Cara Lilli,
ma lo sai che la monella ultimamente sta sempre più mettendo in luce il suo senso dell'umorismo? A dire il vero anche quando era più piccola e non parlava ancora riusciva a cogliere aspetti buffi delle situazioni in cui si trovava o delle cose che le venivano dette e ne rideva. Adesso che è in grado di esprimersi a parole naturalmente ci sono più occasioni di divertimento e lei stessa dice cose che fanno sorridere.
Ad esempio, il suo più grande spasso attualmente è pronunciare i nomi dei suoi personaggi preferiti dei cartoni animati in modo buffo per riderne e poi correggersi e dirli in modo giusto: tipo "Puffitta", "Gargamilla", "Grande Puzzo" o ancora "Quattrucchi", parlando dei Puffi; o "Pippa Pig", "Susy Picora", "Candy Gattu", "Danny Cano" e così via se si parla dell'allegra brigata del cartone Peppa Pig :-)
Nota bene che ogni nome lo ha coniato lei di sua iniziativa! E lo sottolineo non tanto perchè sia una cosa straordinaria in sè ma lo è rispetto a lei e al suo disturbo pervasivo dello sviluppo perchè indica un'apertura mentale e una voglia di scherzare e di coinvolgere gli altri nel suo scherzo (infatti, guai se noi non ridiamo alle sue battute, anche se le ha ripetute già cento volte!!!) che sono un'ennesima bella conquista.
E' meno chiusa nel suo mondo, ha più slanci verso gli altri e interagisce di più, è più autonoma tanto è vero che sabato ad un matrimonio a cui eravamo invitati è rimasta per la prima volta da sola con gli animatori e alcuni bambini ad ascoltare canzoncine e a saltellare su un castello gonfiabile e non ha mai pianto o cercato di me o del papà. Questa cosa era impensabile fino a un pò di tempo fa, si era sempre rifiutata di andare con persone che non conosceva e restare senza me o mio marito fuori da un contesto che non le fosse familiare, come ad esempio lo è quello della scuola dell'infanzia (dove va con grande felicità, per fortuna!).
Non sai che gioia vederla ridere a crepapelle e fare la faccia furbetta quando vuole scherzare...fa bene al cuore, dona speranza per il futuro e fa ricordare a me ogni volta quanto sia prezioso ogni attimo e ogni passo che compie verso la "normalità".