Ferretti, Bolzonello e Bruni sono quarti nel Team Event. Hanno chiuso in 58'00"5. Primi gli Stati Uniti, seguiti da Germania e Australia. Il Ct Giuliani: "Generosi come sempre"
Il primo team event mondiale è andato agli Stati Uniti d'America. A Jinshan hanno vinto Gemmel, Ryan e Twichell in 57'00”6. L'Italia è quarta con 58'00”5 e un ritardo di 16” sulla Germania, terza (57'44”2). Al secondo posto l'Australia (57'01”8). Luca Ferretti, Nicola Bolzonello e Rachele Bruni conoscono bene questa gara, l'hanno disputata con successo a livello juniores e assoluto. “Nelle gare a cronometro mi trovo molto meglio – dice Ferretti – sono tre anni che le facciamo con continuità”. Gli azzurri in questa specialità, dal 2008 a oggi, hanno vinto un oro agli Europei di Dubrovnik, un bronzo agli Eurojunior di Sete, un argento agli Europei di Budapest (nel lago di Balaton).
Anche oggi puntavano alla medaglia, lo hanno ribadito chiaramente all'arrivo, ma da sportivi accettano il risultato, coscienti (come lo era ieri Valrio Cleri) di aver dato il meglio di se stessi in acqua. Sulle braccia e sulla schiena hanno ancora i numeri di gara: Luca il 49, Nicola il 72 e Rachele il 158. All'arrivo Rachele scoppia in un pianto liberatorio. Ci teneva tanto a questa medaglia ma sa bene di aver dato il massimo. “Speravamo di andare sul podio – afferma – e sapevamo di averne le potenzialità. La gara l'avevamo preparata bene e mi sembra che abbiamo ripetuto ciò che avevamo studiato in allenamento. Forse potevamo nuotare più uniti, perché fisicamente abbiamo tenuto fino alla fine. Luca e Nicola sono stati bravissimi. Ci rifaremo la prossima volta. Io proverò a riscattarmi già domani nella cinque chilometri, insieme ad Alice Franco e ci proverà anche Nicola, insieme a Simone Ruffini”.
Nicola Bolzonello era l'esordiente nel team event. Alla vigilia si era detto tranquillo perché conosceva il valore dei suoi compagni di squadra. Com'è stato l'esordio? “Se escludiamo il quarto posto, buono. Io e Luca ci siamo dati il cambio nel proteggere Rachele e farle la scia. Ha iniziato Luca per un chilometro e mezzo, poi sono andato avanti io e infine ci siamo dati ancora il cambio. In acqua mi sentivo bene, sono pronto per la gara di domani”.
Luca Ferretti, che i 5 chilometri li ha nelle braccia fin dagli anni della Nazionale juniores, che ha vinto l'oro europeo sia col team event (Dubrovnik 2008) che nella gara individuale (Balaton 2010), oggi voleva rifarsi della gara di ieri. In parte ci è riuscito. “Questa gara l'avevamo già fatta agli Europei – spiega – e ci aspettavamo tanto. Dispiace per la medaglia, ma si tratta pur sempre di un quarto posto mondiale. Io dopo la 10 chilometri volevo tornare in acqua subito e rimettermi a nuotare. Rispetto a ieri sono andato molto meglio e credo di aver dimostrato di non valere il 28° posto”.
Anche loro sono stati abbracciati dai compagni, coccolati dai tecnici, ascoltati dai giornalisti. Il Commissario Tecnico della Nazionale, Massimo Giuliani, ha ben poco da rimproveragli. “Hanno adottato una buona tattica, probabilmente gli è mancato qualcosa nella parte centrale della gara, che andremo ad analizzare tutti insieme, forse già questa sera. Sono stati generosi come sempre, si sono impegnati in allenamento come in gara, sono stati condizionati, come gli altri, dal gran caldo e dal tasso elevato di umidità. Abbiamo ancora due giorni di gara, aspettiamo di vedere come andrà e poi faremo il bilancio”.
LA GARA. Gli Azzurri sono partiti forte. Insieme alla Germania erano stati i migliori al via. Hanno guadagnato sette secondi di vantaggio sulla Grecia che li inseguiva e a metà del circuito, dopo 29”52, erano quarti dietro all'Australia (29”35). In testa c'erano già gli Stati Uniti, seguiti dalla Germania. La disposizione di partenza è stata Luca Ferretti davanti, Rachele Bruni dietro di lui e Nicola Bolzonello di fianco. Il team argentino è stato il primo a partire. Il Sudafrica non è partito. Hanno partecipato 14 squadre.