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La pellicola diretta e interpretata da Gérard Jugnot si inserisce nel filone di quelle che mirano a fare autocritica sul comportamento della popolazione francese nei confronti di quella ebrea durante il periodo dell’occupazione tedesca in Francia.Diversamente da film come “La chiave di Sara” e “Vento di Primavera”, che trattano entrambi con tono decisamente drammatico la tragedia dell’Olocausto, in “Monsieur Batignole” Jugnot è riuscito a rendere meno cupi i ricordi legati al triste evento del rastrellamento del Velodromo d’Inverno, avvenuto a Parigi nell’estate del 1942, ricorrendo alla commedia, come già sperimentato da Roberto Benigni ne “La vita è bella”, sebbene si rida a denti stretti.Edmond è essenzialmente la rappresentazione dell’uomo medio, il cui unico obiettivo nella vita è accumulare denaro, senza preoccuparsi minimamente degli altri; quando però riesce finalmente a prendere coscienza di ciò che sta accadendo intorno a lui, ecco che, anche a rischio di perdere la propria vita e il proprio status sociale, decide di impegnarsi affinché tre minori riescano a sfuggire agli orrori dei campi di sterminio.In Francia “Monsieur Batignole” ha ottenuto un enorme successo sia di critica che di pubblico, grazie anche ad una ricostruzione estremamente accurata della Parigi dell’epoca, ma soprattutto alla lodevole interpretazione di Jugnot, il cui personaggio riesce a poco a poco ad entrare nel cuore dello spettatore, commosso dalla sua eroica, sebbene tardiva, presa di posizione.
Trailer del film
Titolo: Monsieur Batignole ( Monsieur Batignole )Regia: Gérard JugnotInterpreti: Gérard Jugnot, Michèle Garcia, Jules Sitruk, Jean-Paul RouveNazionalità: Francia Anno: 2002
Foto: Notre Cinéma