderà una volta finito il Mondiale. Si è messo in mostra durante la Churchill Cup, andando a marcare l'unica meta dei suoi contro i Saxons che includevano atleti come James Daniel-Simpson, Tom Varndell, Alex Corbisiero e Tom Wood. 23enne, Vasily ha studiato in Irlanda, a Dublino: sarebbe dovuto restare un anno alla University College Dublin, invece gli hanno chiesto di restare anche perché con la palla ovale ci sapeva fare.
E' proprio Artemiev a rendersi conto dell'opportunità fornita dal Mondiale alla Russia, per fare il salto di qualità. La disciplina è molto diffusa a Mosca e in Siberia, mentre nel resto del Paese non ha grande seguito: a febbraio contro il Portogallo per la Nations Cup erano solo 100 gli spettatori di un match programmato dalla federazione a Sochi, sul Mar Nero. Quanto ai club, "vogliamo dimostrate che sappiamo giocare a rugby - ha raccontato Artemiev - nella speranza che questo possa permettere alle squadre russe di competere nella European Challenge Cup".