Magazine Sport

Mondiali Paraclimb – Ancora medaglie per l’Italia, Stefani si conferma d’oro

Creato il 19 luglio 2011 da Sport24h

Si sono concluse con le premiazioni di rito le due giornate di gara del primo Campionato del Mondo Paraclimb, che, alla prova dei fatti, si è rivelato un successo. Hanno partecipato a questo evento circa 40 paratleti, in rappresentanza di dieci paesi, quelli dal punto di vista dell’arrampicata più evoluti. Guardando la nazionalità dei vincitori si capisce, del resto, che ancora molto c’è da fare per rendere universale il paraclimb.
Accanto a russi e spagnoli troviamo tanta Italia (a conferma che il nostro movimento è all’avanguardia della specialità), mancano all’appello pero paesi importanti come gli USA, Austria e Svizzera, solo per citarne alcuni. Un’assenza dovuta forse  alla natura ancora “alpinistica” di alcune federazioni di riferimento, ma questo è un altro discorso, che non c’entra nulla con le due belle giornate dedicate allo sport paralimpico.

Il Comitato Organizzatore di Arco 2011, a cominciare dal presidente Albino Marchi e dal direttore generale Angelo Seneci, può andare giustamente fiero di quello che sono riusciti a realizzare, in pochissimo tempo. Lo standard raggiunto da questi Mondiali di Paraclimb, appena nati e già di qualità eccelsa, rappresenta un riferimento importante per il futuro: impegnativo da raggiungere e per questo uno stimolo a continuare su questa strada.
Del resto buona parte del lavoro è stato fatto, a cominciare dalla divisione in categorie e i coefficienti di disabilità. Per avere un quadro esatto della bontà delle scelte bisognerà attendere qualche giorno. Un tempo necessario di “sedimentazione” alfine di interiorizzare e analizzare le diverse prove e vedere se tra due anni, quando l’onere del mondiale toccherà a Parigi Bercy, bisognerà fare qualche cambiamento. A questo proposito è giusto dire che nonostante la positiva riuscita dell’evento, proprio la prossima edizione del Mondiale è quella più “spinosa”, ovvero a rischio di non poter essere. Il motivo è semplice. Quando Parigi si è candidata per l’organizzazione del Mondiale (ed ha vinto) non ha concorso anche per il Mondiale Paraclimb, essendo questo una “creatura postuma”, fortemente voluta da Ariano Amici, presidente della Federazione Italiana, e Angelo Seneci, consigliere federale e direttore generale del Comitato Organizzatore. Hanno scommesso, entrambi, il proprio prestigio e bisogna dire che hanno vinto. Ma hanno anticipato i tempi, mettendo l’IFSC e Parigi davanti ad un fatto ormai incontrovertibile. Sinceramente sono convinto che il presidente internazionale Scolaris non si lascerà sfuggire l’opportunità di cogliere un altro prezioso trofeo alla sua dirigenza, dopo il riconoscimento definitivo CIO e l’ingresso nella short list, e farà di tutto perché l’ingresso nell’IPC diventi realtà. Per farlo bisogna svolgere i mondiali paralimpici con regolarità…
Per adesso è giusto che tutti si godano le spettacolari imprese di atleti, oguno con una storia ricca di risvolti significativi ma con un denominatore comune, quello della passione per lo sport e della voglia di superare ogni difficoltà. L’Arrampicata, in questo senso, è una metafora della vita.
Dal punto di vista tecnico meritano due parole i nostri ragazzi che si sono battuti con onore anche nella seconda giornata, dedicata alla Difficoltà. Si conferma leader della propria categoria Matteo Stefani, mentre scivolano al secondo e terzo posto rispettivamente Silvia Parente e Simone Salvagnin. Per la Parente la spiegazione l’ha data lei stessa in occasione delle interviste di ieri; la difficoltà è disciplina ancora troppo tecnica per una “alle prime armi” come lei. C’è tempo per rifarsi. Infine, prima del comunicato ufficiale dell’organizzazione, permettetemi di complimentarmi con Alessio Cornamusini, giunto terzo nella categoria Arthritis and Neurological Pd. Cornamusini è il delegato regionale della Toscana della FASI; il fatto che un dirigente federale continui ad avere l’entusiasmo e la forza per gareggiare e vincere, anche e soprattutto tra i paralimpici, è una cosa che dovrebbe inorgoglire ogni Federazione. Bravo Alessio!
AU

DICHIARAZIONE DI SILVIA PARENTE DOPO IL SUCCESSO DI IERI – “Da alcuni anni ho smesso con lo sci e ho iniziato a seguire l’arrampicata per i ragazzini a livello promozionale. Mi ha appassionato fin da subito e ho deciso di praticarla a livello agonistico.
La vittoria di ieri è stata una grande gioia. Sono entrata da poco in questo mondo ed era la mia prima gara a livelli così alti, non conoscevo il valore delle mie rivali ma direi che non poteva andare meglio.
Oggi farò anche la Lead (difficoltà) e spero di poter far bene. Non ho ancora la tecnica che vorrei per poter competere al meglio ma ci proverò.
In ogni caso l’esperienza di Arco mi servirà per capire come allenarmi per il futuro. Oggi anche altri miei compagni potranno lottare per qualcosa di importante, siamo un gruppo competitivo e ci toglieremo sicuramente molte soddisfazioni in futuro.
Ringrazio Arco per aver ospitato il primo mondiale paraclimb in particolar modo in concomitanza con quello “normale”. Siamo disabili, è inutile negarlo, ma non vuol dire inabili. Possiamo e dobbiamo fare sport e come vedete siamo in grado di compiere imprese non da poco.”
COMUNICATO STAMPA – Paraclimbing mondiale in scena anche oggi al Climbing Stadium di Arco (TN) con le gare Lead. Dopo aver acclamato ieri i protagonisti delle prove di velocità, oggi è stata la volta della difficoltà, e gli atleti diversamente abili (provenienti da 11 Paesi), hanno dimostrato al mondo che di “difficile” in parete non c’è proprio nulla.
La festa sportiva di queste due giornate è stata assolutamente unica, e oggi la medaglia d’oro al collo se la sono messa Matteo Stefani, primo tra i non vedenti totali anche ieri, Tatiana Panova (RUS), Paula De La Calle Pizarro (ESP), Dilyara Rakhmanknlova (RUS), Valentyna Kurshakova (UKR), Ricardo Pérez Amado (ESP), Sebastian Richter (GER), Andras Szijarto (HUN), Mineo Ono (JPN), Boyu Xia (CHN), Mikhail Saparov (RUS) e Koichiro Kobayashi (JPN).
Le categorie presenti al 1° Campionato del Mondo di Paraclimbing variano a seconda della tipologia di handicap, che sia esso visivo, motorio o neurologico.
Una volta afferrata la prima presa, ogni barriera sembra crollare di fronte all’incedere forte e deciso di ragazzi e ragazze, le cui passione e vitalità non sono arginabili da niente e da nessuno. La sfida è contro il cronometro e contro sé stessi, e alla fine la vittoria è per tutti.
Ad ammirare le gesta dei paraclimbers in azione oggi ad Arco c’erano anche alcune protagoniste del Campionato del Mondo “normodotati”, domani in parete per il turno di qualifica. “La grinta e la passione di questi atleti sono semplicemente straordinarie”, ha commentato la bionda Jenny Lavarda, “e credo che la scelta di disputare questo evento per disabili insieme al “nostro” Campionato del Mondo sia la dimostrazione che questo sport è davvero per tutti quanti.”
Il Campionato del Mondo 2011 per diversamente abili non è stato solo arrampicata in parete, ma anche dibattito e confronto. Ieri sera al Casinò di Arco era in programma la Conferenza su “Sport e Disabilità”, che ha radunato atleti, medici ed un folto pubblico.
Presenti anche i vertici federali IFSC, FASI e CIP, tra questi anche il vicepresidente IFSC Alexander Piratynski, il quale ha sottolineato il grande traguardo raggiunto ad Arco, dove le competizioni iridate per normodotati e diversamente abili sono state riunite in un unico grande evento. Da evidenziare, poi, il fatto che Arco si sia posta, ancora una volta, come capofila nel lancio di novità sportive, stilando una classificazione delle categorie di disabilità ed un regolamento universalmente condivisibili.
Arco si è fatta portavoce di un messaggio di uguaglianza nel senso davvero massimo del termine, come ha sottolineato ieri l’assessore comunale allo sport Renato Veronesi. Tra i presenti c’erano anche i membri della SAT di Riva e Arco ed altre autorità locali e federali, oltre agli atleti diversamente abili.
In rappresentanza di SportAbili Onlus c’era la presidente dell’associazione, Iva Berasi, che domani parteciperà alla visita della falesia del Baone, sempre ad Arco, prima parete naturale al mondo “sbarrierata” ed accessibile anche ai diversamente abili. È questo un segno lampante che l’eredità di questo 1° IFSC Paraclimbing World Championship durerà anche dopo la chiusura delle gare.
Un intervento particolarmente toccante è stato quello del climber ipovedente Simone Salvagnin, ieri sera, che ha chiuso il dibattito in veste di portavoce della carta dei diritti dei disabili delle Nazioni Unite, lanciando così un significativo messaggio per il futuro del paraclimbing.
Chiusa la parentesi del Paraclimbing iridato, domani come detto ritornano in parete i protagonisti normodotati del Campionato del Mondo 2011 – IFSC Climbing World Championship. Alle 15,00, le ragazze della Lead saranno alla corda per il turno di qualifica, da cui “usciranno” le 26 semifinaliste per venerdì. Giovedì invece sarà il turno dei maschi in qualifica.
Tra le climbers domani in parete ci saranno le austriache Eiter, Ernst e Stöhr (già oro mondiale di Boulder pochi giorni fa), le russe Chereshneva, Bibik e Malamid, la sudcoreana Kim, le francesi Ciavaldini e Dufraisse, le statunitensi Digiulian e Johnson, la giapponese Kobayashi, le slovene Markovic, Gros e Vidmar, e le azzurre Avoscan, Valsecchi e la già citata Lavarda.
Info: www.arco2011.it
LEAD
Classifica maschile
Amputee Arm Pd: 1) Mikhail Saparov (RUS) 1.00
Amputee Both Leg Pd: 1) Boyu Xia (CHN) 1.00
Amputee Leg Pd: 1) Mineo Ono (JPN) 2.00; 2) Urko Carmona Barandiaran (ESP) 2.00; 3) Alexander Biermann (GER) 2.00; 4) Günther Grausam (GER) 4.00; 5) Oliviero Bellinzani (ITA) 5.00
Complete Neurologic Leg Disability PD: 1) Sebastian Richter (GER) 1.00
Arthritis and Neurological Pd: 1) András Szijártó (HUN) 0,97; 2) Matteo Masento (ITA) 1,59; 3) Alessio Cornamusini (ITA) 2,94; 4) Jose Miguel Delgado Barroso (ESP) 3,43; 5) Philippe Ribière (FRA) 4,71; 6) Vladzimir Virt (BLR) 4,87; 7) Maurizio Marsigli (ITA) 5,20;

8)
Matteo Alberghini (ITA) 5,38; 9) Renzo Lancianese (ITA) 8,01; 10) Sergey Pynka (KAZ) 9,50
Visual Impairment B1: 1) Matteo Stefani (ITA) 1.87; 2) Manuel Cepero Gutierrez (ESP) 2.65; 3) Roman Kostakiov (RUS) 3.24; 4) Kenji Iwamoto (JPN) 3.74; 5) Noriaki Komatsu (JPN) 4.18; 6) Alessandro Causin (ITA) 4.95; 7) Oscar Domínguez Negreira (ESP) 6.48
Visual Impairment B2: 1) Koichiro Kobayashi (JPN) 1.73; 2) Masayoshi Idomoto (JPN) 1.73; 3) Simone Salvagnin (ITA) 2.45
Visual Impairment B3: 1) Ricardo Pérez Amado (ESP) 1.00; 2) Domingo Carretero Campon (ESP) 2.00

Classifica femminile
Amputee Arm Pd: 1) Paula De La Calle Pizarro (ESP) 1.00
Visual Impairment B1: 1) Rakhmanknlova Dilyara (RUS) 1.00; 2) Silvia Parente (ITA) 2.00
Visual Impairment B2: 1) Tatiana Panova (RUS) 1.00
Arthritis and Neurological Pd: 1) Valentyna Kurshakova (UKR) 1.00

SPEED (ieri)
UOMINI
AMPUTEE ARM PD: 1) Mikhail Saparov (Rus) 43.80;
AMPUTEE BOTH LEG PD: 1) Boyu Xia (Chn) 55.26;
AMPUTEE LEG PD: 1) Urko Carmona Barandiaran (Esp) 25.49; 2) Günther Grausam (GER) 7.18; 3) Oliviero Bellinzani (ITA) 41.18;
ARTHRITIS AND NEUROLOGICAL PD: 1) András Szijártó (Hun) 12.52; 2) Matteo Alberghini (Ita) 19.03; 3) Philippe Ribière (Fra) 21.22; 4) Matteo Masento (Ita) 26.80; 5) Vladzimir Virt (BLR) 28.39; 6) Maurizio Marsigli (Ita) 28.39; 7) Jose Miguel Delgado Barroso (Esp) 30.86;

8)
Renzo Lancianese (Ita) 42.04; 9) Sebastian Richter (Ger) 43.44; 10) Sergey Pynka (Kaz) 73.46;
VISUAL IMPAIRMENT B1: 1) Matteo Stefani (ITA) 25.79; 2) Manuel Cepero Gutierrez (ESP) 42.81; 3) Roman Kostakiov (RUS) 44.01; 4) Oscar Domínguez Negreira (ESP) 45.80; 5) Alessandro Causin (ITA) 79.01;
VISUAL IMPAIRMENT B2: 1) Simone Salvagnin (ITA) 32.64.
VISUAL IMPAIRMENT B3: 1) Domingo Carretero Campon (Esp) 33.23; 2) Ricardo Pérez Amado (Esp) 40.13;

DONNE
AMPUTEE ARM PD: 1) Paula De La Calle Pizarro (Esp) 29,05
VISUAL IMPAIRMENT B1: 1) Silvia Parente (Ita) 64.33; 2) Rakhmanknlova Dilyara  (Rus) 67.93
VISUAL IMPAIRMENT B2: 1) Tatiana Panova (Rus) 58.72
ARTHRITIS AND NEUROLOGICAL PD: 1) Valentyna Kurshakova (UKR) 52.48


Potrebbero interessarti anche :

Ritornare alla prima pagina di Logo Paperblog

Possono interessarti anche questi articoli :