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"Monnezza dovunque". Ennesimo reportage da Ponte di Nona da parte dell'ennesimo cittadino esasperato

Creato il 17 agosto 2013 da Romafaschifo








La zona di Roma Est è tristemente nota negli ultimi tempi: nata per essere una delle zone residenziali più attrezzate  della città, oggi è purtroppo caduta nel degrado più totale. Di situazioni a dir poco imbarazzanti ce ne sarebbero, ma quella che vi vado a esporre riguarda il ponte che dovrebbe condurre gli abitanti della zona al centro commerciale: già, il congiuntivo è d'obbligo, perché il passaggio che sovrasta via Giorgio Grappelli è al limite della praticabilità. Già dalla foto presa dal satellite di Google Maps si evince uno stato di abbandono quasi totale, il passaggio è sporco  trasandato e non ha mai avuto un intervento di manutenzione. Per carità, sarebbe assurdo pensare che una struttura di nemmeno cinque anni di vita possa richiedere interventi  tanto straordinari, ma basta passarci per capire che non c'è mai stata nemmeno l'ombra di uno spazzino dell'Ama. Passiamo al commento delle foto: Foto 1: Questo lo spettacolo all'ingresso del ponte, i palazzi hanno un piccolo recinto che viene curato dai condomini... l'erba viene curata periodicamente (lo so perché ci vivo), ma aldilà del recinto c'è la giungla. Ovviamente le sterpaglie sono condite da "monnezza" di vario genere... dai rifiuti meno ingombranti (lattine, bottiglie) a quelli più grossi e imbarazzanti (divani, cuscini, suppellettili). Foto2: Ecco il ponte che conduce a Via Antonio Capetti, immagino (ma non sono un esperto di idraulica ne di edilizia civile) che  questo ponte e questo canale abbiano un senso: questo stesso senso mi sfugge, visto che a guardarlo così il ponte sembra solo una caverna di cemento. Ottimo riparo per gli immancabili rifiuti urbani, e coronato con uno splendido corrimano completamente  arrugginito. Nota bene... lì sopra c'è la fermata del bus. Foto3 - 7: Lungo il passaggio pedonale questo spettacolo di ripete sempre. Non sono questi due angoli presi apposta, non sono due eccezioni o due visuali prese proprio per questo servizio, no: questo immondo mare di degrado accompagna il pedone dall'inizio alla fine del passaggio. Qui si potrebbe tranquillamente discutere di chi ha più colpa, se siamo incivili noi cittadini che buttiamo "monnezza" ovunque o di quel genio che non ha messo nemmeno l'ombra di un cestino sul percorso. Foto 4: Come potete ben vedere ci sono cavi e tubazioni in quantità industriale, completamente esposti a tutti. Cosa porta questo tubo? Gas? Acqua? Vogliamo scoprirlo? Non ci metteremmo tanto volendo. E' chiaro che il passaggio sia ben frequentato da giovani abitanti del luogo, lo si nota dalle scritte senza senso sui muri: secondo voi esisteva un modo più decente di sistemare questi tubi? Vogliamo aspettare che qualcuno faccia qualche danno? Evidentemente sì. Foto 5-6: Qui volevo essere romantico: il tramonto sul degrado. Non sono un ingegnere ma non ho capito che senso ha questo enorme spazio di cemento grezzo non recintato, ovviamente non lo pulisce nessuno e qualche idiota non perde tempo: i pali (in plastica, sempre a risparmio) della luce sono stati spaccati di netto, così oltre a non avere più luce si può anche godere di uno spettacolo vergognoso. Nella foto 6 vediamo che i cavi dei pali sono a vista! Non c'ho messo le mani, ma immagino che siano ancora in tensione... in questo passaggio ci capitano bambini e famiglie (che non hanno alternative pedonali, ricordiamolo): se un bambino troppo curioso mettesse le manine qui dentro? Non oso pensarci. Foto 8: Qui il genio totale colpisce ancora: tondini nudi a vista, arrugginiti (come il corrimano del resto) e pericolosissimi. I muretti circostanti sono pieni di scritte, ergo qualcuno ci passa e ci ripasserà presto: immagino che non sarebbe poi molto simpatico (vista l'assenza di illuminazione artificiale) se qualcuno ci inciampasse e si ferisse malamente con queste strutture.
Vivo a Ponte di nona da poco... pensavo fosse un posto
tranquillo ma vi assicuro che di magagne ce ne sono: a partire dallo stato in cui versano i palazzi, costruiti di merda e tenuti peggio. Mi auguro che possiate apprezzare il mio piccolo lavoro, le foto sono fatte al volo col cellulare, non esiterò a farne di migliori in futuro se dovesse servire. Vi prego di far girare anche su Facebook questo piccolo servizio in modo che possano vedere tutti (una volta di più) che situazioni abbiamo a Roma. Grazie a tutti voi per il vostro lavoro. Fabio B.

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