Continuiamo il nostro viaggio alla scoperta delle squadre che ci faranno sognare ai prossimi Mondiali brasiliani, dando un’occhiata alle squadre che compongono il girone B: la Spagna campionessa uscente, i vice-campioni dell’Olanda, il Cile e l’Australia.
SPAGNA
Le Furie Rosse di Del Bosque arrivano in Brasile da favorite, avendo vinto tutto quello che si poteva vincere dal 2008 a oggi: 2 Campionati Europei e un Mondiale, sono il palmarès di un gruppo rimasto praticamente intatto negli anni, un gruppo capace non solo di vincere, ma anche di dominare letteralmente l’avversario sul piano del gioco. L’unica macchia in una macchina praticamente perfetta, può essere l’assenza di un vero centravanti – ancora a rischio la presenza del bomber Diego Costa – e la condizione non ottimale mostrata nel corso della stagione dal folto gruppo di giocatori provenienti dal Barcellona, anche se i vari Iniesta e Xavi costituiscono le stelle della squadra. Da monitorare, i giovani Koke e Thiago Alcantara. Di certo la presenza di ben tre squadre spagnole alle finali di Champions e Europa League è un segnale non indifferente di quanto il calcio spagnolo sia ancora uno o forse due gradini sopra il resto del mondo.
OLANDA
Dopo l’exploit del 2010, con il secondo posto ai Mondiali sudafricani, gli Orange sembrano aver cominciato una parabola discendente. La classe e il talento ci sono, è innegabile, ma la scarsa maturità degli uomini di Van Gaal – sono ben 12 gli under-25 attualmente in rosa – potrebbe costare caro a Robben & co. Starà al tecnico promesso sposo del Manchester United riuscire a trovare l’equilibrio giusto per far esprimere al meglio giovani straripanti come Depay e Martins Indi e campioni affermati – e non più tanto giovani – come Van Persie e Robben.
CILE
Questi Mondiali potrebbero essere la prova di maturità per il Cile di Jorge Sampaoli; la selezione della Roja è probabilmente la più forte degli ultimi 10 anni e annovera diverse conoscenze del nostro campionato, su tutti Vidal e l’ex Udinese Sánchez, campioni all’apice della loro carriera che potrebbero rivelarsi fondamentali. Attenzione anche a Eduardo Vargas, il giovane incompiuto che potrebbe trovare, proprio in questi Mondiali, l’ultima occasione per mettere in mostra le sue qualità.
AUSTRALIA
Come ad ogni edizione di questa kermesse, i Socceroos si presentano come la Cenerentola del girone, una squadra senza particolare pretese, ma che può diventare un fastidioso ostacolo nel cammino delle rivali. I ragazzi di Postecoglou dovranno cavarsela – per la prima volta dopo più di 10 anni – senza Mark Schwarzer, portiere e simbolo per anni della Nazionale. La difesa non promette benissimo, mentre il centrocampo sembra essere il punto di forza della squadra, grazie al lavoro sporco di James Holland, ma, soprattutto, grazie alla tecnica del capitano Mile Jedinak – in forza al Crystal Palace – e del solito inossidabile Tim Cahill, due pedine importanti per l’Australia nei Mondiali in Brasile.