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Mondiali: Germania – USA noia e ottavi, CR7 a casa

Creato il 26 giugno 2014 da Retrò Online Magazine @retr_online

Nel gruppo G dei Mondiali 2014 è ancora tutto in bilico: alle 18 italiane, infatti, si giocano in contemporanea PortogalloGhana e GermaniaUSA, delle quali nessuna è ancora matematicamente agli ottavi.

PORTOGALLOGHANA

Tra i lusitani e le Black Stars ci si gioca l’opportunità di strappare il pass per gli ottavi ad una tra Germania e USA o quantomeno salvare la faccia. All’Estadio Nacional di Brasilia, la Selecção das Quinas si affida all’ormai rodato 4-3-3 e al Pallone d’Oro CR7, in ombra nelle due partite, con Miguel Veloso ad agire come terzino sulla fascia sinistra. Dall’altra parte, il Ghana si presenta in un clima di grande tensione: durante l’ultimo allenamento, il milanista Muntari e il suo ex compagno Boateng sarebbero venuti alle mani, con quest’ultimo che avrebbe in seguito insultato il CT Appiah negli spogliatoi. Questi non ha atteso a prendere provvedimenti, rispedendo a casa sia il centrocampista difensivo, sia quello offensivo. Orfani dei suoi giocatori forse più rappresentativi, gli africani adottano un 4-4-2 con Waris in appoggio a Gyan.

Comincia subito forte la gara, perché le due avversarie credono nella beffa ai danni di Germania o USA. Sembra fin da subito la giornata di Cristiano Ronaldo, l’unico ad arrivare alla conclusione in porta nei primi venti minuti di questo incontro frizzante. L’ala merengue, infatti, in ordine colpisce la traversa su un tiro-cross dalla destra, impegna Dauda su punizione prima e di testa poi: il tabellino dei marcatori, tuttavia, rimane intonso. La legge del gol rischia, quindi, di realizzarsi ancora una volta: dopo la triplice occasione portoghese, l’attaccante col numero 3 africano si trova a tu per tu con Beto: tiro non irresistibile e il portiere respinge di piede. In questa fase di gioco è ancora il Ghana, tuttavia, a creare i grattacapi maggiori alla difesa avversaria, sempre con Gyan, il cui colpo di testa è bloccato in presa plastica. Alla mezz’ora esatta, l’episodio decisivo: errore dell’arbitro Ghayyath, che si ritrova nella traiettoria di un passaggio di André Ayew e provoca la ripartenza lusitana. Moutinho, dopo un elegante palleggio, serve Veloso a sinistra che mette in mezzo un cross insidioso, che Boye devia in maniera sfortunata nella propria porta. Con il vantaggio degli uomini di Paulo Bento, si aprono varchi nella difesa ghanese e provano la conclusione, senza fortuna, Ronaldo e Amorim. L’ultima emozione del primo tempo è rappresentata da un contatto sospetto in area tra Gyan e Bruno Alves: l’arbitro, però, lascia proseguire e il replay gli dà ragione. Le squadre, dunque, rientrano negli spogliatoi sul punteggio di 1-0.

Tornate in campo, le due Nazionali continuano ad attaccarsi senza paura, una costante delle partite che vedono impegnato il Ghana. E sono proprio le Black Stars a dare vita ai più grandi pericoli ad inizio ripresa e a riportarsi meritatamente sul pari al 57′, grazie ad un cross di esterno sinistro dello juventino Asamoah e a Gyan, che sul secondo palo sbuca e buca Beto: 1-1 e gli USA ringraziano. Qualche minuto dopo, sfiorano addirittura il vantaggio gli africani, ma Waris di testa spedisce fuori di poco. Dopo questo brivido, il Portogallo rialza la testa ed è il solito Cristiano Ronaldo a catalizzare tutte le azioni offensive. Al 80′ mezzo pasticcio della difesa ghanese: Mensah alza di testa un campanile nel tentativo di allontanare un traversone avversario, Dauda smanaccia e la palla finisce tra i piedi di CR7, che non ci pensa due volte e mette a segno la propria prima rete a questi Mondiali. Nei restanti 10 minuti di gioco, Ronaldo ha ancora tre opportunità di incrementare il vantaggio e di soffiare la qualificazione agli USA, che sono sotto contro la Germania. L’asso madrileno, tuttavia, non riesce a timbrare ulteriormente e il match termina sul 2-1. Vittoria amara, quindi, per i lusitani, che hanno, però, il merito di aver onorato la competizione fino all’ultimo secondo; Ghana che, invece, torna a casa senza neanche una vittoria.

RISULTATO FINALE: PORTOGALLO 2 – 1 GHANA (30′ Boye (a.), 80′ Ronaldo – 57′ Gyan (G))

Top – Gyan e Portogallo: l’attaccante africano raggiunge quota 6 gol ai Mondiali e diventa il miglior marcatore della storia del proprio Paese in questa competizione; il Portogallo, sebbene non concretizzi, crea tanto e se la gioca fino alla fine per il passaggio agli ottavi.

Flop – Muntari e Boateng: rispediti a casa anzitempo, protagonisti in negativo della spedizione. Muntari, dopo il bel gesto nelle favelas, si scontra con il trequartista dello Schalke 04, impalpabile per tutto l’arco del torneo.

GERMANIAUSA

All’Arena Pernambuco di Recife, la corazzata tedesca e la compagine di Klinsmann sono pronte a darsi battaglia per puntare al primo posto nel girone. In testa al gruppo a pari merito con 4 punti, un pareggio sarebbe la migliore soluzione per entrambe, poiché metterebbe fuori dai giochi le altre due componenti del quartetto. L’ipotesi “biscotto” non è, dunque, da scartare e, come se fosse un segnale premonitore, il maltempo rischia di dover far rimandare l’incontro. La pioggia insistente manda in tilt la città e rende arduo il raggiungimento dello stadio. La partita, ad ogni modo, si gioca. La Germania ripropone ancora una volta il falso nueve, cambiando due interpreti rispetti ai match precedenti: Podolski al posto di Götze, Schweinsteiger sostituisce Khedira; gli uomini a stelle e strisce, invece, si schierano con un 4-2-3-1 che vede Dempsey come unica punta, ad occupare la posizione dell’infortunato Altidore.

Come da previsione, la gara è abbastanza noiosa e bisogna attendere il 37′ per assistere alla prima conclusione in porta: il numero 8 tedesco, Özil, calcia forte, ma centrale e Howard in qualche modo respinge la minaccia. Il resto dei primi 45 minuti vede Die Mannschaft tenere il pallino del gioco e gli americani, impenetrabili per vie centrali, provare a pungere in contropiede. L’unico evento degno di attenzione è lo scontro fortuito tra il centrocampista del Beşiktaş, Jones, e l’arbitro Irmatov, che sorride per il fatto insolito.

Il secondo tempo si apre con un cambio: Löw concede spazio a Klose e richiama in panchina Podolski. Con un attaccante di ruolo, la Germania passa al 4-2-3-1 con Kroos centrale, Müller a sinistra e Ozil a destra. La partita, ad ogni modo, stenta a decollare, dunque ci pensa il solito Thomas Müller a dare una svolta al match: su un traversone di Kroos, Mertesacker impatta di testa e impegna Howard, ma la palla arriva tra i piedi dell’esterno bavarese, che controlla e trafigge il portiere avversario con un imparabile piattone sul secondo palo. Le notizie che arrivano dall’Estadio Nacional, tuttavia, sono confortanti e gli USA non forzano la ricerca del pari. La compagine europea, a sua volta, amministra il vantaggio senza affondare e sbagliando sempre l’ultimo passaggio in fase offensiva, con l’incontro che lentamente si trascina verso la fine. Dopo quattro minuti di recupero, assistiamo al primo ed unico tiro in porta statunitense: Bedoya prova a piazzarla sul secondo palo, ma l’attentissimo Lahm si immola in scivolata. Sconfitta indolore per gli USA, che, forti della differenza reti, passano il turno e si apprestano ad affrontare l’insidia ottavi di finale; la Germania, invece, imbattuta nel girone, si qualifica come prima.

RISULTATO FINALE – GERMANIA 1 – 0 USA (55′ Müller)

Top – Müller: l’unico a voler sempre fare la differenza, al nono gol in nove partite nelle fasi finali dei Mondiali.

Flop – l’intensità di gioco: la partita è a dir poco soporifera, il “biscotto” non riesce solo grazie all’uomo del Bayern, che sblocca la gara e permette alla squadra di Löw di conquistare una vittoria di misura.

CLASSIFICA FINALE – GIRONE G

Germania 7

USA 4

Portogallo 4

Ghana 1

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