1- Educazione
I debiti, il voto in condotta, l’Erasmus, il progetto Leonardo ci piacciono (state tranquilli), tuttavia sarebbe opportuno occuparsi di:
a) Un sistema di valutazione dell’insegnamento premiando i professori bravi e le scuole cercando però di non penalizzare i più svantaggiati ricordando il legame spesso ignorato tra livelli di reddito e performance scolastiche
b) Un meccanismo di cambio generazionale e trasmissione del sapere tra professori. I professori di 40 anni non possono essere ancora precari, questo ne li gratifica, ne li responsabilizza e soprattutto se ne mette in discussione la loro autorevolezza
c) Tempismo: allinearci con i sistemi europei e internazionali. Ridurre di un anno il liceo come nella maggior parte dei paesi europei permetterebbe di entrare un anno prima nel mondo del lavoro
d) Cultura: non relegarla ai musei ma renderla parte della vita quotidiana con politiche di inclusione e penetrazione tra i giovani per educarli fin da piccoli. Farla diventare un’abitudine.
2- Mercato del lavoro
Stop ai furbi! Stage pagato o non pagato, il vero problema è costituito dalla mancanza di nuovi posti di lavoro.
a) Allineare l’offerta universitaria con la domanda proveniente dal mercato del lavoro. Università a numero chiuso pensate per rispondere a esigenze concrete, largo a vocational training e apprendistato
b) Promuovere meccanismi di incontro tra mondo del lavoro e università fin dall’inizio per permettere di capire meglio cosa fare “da grandi” in modo da orientare il percorso e non ritrovarsi alla fine persi nel maremagnum delle candidature (promuovere meccanismi di mentoring, tutoring)
c) Agevolare le start up con finanziamenti (se richiesti) e/o patrocini e riconoscimenti gratuiti che diano credibilità alle giovani realtà. Rischio alto ma ritorno sull’investimento potenzialmente ottimo!
3- Mobilità
Stop al mammismo, abituare i giovani italiani a viaggiare per confrontarsi con abitudini europee e non.
a) Immaginare scambi a costo zero in modalità coachsurfing (impensabile albergo a 4 stelle per ragazzi!)
b) Mobilità sociale con carriere aperte ai più bravi e non ai figli di
c) Sistema di welfare che non consideri solo i pensionati ma i giovani e le giovani coppie con agevolazioni fiscali!
4- Educazione civica
Stop alla maleducazione!
a) Condivisibile l’estrema difficoltà, ma la speranza è l’ultima a morire. Ergo, sarebbe opportuno incentivare il senso civico dall’età di 0-1 anno a tutela della res publica e del vivere comune
b) Far conoscere a tutti il lavoro di alcune associazioni che si occupano di mafie, di vittime di mafia e che ri-utilizzano le terre confiscate alla mafia
c) Fare corsi di raccolta differenziata nelle scuole per educare al senso del pulito negli spazi pubblici e non solo dentro casa propria con le pattine anti polvere sul parquet cerato!