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Mondiali: il Belgio c’è, gli USA si svegliano tardi

Creato il 02 luglio 2014 da Retrò Online Magazine @retr_online

In questi Mondiali brasiliani le emozioni non sono mai mancate e gli ottavi di finale finora giocati non hanno deluso le aspettative: certamente le favorite hanno conquistato tutte la vittoria, ma gli sconfitti, in tutti i casi, hanno saputo uscire a testa alta, cercando di non arrendersi mai.

Ieri, nel pomeriggio, è andato in scena il match fra Argentina – Svizzera, vinto dalla Selección grazie ad un goal al 118’ di Di María, e la sera Belgio – Stati Uniti.

 

BelgioStati Uniti 2 – 1 (93’ De Bruyne, 105’ Lukaku – 107’ Green)

Belgio (4-2-3-1): Courtois; Alderweireld, Kompany, Van Buyten, Vertonghen; Witsel, Fellaini; Mertens, Hazard, De Bruyne; Origi. CT Wilmots.

Stati Uniti (4-2-3-1): Howard; Johnson, Gonzalez, Besler, Beasley; Bedoya, Jones; Zusi, Bradley, Cameron; Dempsey. CT Klinsmann.

 

Wilmots preferisce Origi a Lukaku sin dal primo minuto ed è questa l’unica differenza nelle fila del Belgio dall’ultima gara.

Per la compagine di Dempsey, invece, nessun cambiamento rilevante dalla partita con la Germania, match in cui è arrivata una sconfitta ma indolore, in quanto le ha permesso lo stesso l’accesso alla fase eliminatoria.

Sono le 22 ora italiana quando l’arbitro Haimoudi dal il via alla gara, che si gioca all’Arena Forta Nova a Salvador. Entrambe le formazioni hanno stupito nella fase a gironi, regalandoci spettacolo e goal: in particolare il Belgio che, da squadra rivelazione e molto giovane, si sta via via consacrando come grande outsider di questi Mondiali, e punta dritto alla finale.

Da subito, infatti, la squadra di Wilmots si rende pericolosissima con verticalizzazioni improvvise di Hazard e Mertens per Origi, che al 2’ spreca malamente solo davanti al portiere.

Il binomio Hazard-Mertens sarà la costante e il punto forte della squadra belga che vedrà partire le azioni più pericolose dai piedi dei due esterni del Chelsea e Napoli.

C’è da dire, tuttavia, che gli Stati Uniti non restano a guardare e provano a subire il meno possibile gli affondi degli europei, sfruttando soprattutto le ripartente con le ali Suzi e Johnson, costretto a lasciare il campo per un problema al bicipite femorale della coscia destra: al suo posto il classe 93’ Yedlin.

Dopo 3’ minuti di recupero finisce il primo tempo che vede il Belgio “in vantaggio ai punti” e che si è reso certamente più pericoloso rispetto agli avversari, nonostante qualche lampo americano. In generale manca la lucidità giusta sotto porta da entrambe le parti che consenta alle due formazioni di sbloccare il risultato.

 

Il secondo tempo vede una sola squadra in campo, il Belgio. Gli Stati Uniti sembrano non aver mai lasciato gli spogliatoi e subiscono per tutti i secondi 45 minuti di gioco. Unica nota positiva della squadra americana è Howard, che si esibisce in diverse occasioni con parate spettacolari.

È sempre la coppia Hazard-Mertens, sostituito quest’ultimo da un’ottimo Mirallas, assieme a De Bruyne, a creare le azioni più pericolose con l’aiuto del centrocampista del Manchester United, Fellaini, e l’attaccante in grande spolvero Origi, probabilmente il migliore dei suoi.

Belgio che spinge e cerca in tutte le maniere la via del goal che non si trova facilmente e che rimane un mistero per tutta la durata del secondo tempo. Unico lampo statunitense arriva nel finale, in fuorigioco, col neo-entrato Wondolowski che, da due metri dalla linea della porta, spara alto ma in posizione di fuorigioco.

Si arriva così, per l’ennesima volta a questi Mondiali, ai tempi supplementari. Il copione non cambia in quei 5 minuti di pausa, in cui i giocatori hanno sciolto i muscoli e si sono dissetati, ed è sempre il Belgio a fare la partita: entra Lukaku al posto di Origi e sarà questa la mossa decisiva della partita. Infatti, l’attaccante del Chelsea porta nuova forza e freschezza all’attacco belga ed è proprio dai suoi piedi che parte l’azione del goal di De Bruyne, bravo a fulminare Howard con un bel tiro a incrociare rasoterra.

Wilmots esplode di gioia ignaro che pochi minuti dopo sarebbe arrivato anche il raddoppio di Lukaku, servito dall’autore del primo goal che gli restituisce così il favore. Finisce il primo tempo supplementare con il doppio vantaggio belga.

Nella ripresa è assedio-USA che accorciano le distanze col neo entrato Green e continuano a spingere alla ricerca del pareggio, schiacciando nella propria metà campo il Belgio che però resiste fino al fischio finale dell’arbitro Haimoudi: i Diables Rouges vincono e accedono ai quarti di finale di questi Mondiali brasiliani.

Stati Uniti fuori meritatamente visto che la reazione vera è arrivata solo nell’ultimo quarto d’ora di partita e Belgio ai quarti contro l’Argentina.

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