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Moneta elettronica Bitcoin in altalena dopo la bancarotta di Mt.Gox

Da Mrinvest
Dopo la scomparsa dal web della piattaforma di scambio Mt.Gox, il valore della moneta elettronica Bitcoin crolla a 450 dollari, ma poi riesce recuperare.

Moneta elettronica Bitcoin in altalena dopo la bancarotta di Mt.GoxC’è tensione sul mercato della moneta elettronica Bitcoin, dopo che la maggiore e più vecchia piattaforma di scambio, la giapponese Mt.Gox, ha sospeso le contrattazioni dalla seduta del 7 febbraio scorso, mentre da qualche giorno il sito non è più accessibile, .
Per non parlare del fatto che il responsabile di Mt.Gox, Mark Karpeles, si è dimesso dalla Bitcoin Foundation, la fondazione che sostiene la criptomoneta, limitandosi ad annunciare un comunicato ufficiale a breve. Cosa che ha fatto oggi depositando la richiesta di bancarotta protetta per 6,5 miliardi di yen (47 milioni di euro) di passività nette, rassicurando tutti che non è scappato dal Giappone, come si era pensato in un primo momento.

Subito dopo la notizia delle dimissioni di Karpeles il valore della moneta elettronica Bitcoin è sceso fino a 135 dollari nel corso della seduta di due giorni fa, per poi chiudere a 450 dollari, in calo del 20% in un solo giorno. Ma la situazione è migliorata nelle ore successive, con la moneta digitale che ha recuperato, fino ad attestarsi sui 570 dollari.

Secondo indiscrezioni non confermate, ma ritenute attendibili, la società è in rosso per decine di milioni di dollari ed in piena emergenza finanziaria dopo diversi furti online subiti per 750mila Bitcoin di clienti e 100mila della società, che ai valori attuali significano 345 milioni di euro circa. Pare che i furti andassero avanti da anni e che siano frutto di attacchi di hacker.

Di certo, l’accaduto ha gettato un’ombra lunga sulla moneta elettronica Bitcoin, creata nel 2009 da un anonimo, conosciuto come Satoshi Nakamoto. Fino agli inizi del 2012 un Bitcoin valeva appena 5 dollari ed è arrivato a quotare fino 1.200 dollari nel novembre scorso, dopo le timide aperture delle autorità americane.

In ogni caso, restano altre piattaforme su cui operare, come Coinbase, BTC China, Bitstamp, Blockchain, Circle e Kraken, le quali sottolineano come il caso Mt.Gox, su cui starebbero indagando le autorità giapponesi, sarebbe isolato.

Le quotazioni della moneta elettronica Bitcoin sono determinate da un algoritmo complesso, che non impedisce, tuttavia, una fortissima volatilità sui mercati, con oscillazioni del cambio fino al 50% in pochi secondi.

C’è da dire, comunque, che molti osservatori ed investitori non sono preoccupati per il sistema dei Bitcoin. Si pensa, infatti, che quello che è successo sia l’occasione per rendere più veloce il procedimento per regolamentare un settore poco trasparente e potere così salvaguardare gli investitori che oggi, invece, incautamente, si avventurano in questo mondo tecnologico così pericoloso ed in qualche modo allarmante.


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