Rio Ferdinand colpito da una monetina
NOTIZIE (Londra). Ci sono state tragedie nel mondo del calcio che hanno lasciato un solco profondo e in alcuni casi fortunatamente hanno creato la fine di un’era segnata da violenza e purtroppo anche da tante morti. In Inghilterra la fine dell’era degli Hooligan corrisponde alla strage di Hillsborough, dove perserò la vita 96 persone. Da quel momento in poi il calcio inglese cambiò rotta e il governo tracciò la dura linea dell’ intransigenza verso ogni tipo di violenza negli stadi. Quella strage fece da volano al modello inglese che tutti noi conosciamo e che abbiamo apprezzato in questi anni. Rispetto per tutte le razze, no alla violenza, stadi perfetti e gemellaggio tra le tifoserie. Questi ingredienti hanno fatto da sfondo alla creazione del mito della Premier League che per vent’anni non ha avuto nessuna sbavatura, sino ad oggi.
In queste ultime stagioni c’è qualcosa che sta cominciando a scricchiolare. Sembra che l’era post Hillsborough stia per finire e ne stia cominciando un’altra, dove però a farla da padrone sono ancora purtroppo degli episodi negativi. Si sta avviando una certa decadenza della Premier e bisogna sottolineare che non sono solo i tifosi ad esserne i protagonisti, ma bensi anche i giocatori. Il sistema perfetto del calcio inglese ha cominciato a sbandare a partire dal caso di razzismo che ha coinvolto John Terry e Anton Ferdinand. Il capitano della nazionale inglese insultò il fratello della bandiera dello United. Questo episodio è stato il primo di una lunga serie che ha visto coinvolti i campioni della Premier. Successivo a questo ci fu quello clamoroso tra Suarez ed Evra, dopo il quale all’uruguaiano furono date 8 giornate di squalifica per frasi ingiuriose verso il laterale francese.
Quest’anno il trend è continuato con due giocatori che hanno attirato le critiche della stampa inglese. Uno è Fellaini dell’Everton che si è beccato uno stop di tre turni per una testata rifilata a Shawcross dello Stoke. E l’altro è Hazard che è stato giustamente punito dopo lo sconsiderato calcione rifilato ad un ragazzino che faceva il raccattapalle durante una gara di Fa Cup. I giocatori dunque stanno facendo alzare la tensione e la prova di questo è tutta nella reazione dei tifosi che dopo anni di calma piatta stanno ritornando a rianimarsi. L’ultimo caso è della scorsa settimana. Frank Lampard dopo il suo 200° gol personale siglato contro la sua ex squadra, il West Ham, è stato colpito da monetine, oggetti vari e addirittura anche da un hot dog. Prima di lui, durante il derby di Manchester, anche Rio Ferdinand si era ferito dopo essere stato colpito da una monetina lanciata dagli spalti.
Insomma, sembra che la situazione sia completamente cambiata in Premier e ad accorgersene sono gli stessi addetti ai lavori. Infatti, a lanciare un grido d’allarme in questi mesi è stato uno che c’era anche prima della strage di Hillsborough, sir Alex Ferguson che dopo il derby infuocato aveva dichiarato alla stampa di essere molto preoccupato per i frequenti casi di violenza. “Da qualche tempo a questa parte stiamo assistendo a bruttissimi episodi. Non e’ normale che i tifosi entrino in campo e lancino monetine ed oggetti contundenti. Questo e’ ormai un problema e come tale va risolto”. La polizia dal canto suo ha sempre fatto il suo lavoro, arrestando i colpevoli e facendo dunque rispettare la legge. Per vent’anni sono stati soprattutto i tifosi ad essere i principali artefici della perfezione del sistema e adesso sono loro stessi ad intaccarlo. Giocatori e supporters hanno creato insieme la nascita del campionato più bello e più ricco del mondo, ma adesso dovranno dimostrare di preservare i valori più belli di questo sport che sono il rispetto per gli avversari e la non violenza.